Robert Louis Stevenson “nei Mari del Sud”

Negli spacci esotici di Robert Louis Stevenson riguardanti i viaggi nell’Oceano Pacifico del biennio 1888-89 emerge, grazie al suo occhio da antropologo, l’«ossessione thanatica» delle popolazioni native dei Mari del Sud, nonché gli scampoli di una tradizione folklorica e mitica che, benché già quasi del tutto annientata da coloni e missionari, dà l’impressione di non poter essere mai del tutto eradicata.