I Dogon e il calendario sotiaco

In attesa della diretta di domani sera con Antonio Bonifacio, dedicata al suo libro I Dogon. Maschere e anime verso le stelle (Venexia 2015), ospitiamo questo vasto scritto inedito dell’Autore che riassume la cosmologia religiosa dei popoli del Sudan occidentale i suoi legami con l’antico Egitto.

Metafisica del Sangue

Il sangue è sempre stato considerato, nella storia delle idee, vettore di una potente forza magica e veicolo di un simbolismo complesso e variegato, a cominciare dalle pitture rupestri risalenti al Paleolitico per giungere fino alle tre religioni “del libro” (cristianesimo, islam, ebraismo), passando per i miti cosmogonici delle tradizioni antiche (babilonese, induista, norrena, ecc.), senza ovviamente tralasciare il suo utilizzo nella medicina tradizionale orientale e la sua valenza sacrificale all’interno delle pratiche cerimoniali.

L’umanesimo degli antichi Egizi e la sua attualità (II)

Nelle due dimensioni dell’Essere per gli antichi Egizi, wnn (l’esistenza assoluta) e ḫpr (l’esistenza relativa dei singoli esseri), agisce lo spirito, il soffio vitale, ankh, il cui geroglifico è la famosa crux ansata; l’altro fondamentale principio cosmico egizio era la Maat, traducibile con «Giustizia-Verità», «Ordine» o «Equilibrio» cosmico, contrapposta all’isft, il caos, il disordine, la degenerazione.

L’umanesimo degli antichi Egizi e la sua attualità (I)

L’esame dei geroglifici svela al lettore implicazioni interessanti, talvolta assonanze ed eventuali radici linguistiche comuni tra civiltà diverse e lontane, nonché le coordinate spirituali, psicologiche, socio-culturali su cui l’uomo medio dell’antico Egitto orientava le proprie decisioni, il proprio rapporto con se stesso, con la natura, con gli altri e con il faraone, il modo di intendere la religione e la morte.