René Guénon: “Il simbolismo dello Zodiaco nei Pitagorici”

Sul simbolismo delle porte solstiziali nell’antica tradizione ellenica e vedica: il Cancro e il Capricorno, la «porta degli dèi» e la «porta degli uomini», il dêva-loka e il pitri-loka della tradizione induista. Così le dottrine tradizionali inquadrarono il simbolismo zodiacale al processo di migrazione delle anime dal piano celeste a quello sublunare, e viceversa.

Il Terrore e l’Estasi: “La collina dei sogni” di Arthur Machen

Il 3 marzo del 1863 nacque Arthur Machen, uno dei più grandi scrittori della letteratura del Fantastico della sua epoca nonché, insieme a W.B. Yeats, uno dei più importanti alfieri del cosiddetto «Celtic Revival». Dopo aver già recensito sulle nostre pagine la sua opera prima, «The Great God Pan», ci occupiamo adesso del suo terzo romanzo, «The Hill of Dreams» (1907), forse il suo capolavoro massimo in virtù dell’unione indissolubile, qui come non mai, tra i due aspetti dicotomici del Sacro nella tradizione gaelica: quello terrifico e quello estatico.

Apollo il Distruttore: «coincidentia oppositorum» nella mistica e nell’escatologia iperborea

Sebbene considerato per lo più nella sua accezione “luminosa” ed “uranica”, nella tradizione arcaica Apollo unisce nella sua mistica ed escatologia le dicotomie più estreme: l’arco e la lira, la sapienza e la “mania”, la profondità e l’elevazione, la catabasi e il viaggio in spirito verso l’Isola Bianca, la “Caduta” dell’Essere e il ritorno dell’Età dell’Oro. Partendo dalle fonti antiche, noi possiamo ritrovare concezioni simili non solo a quelle dello sciamanesimo nord-asiatico e della spiritualità celtica, ma persino alla visione sacra di alcuni poeti moderni come Blake, Shelley e Yeats — il cui crisma apollineo ci apparirà più chiaro se analizziamo la loro “Weltanschauung” alla luce delle dottrine platoniche ed eraclitee.