Percy Bysshe Shelley: Prometeo nel Vento

8/7/1822 — 8/7/2020: quasi due secoli dall’annegamento di Percy Bysshe Shelley, la cui figura divenne subito ammirata e venerata dagli spiriti più irrequieti. Il Prometeo che ruba il Fuoco per farne dono agli uomini, nel poeta inglese trovò una versione agli estremi dell’alta idealità, in nome di un radicale rinnovamento sociale e spirituale. Una stagione irripetibile, qui raccontata attraverso lati poco noti del Nostro e attraverso la profonda influenza su personalità molto distanti tra loro, quali d’Annunzio, Crowley e Carducci.


W.B. Yeats, William Blake e il sacro potere dell’immaginazione

Anche se vissero l’uno a distanza di un secolo dall’altro, nelle biografie di Blake e Yeats è possibile intravedere due vite parallele, fondate su alcune idee-guida speculari che ne orientarono l’attività artistica e letteraria: l’ideale della “religione dell’arte”, la missione salvifica dell’artista, l’enfasi posta sulla facoltà immaginativa ai fini del processo di autorealizzazione e l’annuncio dell’avvento di una nuova èra a venire.

Apollo/Kronos in esilio: Ogigia, il Drago, la “caduta”

di Marco Maculotti
copertina: Ferdinand Keller

Ci prefiggiamo in questa sede di portare a un punto di congiunzione alcuni cicli di articoli finora pubblicati in questo primo anno di attività di AXIS mundi: il ciclo riguardante i Culti cosmico-agrari dell’antica Eurasia, quello incentrato sulla questione di Tempo e cicli cosmici e infine la serie di conferenze a cura di M. Ruzzai sul Mito dell’origine polare e iperborea dell’umanità.