Critica su base tradizionale alle cosiddette ipotesi degli “Antichi Astronauti” e della “Genesi Aliena”, sdoganate negli ultimi decenni dal ‘sumerologo’ azero Zecharia Sitchin e dai suoi sempre più numerosi epigoni.
Mese: Maggio 2018
Omero, Eraclito e l’enigma dei pidocchi
L’indovinello dei pidocchi posto a Omero dai ragazzini figli di pescatori, e ripreso dopo due secoli e mezzo da Eraclito, ci consente una riflessione sulla valenza dell’Enigma nell’antica Ellade.
Amleto, ovvero dell’infinito e dell’azione
Ritratto mitico-antropologico del protagonista di uno dei drammi shakespeariani più paradigmatici: riflessioni sull’Uomo Dionisiaco di fronte al Mælström e al non-senso, sul “confine” dove Amleto regna come “Fool”, sulla dicotomia esistente fra visibile-tangibile e invisibile-intangibile.
Il “tapas”, la libido e la vittoria sulla necessità
Le tappe dello sviluppo della coscienza sono racchiuse nel mito, il quale conduce alla realizzazione consapevole del destino individuale, la cura come riattualizzazione del mito diventa mitobiografia in un percorso che da Jung, attraverso Neumann e Bernhard arriva fino a Romano Màdera.
Civiltà “sotterranee” nel mito, nell’occultismo e nella “realtà alternativa”
In contemporanea con la pubblicazione del nostro articolo sulle “Civiltà del mondo sotterraneo nella letteratura fantastica” apparso su Dimensione Cosmica, abbiamo qui redatto un breve excursus sul medesimo topos nelle tradizioni sacre, nell’ambito esoterico e nella «realtà alternativa» del Novecento
Il mito dell’occultamento nelle tradizioni eurasiatiche
Breve excursus lungo il percorso storico, filosofico e religioso attraverso il quale si è sviluppato il tema dell’occultamento del divino nel grande spazio eurasiatico: un tema che dimostra una volta in più l’unità spirituale primordiale di questo vasto continente interiore
Riflessioni sul vegetarianismo
Esiste una catena che va dal “nutrimento” invisibile e immobile del minerale, a quello primordialmente articolato della pianta, a quello della bestia erbivora e poi carnivora, in cui la caduta originale si manifesta per la prima volta in forma drammatica, a quello umano, in cui è massima la tensione tra colpa e redenzione