«Studi Lovecraftiani» 19

È uscito l’albo 19 di «Studi Lovecraftiani», rivista di studi dedicati al Sognatore di Providence edita da Dagon Press. In questo numero, anche un nostro corposo intervento sulla questione riguardante il razzismo di H.P. Lovecraft, particolarmente spinosa negli ultimi anni.

Siamo onoratissimi di aprire con il nostro saggio H.P. Lovecraft, la Nuova Babele e la “Caccia alle streghe 2.0” l’ultimo albo di «Studi Lovecraftiani», edito come sempre dal mai sufficientemente elogiato Pietro Guarriello della Dagon Press. Si tratta di un lavoro che ci ha impegnato per mesi e a cui teniamo moltissimo, in virtù di certe storture ideologiche, proprie dell’era post-moderna in cui ci troviamo a vivere, che rischiano di inficiare e vanificare l’intera operazione di recupero dell’opera lovecraftiana che a piccoli passi è stata portata avanti negli ultimi 80 anni. Ragion per cui, la soddisfazione di vedere questa pubblicazione al 1° posto della classifica Amazon di “Critica letteraria horror e soprannaturale” e al 2° di quella di “Critica letteraria su fantascienza e fantasy” è per noi veramente enorme. In allegato, in anteprima per i nostri Lettori, alcuni estratti dal nostro saggio, che occupa più di 20 pagine di questo ultimo albo della rivista:


A seguire, la copertina, la presentazione ufficiale diffusa dalla Dagon Press e l’indice dell’albo:

Con l’arrivo dei giorni cupi di febbraio esce anche il nuovo numero di STUDI LOVECRAFTIANI, che giunge al suo diciannovesimo appuntamento con un numero ricchissimo: si parte con ben due interventi che fanno luce e rischiarano le presunte accuse di razzismo di cui lo scrittore è rimasto vittima in questo periodo di “caccia alle streghe 2.0”, come l’ha definito Marco Maculotti nel suo documentatissimo saggio sull’argomento. Leggetelo, e le vostre opinioni (se pensate che i racconti di HPL mostrino questo suo “lato oscuro”) non saranno più le stesse! L’altro intervento atto a dire la sua su “Lovecraft e il razzismo” è nientemeno che di S.T. Joshi, massimo esperto mondiale dello scrittore e persona al di fuori di ogni sospetto (essendo lui stesso di colore, di origini indiane e immigrato in suolo americano). Due interventi che finalmente dicono chiaramente come stanno le cose, e che speriamo servano a stemperare le polemiche di questi giorni.

Si prosegue con uno speciale DOSSIER che, come si capisce anche dalla copertina del bravo Pietro Rotelli, è tutto dedicato a “I Gatti di Ulthar”, racconto che ha da poco festeggiato il secolo e che qui celebriamo con una nuova traduzione integrale annotata, in cui si rivelano i segreti che si nascondono dietro il testo, a cui fanno seguito articoli, narrativa e anche un fumetto dedicati alla storia gattesca di Lovecraft. Non è finita qui: ulteriori saggi illustrano altri racconti e tematiche care allo scrittore di Providence. Davide Arecco ci parla degli “Archetipi lovecraftiani dell’invasione aliena” dietro l’opera di autori come John Wyndham, Robert McCammon e Stephen King, Miranda Gurzo disquisisce su “Lovecraft e la stregoneria” (estrapolando anche dalle lettere inedite dello scrittore che riguardano una sua misteriosa corrispondente, una vera strega!), mentre Renzo Giorgetti ci fa notare curiosi parallelismi con il sommo Dante presenti nel racconto “In the Vault”.

Poi un articolo di Roberto Del Piano ci ricorda una vecchia (e falsa, come scopriamo ora, poiché imbastita in amicizia) polemica lovecraftiana che coinvolse lui e Giuseppe Lippi, che è anche un modo per ricordare con simpatia il miglior curatore italiano di HPL e non solo. Quindi un altro fumetto, di Teodorani e Farinelli (con una potente e anche erotica apparizione di Cthulhu!), un racconto lovecraftiano di Pietro Rotelli, e alcune recensioni e segnalazioni chiudono un numero che, ne siamo certi, resterà memorabile negli annali della rivista. Cthulhu Fhtagn!

Nell’albo sono presenti anche due contributi firmati da Miranda Gurzo e Renzo Giorgietti, che abbiamo avuto modo in passato di pubblicare sulle nostre pagine.
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