Il “Mulino di Amleto”: la lingua arcaica del mito e la struttura del tempo

Il 30 maggio 1902 nacque a Roma Giorgio De Santillana, autore insieme alla studiosa tedesca Hertha von Dechend dell’opera-base dell’astroteologia moderna: “Il mulino di Amleto: saggio sul mito e sulla struttura del tempo”, pubblicato alla fine degli anni Sessanta. Per l’occasione, ne riportiamo integralmente l’introduzione.

Sciamani in Amazzonia e “abduction aliene”: lo strano caso di Bernardo Peixoto

Con il consenso di Venexia Editrice, pubblichiamo quasi integralmente il capitolo 8 del libro di John Mack “Passport to the Cosmos” (trad. it.: “Passaporto per il Cosmo”), incentrato sulle bizzarre esperienze vissute negli ultimi decenni da alcune tribù amazzoniche brasiliane e sulla loro connessione con antiche leggende e tradizioni folkloriche.

L’anima oscura dell’Elric di Melniboné di Michael Moorcock, l’«anti-Tolkien»

Divinità del Caos, antichi metauniversi alieni, incarnazioni avatariche destinate a reincarnarsi perennemente nelle ronde dell’eterno ritorno, grimori e magia nera: se cercate l’anima oscura del fantasy e quella fatalista dello sword&sorcery, avete buone probabilità di trovarla nell’«Erlic di Melniboné» di Michael Moorcock.

Vedere l’invisibile. L’arte di Alessandra Maxàculi

Artisti come Maxàculi ci ricordano che bellezza e verità sono strettamente affini: la verità, in greco άλήθεια, è letteralmente la “non dimenticanza”, e la bellezza è ciò che permette all’uomo di ricordare quello che ha dimenticato, di riappropriarsi di quel tesoro che giace nascosto nel cuore di ognuno, quel “fondo di onniscienza” di cui parlano i testi buddisti. L’arte diviene allora un ponte proteso verso l’Infinito, una fenditura che consente di evadere dalla prigione dello spazio e del tempo, e di sfuggire così al divenire e alla morte.

H.P. Lovecraft, i “mondi perduti” e la Teosofia

Una delle cose che più colpiscono il lettore che abbia familiarità con i temi dell’esoterismo è la grande quantità di elementi tradizionali nei racconti di Lovecraft, il che è ben strano se si tiene conto che egli si definiva un assertore convinto del meccanicismo e del materialismo. Questi concetti, tra cui quello dei cosiddetti “continenti perduti”, non gli giunsero però attraverso fonti autenticamente tradizionali, bensì per mezzo delle cogitazioni e delle affabulazioni dei teosofi di fine Ottocento, che ispirarono anche alcuni colleghi del Sognatore di Providence, come Clark Ashton Smith e Robert E. Howard.

Video diretta: «Dal Re in Giallo a “True Detective”. Speciale “Carcosa svelata”»

Domani sera, giovedì 13 maggio, alle 21:15 andrà in onda, sui nostri canali YouTube e Facebook e sulla pagina Facebook di “Itinerari Storici Alchemici Napoli”, la quarta presentazione ufficiale del libro “Carcosa svelata. Appunti per una lettura esoterica di True Detective”, uscito a febbraio per Mimesis.

Il significato cosmologico del riso degli dèi: sul mito di Baubò e dintorni

Emergente da ogni angolo del globo, il mitologhema del riso divino nasconde un segreto ancestrale e terribile. Perché bisogna far ridere gli dei crucciati? Da Demetra ad Amaterasu, la risposta addita ancora una volta al tempo e alla palingenesi cosmica.

Il viaggio dell’anima dopo la morte. Il simbolismo del drappo funerario della Marchesa di Dai

Nel 1972 fu rinvenuto nei pressi di Changsha, attuale capitale della provincia cinese dello Hunan, un drappo funerario in seta dipinta, conosciuto con il nome di “drappo funerario della Marchesa di Dai”. Si tratta di uno straordinario manufatto che raffigura in forma simbolica la concezione sull’aldilà e sul viaggio dell’anima dopo la morte della prima epoca Han (206 a.C.-220 d.C.) e che era considerato fondamentale per guidare l’anima del defunto nella sua ascesa al Cielo.

Fuori ora! «Zothique n.7: speciale Robert E. Howard»

Segnaliamo l’uscita dell’albo numero 7 di “ZOTHIQUE”, Rivista di Cultura Fantastica e Weird pubblicata da Dagon Press, interamente dedicato allo scrittore statunitense Robert Ervin Howard, uno dei padri del filone “Heroic Fantasy”, noto soprattutto per essere il creatore del celeberrimo personaggio di Conan il Barbaro.

Rodi: all’ombra del Colosso

La silloge di racconti di Andrea Guido Silvi, recentemente pubblicata per la collana di narrativa “fantastorica” di Italian Sword&Sorcery, ci conduce nella Rodi del terzo secolo prima della nostra era, dove la venerazione di divinità terribili si alterna agli intrighi di palazzo e alle suggestioni “bronzepunk”, e si ricollega alla sopravvivenza secolare di personaggi ormai entrati a far parte del mito, come l’eroe culturale Memnone e il filosofo-iatromante Empedocle.

Apologia delle streghe. Il “De Lamiis” di Johann Wier

In pieno XVI secolo Johann Wier, medico e demonologo allievo di Cornelio Agrippa di Nettesheim, si esprime contro i metodi e le dottrine dell’Inquisizione cattolica a difesa delle streghe, attraverso una tesi che unisce le conoscenze scientifiche a quelle occulte sulla scia di Agrippa e di Paracelso.

“Ben venga Maggio”: riti e tradizioni di Calendimaggio (Alfredo Cattabiani)

In occasione del 1° Maggio pubblichiamo questo scritto del mai sufficientemente ricordato Alfredo Cattabiani (che tra l’altro, ironia della sorte, nacque e morì proprio a maggio, rispettivamente il 26 e il 18 del mese), dedicato ai riti e alle tradizioni antiche e popolari su Calendimaggio. Tratto dal suo libro “Calendario”.