La vita e l’opera di Dion Fortune

Nata inizialmente come psicologa analista, Dion Fortune (all’anagrafe Violet Mary Firth; 1890-1946) seppe distinguersi all’interno del milieu occultistico inglese della prima metà del secolo scorso, prima all’interno dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, poi nella scuola occulta da lei stessa fondata, la Fraternità della Luce Interiore. Ripercorriamo insieme tutte le tappe della sua vita e della sua opera.

di Silvia Pepe

Copertina: Dion Fortune (1890 – 1946)

Violet Mary Firth nacque a Llandudno, in Galles, il 6 Dicembre 1890 alle prime ore dell’alba, dall’unione tra Arthur Firth e Sarah Jane. Fu una delle figure di spicco della Western Esoteric Tradition in Inghilterra del secolo scorso ma, prima di essere ciò per cui è conosciuta ancora oggi, è stata una grande donna, che ha saputo operare nella manifestazione terrena su differenti piani: un’Anima “connessa su ogni piano”, come avrebbe detto Lei. Durante la Sua vita terrena, Violet ha vissuto ogni fase donando il massimo di sé stessa, e trasmutando i periodi di disequilibrio in spinta di lancio per una nuova trasmutazione.

Violet fu una bambina intraprendente e creativa che, cresciuta in un’ambiente famigliare sereno, ha potuto esprimersi con creatività nei suoi particolari interessi. Già dalla prima infanzia Violet diceva di vedere alcuni episodi delle Sue vite passate, descrivendone anche i dettagli, in particolare di una vita ad Atlantide come Sacerdotessa. Essendo state persone studiose in differenti campi, i Suoi genitori accolsero questa Sua dote con un’apertura mentale che permise a Violet di ampliare le Sue capacità. Giunta in età adolescenziale le Sue memorie ancestrali tornarono ad essere dormienti, ma nonostante la fase delicata dell’esistenza iniziò lo studio dell’energia oltre la materia. Nella scuola superiore scrisse i suoi primi Poemi e fu premiata dalla scuola stessa come migliore scrittrice. I poemi da lei scritti nel 1905 furono in seguito pubblicati in un libro, More Violets, che mi sto occupando di tradurre. Essi furono un’espressione del suo avvicinamento agli elementi naturali nella manifestazione. Le sue doti stavano emergendo e, sebbene fosse ancora in giovane età, fu chiaro anche ai suoi genitori che fosse una ragazza particolare, con uno spiccato talento per la scienza occulta.

Violet nel 1906, all’età di sedici anni

Dato il suo particolare interessamento alle erbe come espressione dell’energia nella manifestazione, terminati gli studi basilari, accettò un lavoro come giardiniera in un College, dove purtroppo inceppò in una brutta esperienza che la rese in seguito molto instabile. Violet fu vittima di un attacco psichico da parte del dottor Lillias Hamilton, Direttore del Studley Horticultural College nel Warwickshire, dove lei aveva iniziato la sua prima esperienza lavorativa. Questo tipo di attacco, purtroppo utilizzato in forma consapevole e/o inconsapevole da molti esseri umani, è invisibile all’occhio terreno ma è in grado di generare disequilibri su tutti i piani di manifestazione, siano essi eterici, emozionali e non ultimi materici. Violet riportò questa sua brutta esperienza dalla quale ne uscì stremata e con non pochi disequilibri emozionali nel libro che scrisse anni dopo: Autodifesa psichica, nel quale fu in grado di descrivere in modo eccellente quegli attacchi apparentemente invisibili quanto distruttivi. A seguito di questo vissuto negativo Violet ebbe bisogno di restare con i suoi genitori per il periodo di tempo che le servì a ristabilirsi emozionalmente e psicologicamente.

Nonostante il periodo di disequilibrio su ogni fronte, Violet non smise di interessarsi alla scienza esoterica e alla reazione della psiche dell’essere umano di fronte ai disequilibri. Nel periodo “di stasi” che Le servì per riprendersi dall’attacco psichico lesse molti libri sull’argomento. Come è risaputo, nulla è per caso, così quel periodo di profonda oscurità risvegliò nella giovane ragazza il desiderio di approfondire l’argomento attraverso lo studio della psicologia: Violet si iscrisse all’Università di Londra, dove si laureò in un breve lasso di tempo in psicologia con il massimo dei voti, divenendo una delle migliori e meglio pagate psicoterapeute di Londra a soli 23 anni. Quel periodo le diede molte soddisfazioni, ma vi è sempre stata insita in lei la motivazione di approfondire la ricerca in ambito occulto, per avere quelle risposte che la scienza non le sapeva dare. Fu così che, confrontandosi con i suoi colleghi e osservando numerosi pazienti che ricadevano negli stessi disequilibri dopo la psicoterapia, decise di approfondire i suoi studi attraverso la scienza esoterica per cercare delle spiegazioni a quel vuoto che riscontrava nella scienza.

Nella clinica dove lavorava fu attratta da alcune conferenze indette dalla Società Teosofica, a cui partecipò, sentendo che in qualche modo la avrebbero condotta sul Sentiero. Non si sbagliò: quel momento fu davvero l’inizio di un nuovo percorso che le permise di accedere nuovamente alle sue doti, di usufruire quindi della telepatia e della chiaroveggenza, in lei rimaste dormienti dall’infanzia. L’inizio di quel Sentiero ricongiunse l’anello della catena che si era spezzato durante l’adolescenza, quando fu vittima dell’attacco psichico, momento che la portò a seppellire del tutto le sue doti. Violet, quindi, risvegliò le sue memorie e tornò a studiare la scienza occulta.

Dion Fortune (1890 – 1946)

Proseguendo sul Sentiero, Violet condivise i suoi studi con molte persone, confrontandone gli aspetti su diversi piani. In uno dei suoi incontri con persone che si occupavano dello studio occulto, nel 1917 conobbe il dottor Theodore Moriarty, un esperto di scienze occulte che applicava alla guarigione esoterica, la psicologia e diverse forme di alchimia, sia in forma materica che eterica. Moriarty era una persona solitaria, un grande studioso dell’arte ermetica in grado di generare trasmutazioni visibili e palbabili anche sul piano materico. Egli percepiva e visualizzava l’aura, sapeva risalire alle vite passate e non si limitava alla semplice visione, ma forniva un chiaro messaggio ai suoi pazienti. La valutazione dei vissuti non risolti delle vite passate che si ripercuotevano nella presente incarnazione e la possibile soluzione, erano per lui la base della guarigione.

Violet rimase molto colpita dal suo modo di fare pacato, ma determinato; di poche parole, ma esaustivo. La sua grande sapienza varcava i confini della scienza materica, ma quello che colpì maggiormente Violet fu che non era soltanto un uomo colto, ma l’essenza di ciò che spiegava. Fu così che il dottor Theodore Moriarty divenne presto, a tutti gli effetti, il Suo Maestro, a cui Violet dedicò un libro nel corso della sua vita: I segreti del dottor Taverner. Per Violet il periodo che seguì fu molto intenso. Aveva finalmente ritrovato il Suo Sentiero ed era felicissima di poterne approfondire gli studi, vita dopo vita. Nel 1919 alcune conoscenze in comune la portarono a imbattersi nell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, che attirò fin da subito il Suo interesse: si sentì subito attratta e percepì che un altro portale di grandi dimensioni si stava aprendo sul Suo Sentiero. Violet fu infine introdotta all’Ordine da Maiya Tranchall-Hayes, che divenne in seguito una delle figure emergenti nel Suo Sentiero, una grande amica, nonché la Sua tutor.

Entrando nell’Ordine dovette scegliere il suo Nome magico: Deo non fortuna, un nome con un grande significato per le Memorie relative alle Sue vite passate, che abbreviato divenne Dion Fortune. In quel periodo Violet rinacque e mai come allora percepì di “essere a casa”: alcuni fratelli dissero che il suo sorriso in quel periodo era un lampo di luce che illuminava le Anime. Violet “bussó quindi alla porta del Tempio”, fu accettata ed ebbe la sua prima Iniziazione al Tempio Alpha et Omega della Stella Matutina di cui era responsabile J.W. Brodie-Innes. Dion Fortune affermò che durante la cerimonia d’iniziazione avvertì una completa ristrutturazione della sua aura, danneggiata dall’attacco psichico avvenuto durante la sua adolescenza. Quel momento fu per lei l’Inizio del vero e proprio cammino sul Sentiero.

Proseguì lo studio teorico e pratico con Moriarty e con l’Ordine della Golden Dawn, in cui salì velocemente di grado, ma emerse una forte diatriba con Moina Mathers, al momento in cui Lei scrisse nel 1920 La Filosofia Esoterica dell’Amore e del Matrimonio. Il testo, scritto al fine di evidenziare l’importanza della polarità e dell’Unione Sacra su differenti piani, venne attaccato da Moina Mathers, moglie di McGregor Mathers, uno dei fondatori dell’Ordine della Golden Dawn. Moina l’aggredì chiedendole di ritirare il testo dal commercio in quanto parlava di polarità, argomento che veniva trattato soltanto nel Secondo Ordine interno, e non avrebbe potuto essere di dominio pubblico. Dion Fortune le rispose, asserendo che non essendo ancora nel Secondo Ordine, non avrebbe potuto saperne nulla, ed in ogni caso non si sarebbe mai permessa di rendere pubblico un concetto per il quale avrebbe giurato segretezza. In effetti il concetto della polarità, che nel secolo in cui viviamo si trova ben scritto in molti testi, all’epoca era per pochi, e Dion Fortune era giunta a comprenderne l’essenza soltanto mediante le operazioni pratiche. La pratica è sempre stata la sua modalità di comprensione, di giungere all’essenza delle vibrazioni, del concetto, della materia con cui intendeva essere in contatto. Così è stata trascritta anche una delle sue più grandi opere che scrisse negli anni a venire, dopo dieci anni di lungo lavoro e appunti sul suo Diario magico.

Glastonbury (foto dell’Autrice)

Ovviamente Dion, che si era ripromessa di far valere la Giustizia, di lavorare per la Verità, in Fede e al Servizio, non fermò la pubblicazione del libro, sottolineò che si trattasse di abuso di potere, e che coloro i quali volessero detenere il potere esclusivo, senza dare ciò che al non Iniziato potesse risultare di facile comprensione, non dovrebbero calpestare il Sacro Sentiero. Come sempre accade, ogni ostacolo è la spinta di lancio per un nuovo avvio, quindi Dion Fortune subito dopo si impegnò a scrivere Occultismo Sano, un libro in cui sottolineò che la Verità deve essere ben distinta dall’ego che spesso emerge all’interno degli Ordini.

Nel 1922 in una stupenda notte di luna piena a Chalice Well, ai piedi della Sacra Montagna di Avalon, Dion Fortune conobbe Charles Thomas Loveday, con cui nacque subito una grande armonia. Charles Thomas Loveday si mostrò molto interessato al Sentiero e la sua completa fiducia nei progetti di Dion Fortune, sul Sentiero della Grande Opera, lo portarono ad essere in poco tempo uno dei suoi più grandi amici e adepti. Nell’immediato futuro, egli vendette alcune sue proprietà per acquistare del terreno ai piedi della Tor, in Well House Lane, tra le due acque, con l’intenzione di avere un Luogo, in una Terra Sacra, dove continuare gli studi e le operazioni magiche. Tutto proseguiva al meglio e Dion era riuscita finalmente ad essere l’Essenza per cui si era incarnata. Gli anni a venire furono per Lei un’espansione della Forza nella Manifestazione.


Poco prima di lasciare il suo corpo fisico, Moriarty chiese a Maiya di continuare ad operare con Dion Fortune e di restarle accanto. Egli conosceva bene entrambe e sapeva che insieme avrebbero potuto manifestare una vibrazione molto forte. Non fu difficile per Maiya rispettare la volontà di Moriarty, poiché il profondo legame con Dion Fortune era già stato creato. Il rapporto tra Maiya e Violet divenne sempre più intenso, tanto da operare insieme ogni giorno, approfondendo teoricamente e praticamente la scienza occulta su ogni piano di manifestazione.

Nel 1923 Moriarty lasciò le sue vesti terrene. Dion Fortune si rivestì del silenzio interiore e comunicò con lui sui piani alti, chiedendogli come avrebbe dovuto procedere. E fu allora che Le venne data la risposta. Il Maestro le chiese di continuare il lavoro che avevano iniziato insieme, coinvolgendo coloro che erano stati i suoi studenti. Così fu. Per volere del Maestro molti di loro seguirono il Sentiero di Dion Fortune, di cui Moriarty aveva una grande stima. Egli sapeva che avrebbe fondato una sua Scuola. Alcuni degli studenti di Moriarty collaborarono quindi alla crescita della Fraternità che nel frattempo Dion Fortune, Charles Thomas Loveday e Maiya Tranchell Hayes stavano creando.

Nel 1924 nacque così la Fraternità della Luce Interiore, la Sua Scuola Occulta. Il lavoro di studio, ricerca ed operazione magica era in espansione e molte persone chiesero di entrare a far parte dell’Ordine. Dion si occupò in prima persona di sensibilizzare le persone che approcciavano per la prima volta all’argomento, dando le basi necessarie per poter scegliere in seguito il proprio Sentiero. Affermava che coloro i quali avevano già percorso questo Sentiero nelle Vite passate, anche se non avessero potuto ricordare con la memoria relativa alla mente terrena, avrebbero già conosciuto l’argomento e l’avrebbero “soltanto” rivisitato per poter continuare da dove lo avevano lasciato.

Glastonbury (foto dell’Autrice)

L’identificazione del Sé Superiore, l’integrazione tra il micro ed il macro in qualsiasi forma, la consapevolezza e il riconoscimento delle energie, e le vibrazioni che interagiscono con gli esseri terreni sono stati i concetti di base per poter dare le basi ai futuri adepti di operare in assoluta sicurezza. Dion pretendeva molto dai suoi studenti, ma le sue lezioni erano sempre molto poco formali, poiché asseriva che l’allievo deve essere a suo agio per poter apprendere al meglio. Il periodo che seguì fu dedicato alla pratica e all’istruzione dei nuovi studenti e non ultimo, alla scrittura di importante Opere, ancora oggi studiate in differenti Ordini. Il Suo libro La formazione e il lavoro di un iniziato, pubblicato nel 1930, che Dion Fortune scrisse in termini comprensibili anche al non iniziato, venne scritto al fine di sensibilizzare alla scienza occulta coloro che Lei chiamava “i viandanti”. Esso illustra tramite concetti chiave, i punti essenziali della formazione dell’iniziato, passo dopo passo.

“Più ampia è la sua diffusione tra le persone, migliore è lo scopo della struttura di cui il Piano Interiore si serve. Non permettere che nessuno si allontani perché sente di non essere pronto o perché crede che il lavoro sia troppo profondo. C’è sempre qualcosa per tutti; ognuno può prenderne tanto quanto ha bisogno e farne uso. Nessuno può ovviamente fare uso di ciò che non ha, ma anche ciò che la più piccola tazza può dare, essa è la vera acqua della vita. Non siamo obbligati ad andare una volta sola al pozzo; possiamo tornare ancora e poi ancora, con la nostra brocca. Quindi non lasciate che nessuno si disperi o sia timoroso, c’è spazio e qualcosa sempre per tutti.”

Negli anni che seguirono, Dion percepì la chiamata dei Maestri disincarnati e incominciò un’operazione in trance medianica che durò molto tempo, dove canalizzò e trascrisse un Opera che non fu pubblicata nell’immediato, in quanto lei e i suoi adepti decisero all’unanimità di mantenerla come Opera interna all’Ordine, essendo materiale esclusivamente per gli Iniziati. Era nata la Dottrina Cosmica, un’opera che nasconde importanti concetti riguardante l’operazione pratica che un iniziato deve sapere.

“Inedito fino al 1949, è stato poi stampato soltanto in un’edizione privata, poiché Dion Fortune e il suo Gruppo consideravano il materiale troppo pericoloso per la diffusione generale. Esso è stato illustrato soltanto in seguito, per la prima volta in un’edizione successiva, da uno stretto collaboratore di Dion Fortune, C.T. Loveday”.

Prefazione alla Dottrina Cosmica

“Ciò che si rileva, leggendo la Qabalah Mistica è l’Amore e la Fermezza con cui Lei espone certi argomenti, all’epoca ancora sconosciuti e nelle mani di pochi, poiché ogni studente che approccia al Sentiero Iniziatico, potesse essere agevolato.
L’essere aperta al confronto, e allo stesso tempo non aver mai terminato di studiare e sperimentare, l’essere umile e mettersi in gioco, andando oltre la morale comune, mantenendo ferme le Sue convinzioni e dando la disponibilità totale per qualsiasi insegnamento di sua competenza, hanno fatto di Lei una Donna speciale. Dion Fortune, prima di essere un’Iniziata, un’Adepta, il canale di un nuovo Eone, è stata una Donna che ha donato Sé Stessa alla Grande Opera.”

Prefazione alla Qabalah Mistica

La Qabalah Mistica viene pubblicata nel 1935, dopo dieci anni di intenso lavoro pratico. Come già accennato, quest’Opera è la stesura finale degli appunti del Suo Diario Magico. Un lungo lavoro in cui Dion Fortune è divenuta l’Essenza stessa della Sephiroth con cui entrava in contatto, riconoscendone le corrispondenze come vibrazioni che risuonavano sulla stessa linea d’onda. La Qabalah Mistica è ancora oggi la struttura portante del Tempio nel Sentiero Iniziatico che ha creato. Queensborough Terrace, la sua abitazione di Londra, divenne, dopo la creazione della Sua Fraternità, la sede ufficiale. In quel luogo, studiava, praticava e spesso vi teneva conferenze introduttive.

In una delle sue tante conferenze aperte al pubblico, nel 1927 a Londra dove viveva, Dion Fortune conobbe il medico Thomas Penry Evans, con cui si creò subito un buon rapporto di amicizia. Lo stesso giorno del loro incontro, Thomas e Dion parlarono molto della scienza esoterica, date le loro idee molto simili. Tra loro si sviluppò un’ottima sintonia riguardante il lavoro occulto. Dion presentò quindi Thomas al Suo gruppo, dove venne accolto ed accettato di buon grado. I due riscoprirono in breve tempo di essere l’uno lo specchio dell’altro nel lavoro in polarità e per questo motivo decisero di sposarsi, in quanto Essa asseriva che quando una coppia lavora bene in polarità deve mantenere forte la connessione: così Fu. Thomas Penry Evans e Violet Mary Firth divennero sposi il 7 Aprile 1927. Thomas venne soprannominato “Merlino” dai Fratelli del gruppo, poiché si diceva che fosse un mago eccellente. I due operarono insieme nella Fraternità per molti anni in qualità di Sacerdote e Sacerdotessa, in perfetta sintonia.

“La conoscenza del sesso in termini di Unione Sacra è ben lontana dalla definizione di impurità, al contrario, essa determina la fonte del trascendibile. Dion Fortune sapeva, date le sue precedenti incarnazioni, che nell’unione di Chokmah e Binah vi è un’importante manifestazione che può divenire una grande risorsa. Lei ricordava che ad Atlantide si usava selezionare sacerdoti e sacerdotesse al fine di stabilire l’Unione Magica, oltre la propria personalità e la dualità come fattori tipici dell’energia terrena. Gli obiettivi erano quelli di correggere i difetti della personalità, porre rimedio alle carenze o agli eccessi, ristabilire la connessione con il sé superiore e non ultimo essere impersonali nel lavoro magico. Quando Dion Fortune e il suo Sacerdote lavoravano al fine di trovare soluzione ad un qualsiasi problema, in forma rituale, risuonandone l’energia, simbolicamente esso si risolveva per l’intera umanità, poiché in quel momento il Sacerdote e la Sacerdotessa facevano parte dell’anima della Grande Madre riconnessa al Cosmo e quell’energia era libera di risuonare nell’Umanità. Ovviamente, pratiche di questo tipo erano limitate ai gradi superiori sotto giuramento di segretezza.“

Commentario alla Qabalah Mistica di Dion Fortune

Il lavoro magico tra Thomas e Dion creò una grande Forza nel gruppo, attraverso cui il Tempio risuonava ben protetto. Fino al 1939 tutto proseguì molto bene ma, come è risaputo, i cicli presenti nell’esistenza creano delle onde di ascesa e discesa che si evidenziano nei vissuti della vita terrena. In quell’anno Thomas decise di continuare la sua esistenza terrena con una collega conosciuta nell’ospedale dove lavorava come medico, abbandonò la Fraternità portando con sé molto materiale interno all’Ordine e lasciò definitivamente Dion Fortune, che percepì fortemente il disequilibrio creato dalla separazione, prima di tutto per quanto riguardava l’Ordine stesso. Comprese di non essere più protetta nel lavoro occulto, poiché un componente importante del gruppo aveva interrotto il flusso della Mente di Gruppo.

Era l’inizio della Seconda Guerra Mondiale e la frequenza dell’umanità era in declino. I suoi viaggi da Londra a Glastonbury divennero rari e, di conseguenza, lo studio e le operazioni nel Tempio di Avalon risultarono essere saltuarie. Tutto questo abbassò maggiormente la frequenza del Suo lavoro. Inoltre i Fratelli e le Sorelle dell’Ordine in quel periodo erano raramente in grado di raggiungere la Fraternità per svolgere le operazioni insieme al gruppo; iniziarono quindi ad esserci dissonanze tra i componenti. Anche gli incontri di Dion rivolti agli esterni subirono una drastica interruzione, dato il periodo storico non promettente. Tutto sembrava essere inesorabilmente in declino. Dion Fortune, nella profonda oscurità che percepiva, decise di trasmutare il tipo di operazione magica e veicolarla nella fase che l’umanità stava vivendo. Inoltre convertì la scrittura dei Suoi articoli sulla rivista della Fraternità, in lettere che furono spedite direttamente agli indirizzi di persone interessate all’argomento, in modo da mantenere la Forza e la risonanza alta. Le lettere che spediva venivano magnetizzate da Lei stessa e dopo la quarta lettera Dion Fortune percepì che i simboli risuonavano in toto della Forza invocata. Ogni esercizio di meditazione che veniva utilizzato per gli studenti all’inizio del Sentiero, fu rivolto anche tutti gli esterni. Il fine era quello di sviluppare una linea di frequenza dell’anima collettiva della popolazione dell’Occidente per poter vincere la guerra.

Molte meditazioni invocavano le Forze della Terra Sacra di Avalon. Le persone che partecipavano a queste meditazioni si incontravano sul piano astrale ai piedi della Sacra Montagna, dove scorrevano le Forze delle due acque, e tutti insieme lavoravano per fare confluire le vibrazioni nella Sacra Linea. La Battaglia Magica d’Inghilterra, trascritta anche in un libro in seguito alla sua dipartita, aveva avuto inizio. Ancora oggi gli anziani residenti di Glastonbury affermano che la guerra è stata vinta anche grazie alla Battaglia Magica di Dion Fortune.


La tomba di Dion Fortune a Glastonbury (foto dell’Autrice)

La fine della guerra fu ovviamente un momento atteso da tutti. L’energia della ripresa era finalmente percepibile, dopo un lungo periodo di vibrazioni annientanti. Nell’autunno del 1945 Dion Fortune riuscì ad andare nuovamente nel suo Tempio di Glastonbury, con grande gioia. Ma nonostante fosse felice percepiva di non essere in equilibrio. Fece una lunga meditazione e dal piano astrale vide con chiarezza che il suo radicamento alle Forze manifestanti non era completamente connesso. Quella sera stessa, all’equinozio d’autunno, Dion Fortune comunicò al Suo gruppo che quello sarebbe stato per Lei l’ultimo equinozio in quella incarnazione.

Un eccessivo senso di stanchezza fisica era presente in Lei; durante l’inverno decise di tornare a Londra nella sua abitazione di Queensborough Terrace. Poco dopo le feste Natalizie si recò in un ospedale per un forte dolore dentale, dove Le fu riscontrata una forma di leucemia acuta. Morì poco tempo dopo, a 55 anni, l’8 gennaio 1946 all’ospedale Middlesex di Londra. Coloro che le sono stati accanto, hanno detto che non era mai stata così bella: la Sua energia avvolgeva il luogo dove si trovava, brillante come il chiarore delle prime Luci dell’Alba alla Tor. Violet brillava della Sua Luce Interiore.

“Ti sento,
mi sento.
Sono in ascesa, nel fluire incessante di una vibrazione all’unisono.
Posso essere parte dell’essenza di Kether.
Ci incontreremo di nuovo, all’Alba della Luce Interiore”.

Dion Fortune

Per Suo volere, da Londra le Sue spoglie furono portate a Glastonbury, in un ultimo viaggio, all’Alba di una lunga notte. Dion Fortune fu sepolta nel cimitero sulla collina della Terra di Avalon, perché gli Dei che vivono sulla Sacra Montagna potessero prendersi cura del Sentiero di cui Lei era stata parte. L’energia della Tor veglia su di Lei e richiama al suo cospetto coloro che continueranno il Viaggio.

Tornando alla Fonte, ci siamo preposti di riportare alla Luce tutto ciò che è stato tramandato “da bocca ad orecchio” e di continuare sul Sentiero Iniziatico, all’Alba della Luce Interiore, come Lei avrebbe voluto. Il nostro dovere è quello di non lasciare che gli insegnamenti svaniscano. Il nostro Volere è quello di essere al Servizio, affinché questo non accada.

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