In questo articolo prenderemo in considerazione la teoria del superspettro di John Keel, il fondatore insieme a Jacques VallΓ©e della βnew ufologyβ. Ci interesseremo essenzialmente di quattro questioni: cercheremo di mettere in evidenza lβimportanza ed il significato della personalitΓ e dellβopera di John Keel nellβufologia americana; esporremo e commenteremo la teoria del superspettro di John Keel; metteremo in evidenza le somiglianze e le differenze esistenti tra le teorie di Keel e quelle di VallΓ©e; infine prenderemo in considerazione alcune delle possibili applicazioni della teoria del superspettro ai fenomeni appartenenti alla dimensione del mistero.
di Giovanni Pellegrino
Originariamente pubblicato sul sito di NEXUS, in data 15 febbraio 2011
In questo articolo prenderemo in considerazione la teoria del superspettro di John Keel, il fondatore insieme a Jacques VallΓ©e della βnew ufologyβ. Ci interesseremo essenzialmente di quattro questioni: in primo luogo cercheremo di mettere in evidenza lβimportanza ed il significato della personalitΓ e dellβopera di John Keel nellβufologia americana; in secondo luogo esporremo e commenteremo la teoria del superspettro di John Keel; in terzo luogo metteremo in evidenza le somiglianze e le differenze esistenti tra le teorie di Keel e quelle di VallΓ©e; in quarto luogo prenderemo in considerazione alcune delle possibili applicazioni della teoria del superspettro ai fenomeni appartenenti alla dimensione del mistero.
Per quanto riguarda lβimportanza ed il significato dellβopera di John Keel nellβambito dellβufologia americana dobbiamo dire che lβimportanza della personalitΓ e del pensiero di John Keel non Γ¨ comprensibile senza fare riferimento alle vicende dellβufologia americana e mondiale negli anni immediatamente precedenti allβentrata in scena nel panorama ufologico americano di tale autore. Per tale motivo riteniamo opportuno esporre brevemente una parte della storia dellβufologia americana cosicchΓ© i lettori possano comprendere la portata della grande svolta causata da Keel nel pensiero ufologico americano.
Volendo tracciare una storia molto schematica dellβufologia americana Γ¨ indispensabile mettere in evidenza che dopo il periodo che va allβincirca dal 1947 al 1957, definito dagli ufologi americani il βperiodo classicoβ dellβufologia americana, sopravvenne un periodo di crisi che Γ¨ stato definito dagli storici dellβufologia americana βmedioevo ufologicoβ oppure βepoca buiaβ. Tale Dark Age continuΓ² fino al 1963. Sono state individuate dagli storici dellβufologia americana diverse ragioni che determinarono questo periodo di crisi: la diminuzione dellβinteresse della stampa per gli avvistamenti ufologici, la diminuzione dellβinteresse dellβopinione pubblica americana nei riguardi del fenomeno UFO ed anche una oggettiva diminuzione in quel periodo storico del numero di avvistamenti ufologici sul territorio degli Stati Uniti.
A causa di tali motivi la comunitΓ degli ufologi americani entrΓ² in una crisi che sembrava senza uscita soprattutto perchΓ© il mondo ufologico statunitense si rese conto che dieci anni di avvistamenti e di indagini (1947-1957) non avevano portato, nonostante le enormi energie profuse dagli ufologi a conclusioni chiare e ben definite riguardo la natura e lβorigine del fenomeno UFO. Infatti anche se la grande maggioranza del mondo ufologico americano considerava gli UFO delle astronavi aliene gli ufologi americani non riuscivano a fornire spiegazioni convincenti e sicure del motivo per il quale gli UFO, sia che fossero amici o ostili alla razza umana non si fossero ancora decisi a stabilire un contatto pubblico con gli abitanti della Terra. Ad aumentare ancora di piΓΉ lo stato di frustrazione e di delusione degli ufologi americani contribuiva in maniera rilevante la mancanza di interesse degli scienziati nei riguardi del fenomeno UFO. Tutte queste ragioni che abbiamo ora esposto determinarono lβabbandono da parte di molti ufologi americani dello studio del fenomeno UFO.
Negli anni che seguirono il 1963 gli ufologi che continuarono ad interessarsi dei dischi volanti approfittarono della diminuzione degli avvistamenti UFO per chiedersi se dietro la crisi dellβufologia americana esistevano anche delle colpe specifiche degli stessi ufologi. Pertanto nel mondo ufologico statunitense si affermΓ² una forte tendenza allβautocritica al fine di trovare una via di uscita alla crisi che sembrava irreversibile dellβufologia americana. Senza dubbio questa consapevolezza che dietro la crisi dellβufologia statunitense cβerano anche delle colpe della comunitΓ ufologica, spinse gli ufologi americani a cercare nuove metodologie di indagine e soprattutto li indusse a impegnarsi di nuovo in tutte quelle attivitΓ che avrebbero potuto contribuire a risolvere il mistero degli UFO. Tuttavia una nuova crisi colpΓ¬ lβufologia americana nel 1968 in seguito alla pubblicazione del βRapporto Condonβ che espresse un giudizio drasticamente negativo sul fenomeno UFO.
Pertanto dopo che dal 1963 al 1968 si era avuta una momentanea uscita dal periodo di crisi, dopo la pubblicazione di tale Rapporto il mondo ufologico americano entrΓ² nuovamente in una crisi di identitΓ e di valori. Nel 1969 nacque la new ufology in quanto in quellβanno vennero pubblicati contemporaneamente i testi base di quella nuova corrente ufologica ovvero Passaporto per Magonia dellβufologo franco-americano Jacques VallΓ©e e i due libri di John Keel Creature dallβignoto e UFO operazione Cavallo di Troia.

Nellβambito della βnuova ufologiaβ John Keel rivestΓ¬ senza dubbio un ruolo di fondamentale importanza. Egli prima di dedicarsi totalmente allo studio del fenomeno UFO si era dedicato in qualitΓ di giornalista a compiere indagini riguardanti i fenomeni misteriosi. Per fare un esempio concreto egli si recΓ² negli anni β50 in Tibet per compiere indagini intorno allo βyetiβ ovvero βlβabominevole uomo delle neviβ. Allβinizio degli anni β60 decise di dedicare tutte le sue energie allo studio del fenomeno UFO diventando un ufologo a tempo pieno. Keel era in quegli anni assolutamente convinto che dietro gli avvistamenti ufologici ci fossero creature extraterrestri ragion per cui il giornalista ed ufologo americano decise di dimostrare in maniera inconfutabile tale sua convinzione sullβorigine aliena degli avvistamenti ufologici.
Tuttavia, dopo che per circa tre anni Keel aveva girato gli Stati Uniti per compiere ogni tipo di indagine sul fenomeno UFO, la convinzione del giornalista americano che gli UFO fossero di origine aliena cominciΓ² sempre piΓΉ ad andare in crisi. In particolare Keel si rese conto che lβipotesi dellβorigine extraterrestre degli UFO era del tutto inadatta ed insufficiente per spiegare la complessitΓ e lβampiezza della gamma di fenomeni collegati agli UFO, poichΓ© appartenevano agli avvistamenti ufologici anche fenomeni misteriosi che non potevano essere spiegati partendo dallβidea che gli UFO fossero delle astronavi aliene. Keel cominciΓ² a pensare che esisteva un legame tra una vasta gamma di fenomeni misteriosi che apparentemente sembravano non collegati tra loro.
In sintesi Keel giunse alla convinzione che ufologia, racconti riguardanti fate, gnomi ed elfi, sedute spiritiche, fenomeni paranormali, incontri con creature terrificanti, racconti riguardanti lβondata di aeronavi che nel 1896-1897 si ebbe in vari Stati americani nonchΓ© i fenomeni di poltergeist ed almeno una parte dei fenomeni collegati col mondo esoterico erano tutti fenomeni misteriosi che riconoscevano la loro origine nella stessa realtΓ ignota che si manifestava agli uomini utilizzando di volta in volta delle messe in scena e dei travestimenti estremamente variabili e camaleontici. Keel formulΓ² la sua famosa teoria dei βcavalli di Troiaβ: secondo tale teoria gli UFO e gli altri fenomeni appartenenti alla dimensione del mistero non erano altro che dei travestimenti, dei βcavalli di Troiaβ utilizzati da tale realtΓ ignota per condizionare e manipolare la razza umana sin dagli inizi della storia del genere umano. Tale realtΓ ignota cambierebbe nelle varie epoche storiche il modo di travestirsi per adattarsi intenzionalmente al contesto storico, sociale e culturale esistente nei vari periodi storici in modo da mimetizzarsi piΓΉ facilmente.
Per dirla in altro modo, Keel sosteneva che tale realtΓ ignota si travestiva ai giorni nostri da extraterrestri perchΓ© ci trovavamo nellβera spaziale mentre nel medioevo tale realtΓ ignota assumeva la forma di fate, gnomi ed elfi perchΓ© in quel periodo storico tale travestimento era molto credibile. Al tempo dei romani tale realtΓ ignota aveva assunto la forma di βclipei ardentesβ mentre nel 1896-β97 aveva assunto la forma di aeronavi. In sintesi Keel era convinto che tale realtΓ misteriosa aveva in tutte le epoche storiche un suo sistema di riferimento che teneva conto del clima socio-culturale, delle credenze, delle paure, delle aspirazioni, delle leggende che dominavano in ogni periodo storico.
Keel adottΓ² molte delle teorie di Charles Fort il quale era convinto che la razza umana era proprietΓ di entitΓ misteriose che consideravano gli esseri umani una loro proprietΓ , cosΓ¬ come gli allevatori consideravano i capi di bestiame una loro proprietΓ . Sulla scia di Charles Fort, Keel avanzΓ² lβipotesi che esisteva intorno agli esseri umani un mondo invisibile che manipolava le convinzioni degli stessi. Anche tutta una serie di creature misteriose ed inquietanti quali βlβabominevole uomo delle neviβ, il mostro di Loch Ness, lβuomo falena, i vampiri, i licantropi, il misterioso abitatore delle foreste nordamericane, erano travestimenti adottati da tale realtΓ ignota per manipolare e condizionare gli esseri umani.
Keel col passare del tempo costruΓ¬ un sistema di pensiero molto complesso ed articolato, basato su una visione sincretistica dei fenomeni misteriosi. La teoria elaborata da Keel puΓ² essere definita con vari aggettivi che nel loro insieme possono sintetizzare le caratteristiche principali del pensiero dellβufologo americano, pensiero che ha trovato il suo ampliamento e completamento nella teoria del superspettro che prenderemo in esame piΓΉ avanti. Tale teoria Γ¨ stata esposta da Keel nel 1977 nel libro The Eight Tower nel quale Keel pone tale realtΓ ignota non in dimensioni ed universi paralleli ma in una regione del nostro universo situata in una parte dello spettro elettromagnetico non percepibile dai nostri sensi.

Vedremo ora di elencare e commentare gli aggettivi in grado di caratterizzare il sistema di pensiero ufologico elaborato dallβufologo americano. In primo luogo vogliamo mettere in evidenza che non Γ¨ facile comprendere pienamente lβimportanza e il valore delle teorie di John Keel ed Γ¨ anche molto difficile, forse ancora di piΓΉ che comprendere il significato di tali teorie, cercare di spiegare e sintetizzare la loro portata. Volendo essere molto schematici, potremmo dire che le ipotesi di Keel costituiscono nellβuniverso dei fenomeni misteriosi quello che la teoria del campo unificato costituisce per la fisica moderna. Come infatti la teoria del campo unificato collega i fenomeni fisici nel loro complesso superando le divisioni esistenti in passato tra le varie branche della fisica, allo stesso modo la teoria parafisica di Keel fornisce lβidea che esiste unβunica causa per tutti i fenomeni misteriosi, considerati prima di Keel chiaramente distinti e separati (secondo lβufologo americano lβorigine di tutti i fenomeni misteriosi deve essere ricercata nellβattivitΓ e nel potere del superspettro).
Un aggettivo che definisce molto bene il sistema teorico elaborato da Keel Γ¨ la parola fenomenico, tanto Γ¨ vero che Keel usa molto spesso il termine βfenomenoβ per definire sia gli avvistamenti ufologici sia tutti gli altri fatti misteriosi ed inspiegabili che apparentemente non presentano nessuna correlazione con il mistero degli UFO. Potremmo dire che la teoria di Keel Γ¨ fenomenica nel senso che egli riprende le teorie filosofiche di Kant, il quale effettua una netta distinzione tra il βfenomenoβ (la parte sensibile della realtΓ che gli esseri umani riescono a captare e comprendere con gli strumenti conoscitivi a loro disposizione) e il βnoumenoβ ovvero la parte della realtΓ che non puΓ² essere nΓ© percepita nΓ© conosciuta dagli esseri umani in quanto gli strumenti conoscitivi a loro disposizione non sono in grado di metterli in contatto con la realtΓ noumenica. Keel, volendo continuare il nostro paragone con la teoria kantiana del βfenomenoβ e del βnoumenoβ, colloca il superspettro nella realtΓ noumenica non percepibile e conoscibile dai nostri sensi e dagli strumenti cognitivi a nostra disposizione.
Oltre che fenomenico il sistema teorico elaborato da Keel puΓ² essere definito anche parafisico, dal momento che egli considera gli UFO e gli altri fenomeni misteriosi causati da unβentitΓ situata nel nostro stesso universo. Secondo lβufologo americano, gli UFO non sono originati da unβentitΓ metafisica ma al contrario sono un fenomeno βambientaleβ, nel senso che essi sono sempre stati con noi dal momento che riconoscono la loro origine come tutti gli altri fenomeni misteriosi nel superspettro, il quale fa parte del nostro stesso universo anche se Γ¨ situato in una diversa frequenza elettromagnetica non percepibile dai nostri sensi.
Proprio perchΓ© Keel sostiene che il superspettro Γ¨ situato in una frequenza elettromagnetica diversa da quella in cui sono situati gli esseri umani, la teoria elaborata dallβufologo americano puΓ² essere definita anche una teoria di tipo elettromagnetico dal momento che insiste nel considerare il fenomeno UFO di natura elettromagnetica. A nostro avviso si puΓ² definire la teoria elaborata da Keel anche una teoria chiaramente cospirazionista, dal momento che Keel sostiene che esiste una vera e propria azione di manipolazione effettuata dal superspettro nei confronti della razza umana fin dagli albori della storia del genere umano.
Infine possiamo anche dire che il sistema teorico elaborato da John Keel deve essere considerato una visione del mondo e dellβuomo tipicamente fortiana, sia perchΓ© come Fort, Keel fornisce una visione sincretistica della dimensione del mistero sia perchΓ© Keel, come Fort, Γ¨ convinto che esista un mondo invisibile che non soltanto ci circonda ma che ci assedia manipolando le nostre convinzioni ed i nostri comportamenti. Inoltre Keel come Charles Fort prospetta lβipotesi che la razza umana sia proprietΓ di esseri che sono dei veri e propri burattinai. Esseri creati dal superspettro proprio allo scopo di manipolare e condizionare la razza umana.
Riteniamo ora opportuno passare ad esporre e commentare la teoria del superspettro di John Keel cercando in particolare di mettere in evidenza le somiglianze e le differenze esistenti con la teoria elaborata da Jacques VallΓ©e, lβaltro fondatore della teoria parafisica dellβorigine degli UFO. Per quanto riguarda la teoria del superspettro di John Keel, volendo essere molto sintetici potremmo dire che per lβufologo americano il superspettro Γ¨ unβentitΓ dotata di unβenergia che gli permette di creare tutti i tipi di creature misteriose e tutti i fenomeni attinenti alla dimensione del mistero, fenomeni che Keel definisce βcavalli di Troiaβ. Secondo Keel, come abbiamo detto in precedenza, il superspettro crea il fenomeno UFO e tutti gli altri fenomeni misteriosi al solo scopo di dominare, condizionare e manipolare gli esseri umani.
Volendo utilizzare due metafore a nostro avviso molto efficaci, potremmo dire che il superspettro Γ¨ il burattinaio e gli esseri umani sono dei burattini nelle sue mani, oppure si potrebbe anche dire che il superspettro Γ¨ il giocatore di una partita a scacchi, gli esseri umani sono i pezzi di una scacchiera e il pianeta Terra Γ¨ nel suo insieme la scacchiera dove si svolge questa partita cosmica che Γ¨ iniziata fin dagli albori del genere umano e continuerΓ fino a quando esisterΓ la razza umana. Inoltre Keel insiste molto sul fatto che il superspettro non Γ¨ situato in una dimensione parallela alla nostra, in un universo parallelo (come sostiene VallΓ©e) ma nel nostro stesso universo in una frequenza elettromagneticaΒ non percepibile dai nostri sensi.
Per lβufologo americano UFO, gnomi, elfi, folletti, fate, fantasmi, vampiri, licantropi, βabominevoli uomini delle neviβ, demoni quali gli incubi e i succubi, i fenomeni di poltergeist, i documenti dellβesistenza di animali ancora sconosciuti come lβuomo falena, i fenomeni paranormali sono tutte creazioni del superspettro. A dire il vero, Keel arriva anche a sostenere che anche gli UFO dovrebbero essere studiati non solo dagli ufologi ma anche dai parapsicologi sia perchΓ© molto spesso i testimoni degli avvistamenti ufologici sono persone dotate fin dallβinfanzia di poteri paranormali sia perchΓ© capita anche abbastanza spesso che i testimoni di avvistamenti ufologici, soprattutto se si tratta di incontri ravvicinati, acquistino poteri paranormali che in precedenza non avevano.

A questo punto riteniamo opportuno mettere in evidenza le somiglianze e le differenze esistenti tra le teorie di John Keel e quelle di Jacques VallΓ©e, lβaltro fondatore della teoria parafisica. Partendo dalle innegabili somiglianze esistenti tra le teorie dei due ufologi, potremmo dire che quelle di entrambi gli autori in questione sono senza dubbio due teorie che si inseriscono nellβambito delle teorie cospirazioniste, in quanto anche VallΓ©e Γ¨ convinto che gli abitanti della βdimensione di Magoniaβ vogliono condizionare e manipolare gli esseri umani come hanno sempre fatto sin dagli inizi della storia del genere umano. VallΓ©e cerca anche di spiegare in che modo avvenga questa manipolazione elaborando la teoria dellββeffetto termostatoβ, teoria che ora cercheremo di esporre in maniera sintetica.
Prima di farlo, vogliamo mettere in evidenza che come abbiamo sostenuto in due nostri libri ovvero βI credenti degli UFOβ e βRiflessioni sociologiche sul mistero degli UFOβ tale teoria riveste una grande importanza non solo nel sistema di pensiero di VallΓ©e, ma nellβintera storia dellβipotesi parafisica dellβorigine degli UFO. Con tale teoria lβufologo franco-americano cerca di comprendere in che modo le entitΓ parafisiche che si trovano nella dimensione di Magonia influenzano e manipolano le credenze ed i comportamenti degli esseri umani sin dagli inizi della storia dellβumanitΓ . In tale teoria VallΓ©e si serve della metafora del termostato che come tutti sanno ha la funzione di mantenere la temperatura esistente in una casa su un valore gradito agli abitanti della casa stessa. Di conseguenza il termostato evita che allβinterno della casa si raggiunga una temperatura inferiore o superiore a quella voluta dagli abitanti della casa.
Secondo VallΓ©e gli abitanti della dimensione di Magonia fanno in modo sin dagli inizi della storia del genere umano di mantenere nelle varie epoche storiche un clima sociale, culturale, politico e religioso che sia compatibile con il loro scopo e il loro obiettivo, che sostanzialmente Γ¨ sempre lo stesso nelle varie epoche storiche, cioΓ¨ esercitare la loro influenza ed il loro controllo sulle credenze e sul comportamento degli esseri umani. Per dirla in altro modo, le entitΓ parafisiche della dimensione di Magonia (universo parallelo al nostro o se si preferisce una dimensione parallela alla nostra dimensione) vogliono sempre e comunque mantenere in tutte le epoche storiche una βstimmungβ ed una βweltenschuungβ che permetta loro di manipolare gli esseri umani, ragion per cui quando si rendono conto che il clima socio-culturale sta subendo delle variazioni che potrebbero creare problemi al loro obiettivo di controllare e manipolare gli esseri umani, immediatamente, cosΓ¬ come fa il termostato in una casa, si danno da fare per ristabilire un clima socio-culturale, una βstimmungβ compatibile con i loro obiettivi. Secondo Jacques VallΓ©e gli abitanti della dimensione di Magonia per ristabilire il clima culturale a loro gradito sul nostro pianeta possono utilizzare sia travestimenti attraenti sia travestimenti terrorizzanti in quanto essi sono consapevoli che gli uomini sono molto sensibili ed influenzabili sia da tutte le cose che li spaventano molto sia da tutte le cose che li attraggono molto.
Dopo aver descritto sinteticamente la teoria dellββeffetto termostatoβ dellβufologo franco-americano, cercheremo di mettere in evidenza le somiglianze esistenti tra la teoria di Keel e quella di VallΓ©e. Volendo schematizzare al massimo grado possiamo dire che sia le teorie di VallΓ©e che quelle di Keel sono definibili con tali aggettivi: dualistiche, parafisiche, cospirazioniste, fortiane e diacroniche.
Le teorie di VallΓ©e possono essere definite dualistiche perchΓ© partono dal presupposto che le entitΓ parafisiche si trovano in una dimensione, in un universo diverso dal nostro cosicchΓ© esiste un radicale dualismo tra il nostro universo ed il loro universo, che VallΓ©e definisce βdimensione di Magoniaβ (nel folklore medievale la mitica terra di Magonia era il mondo abitato da gnomi, elfi e fate. Secondo le credenze medievali esistevano dei varchi che mettevano in contatto il nostro mondo con la terra di Magonia, cosicchΓ© in determinate condizioni fate, elfi e gnomi potevano entrare nel nostro mondo e gli esseri umani potevano entrare nella terra di Magonia). Anche la teoria di John Keel puΓ² essere considerata una teoria dualistica perchΓ© si basa su una radicale opposizione tra mondo fenomenico e βnoumenoβ, anche se il dualismo Γ¨ meno accentuato rispetto a quello riscontrabile nel pensiero di VallΓ©e.
Il sistema di pensiero elaborato da Jacques VallΓ©e puΓ² essere anche definito parafisico perchΓ© gli abitanti della dimensione di Magonia non sono divinitΓ o demoni oppure semidei (entitΓ metafisiche) ma sono abitanti di un universo parallelo al nostro. Anche la teoria di John Keel deve essere considerata una teoria parafisica e non metafisica perchΓ© il superspettro non Γ¨ una divinitΓ ma Γ¨ unβentitΓ che si trova in una zona dello spettro elettromagnetico non percepibile dai nostri sensi ma comunque nel nostro universo.
La teoria di Jacques VallΓ©e deve anche essere considerata una teoria di tipo cospirazionista in quanto sostiene che gli abitanti della dimensione di Magonia tramano e cospirano ai danni degli esseri umani sin dagli albori della storia dellβumanitΓ al fine di esercitare e mantenere il loro controllo e il loro dominio sul genere umano per motivi che lo stesso VallΓ©e ammette di non essere in grado di specificare, anche se lβufologo franco-americano avanza lβipotesi che possano esistere dei legami tra la nostra dimensione e la dimensione di Magonia, cosicchΓ© gli abitanti di tale dimensione potrebbero essere costretti a tenere sotto il loro controllo il comportamento degli esseri umani per evitare che tale comportamento eserciti degli effetti indiretti non graditi sulla loro dimensione. Anche la teoria di John Keel deve essere considerata una teoria di tipo cospirazionista in quanto lβufologo americano Γ¨ convinto che il superspettro consideri gli esseri umani una sua proprietΓ come gli allevatori considerano i capi di bestiame una loro proprietΓ . Per tale motivo il superspettro ritiene che sia un suo diritto manipolare il genere umano.
La teoria di Jacques VallΓ©e puΓ² anche essere considerata una teoria tipicamente fortiana perchΓ© parte dal presupposto che esiste una dimensione misteriosa che avvolge e manipola gli esseri umani senza che essi se ne rendano conto. Anche la Teoria di John Keel Γ¨ senza dubbio una teoria di matrice fortiana perchΓ© parte da questo stesso presupposto.
Infine la teoria elaborata da Jacques VallΓ©e deve anche essere considerata una teoria diacronica, in quanto parte dal presupposto che bisogna studiare tutte le epoche storiche per individuare in ognuna di esse lβazione manipolatrice degli abitanti della dimensione di Magonia. Anche la teoria di John Keel deve essere considerata una teoria diacronica perchΓ© lβautore americano Γ¨ convinto che il superspettro abbia esercitato la sua influenza sul genere umano in tutte le epoche storiche.
Per quanto riguarda le differenze significative esistenti tra la teoria di Jacques VallΓ©e e quella di John Keel a nostro avviso bisogna dire che esistono solo due differenze fondamentali tra il pensiero dei due ufologi americani. In primo luogo mentre Jacques VallΓ©e pone gli abitanti di Magonia in un universo parallelo al nostro John Keel pone il superspettro nel nostro stesso universo. In secondo luogo Jacques VallΓ©e Γ¨ convinto che anche se il fenomeno UFO non Γ¨ creato dagli esseri umani ma dalle entitΓ parafisiche di Magonia esistono tuttavia dei gruppi di potere umani che vogliono strumentalizzare la credenza nellβesistenza del fenomeno UFO per rafforzare il loro potere nei confronti degli altri esseri umani. Tale convinzione di VallΓ©e non Γ¨ presente nel pensiero di John Keel.
Nella parte finale di questo articolo prenderemo in considerazione brevemente alcune possibili applicazioni della teoria di John Keel del superspettro ai fenomeni misteriosi. Secondo lβufologo americano la presenza nel nostro mondo di creature terrificanti e mostruose non in tutte le epoche storiche ma solo in un limitato periodo di tempo Γ¨ dovuta allβazione del superspettro, che utilizzando lβenergia a sua disposizione ha creato tali creature e le ha mandate nel nostro mondo. Per fare degli esempi concreti, per Keel le apparizioni di fantasmi, i racconti terrorizzanti su entitΓ demoniache quali incubi e succubi, i racconti riguardanti i vampiri e i licantropi non nascono dalla fantasia degli esseri umani ma dalla presenza momentanea di tali creature spaventose nel nostro mondo ad opera del superspettro.
Secondo Keel anche lβondata di aeronavi che interessΓ² una parte degli Stati Uniti nel 1896-97 fu opera del superspettro allo stesso modo in cui gli avvistamenti ufologici della nostra epoca sono opera del superspettro. Anche i fenomeni che si verificano nelle sedute spiritiche e le apparizioni dellβuomo falena sono opera del superspettro il quale sarebbe anche responsabile degli incontri che gli esseri umani avevano nel medioevo con gnomi, elfi e fate. Come si vede quindi John Keel attribuisce una vasta gamma di fenomeni misteriosi apparentemente non collegati tra loro allβazione del superspettro. Vogliamo chiudere questo articolo con una breve considerazione riguardante i racconti che hanno come protagonisti i vampiri.
Nel nostro libro βI miti della societΓ contemporaneaβ abbiamo messo in evidenza il fatto che siamo rimasti colpiti dal ritorno di interesse nei confronti dei vampiri che si Γ¨ verificato nella societΓ contemporanea. Ad esempio abbiamo evidenziato che molti romanzi, molti film e alcune serie di telefilm hanno come protagonisti i vampiri, ed inoltre abbiamo altresΓ¬ messo in evidenza in tale libro che anche in alcuni video di cantanti di successo sono presenti i vampiri. Se teniamo presente che soprattutto nellβEuropa orientale, in un determinato periodo storico, quasi tutti gli individui erano terrorizzati dalla convinzione che i vampiri esistevano realmente, ci renderemo conto che tale terrore non poteva nascere solamente dalle fantasie di qualche pazzo o da qualche allucinazione, ma da fatti che dovevano avere qualche riscontro oggettivo.
Dal momento che trascorso quel periodo storico il terrore collettivo suscitato dai vampiri Γ¨ sparito tale fatto farebbe pensare che Keel potrebbe avere ragione quando afferma che era il superspettro a creare i vampiri in quel periodo storico in varie nazioni europee, cosicchΓ© i racconti terrorizzanti riguardanti i vampiri non erano frutto dellβimmaginazione collettiva popolare ma dellβazione del superspettro. Una volta che il superspettro ha smesso di creare con la sua energia, i vampiri il terrore suscitato da tali creature della notte in varie nazioni europee Γ¨ finito.
Articolo molto interessante
Grazie!