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AXS004
6 giugno 2024
COLLANA «HÈSPEROS – Tradizioni & Miti Europei»
184 pp.
240x170x14 mm
ISBN: 9788894648652
Copertina: Lucifero nell’Inferno dantesco, illustrazione ispirata a un affresco del Camposanto di Pisa
Ex libris (frontespizio): Petrus de Plasiis, Inferno – canto XXXIV, xilografia per La Divina Commedia, Venezia 1491
Prefazione: Marco Maculotti
APPENDICE di MARCO MACULOTTI
GLI OLTREMONDI DANTESCHI E LA TRADIZIONE ORIENTALE
con APPENDICE ICONOGRAFICA di 18 pp. a colori
Descrizione
A B S T R A C T
La Demonologia di Dante di Arturo Graf – originariamente pubblicata nel 1887 – si articola in sette capitoli (più una introduzione), in ognuno dei quali l’Autore tratta specifici aspetti riferibili ai demoni o diavoli della Commedia dantesca. Nel I capitolo l’Autore si concentra su Lucifero e gli Angeli Caduti, nonché sui cosiddetti “demoni intermedi” riportando, tra le altre cose, la leggenda della “Navigatio” di San Brandano. Nel II viene operata una distinzione tra le influenze bibliche e mitologiche dei demoni danteschi. Nel III vengono analizzate le forme e gli aspetti corporali dei diavoli, con un focus particolare sui tre volti di Lucifero e sulle raffigurazioni pittoriche del medesimo. Nel IV l’Autore espone la natura, gli “atti” e “portamenti” dei diavoli, oltre alla loro potestà sugli elementi e sui corpi dei dannati. Nel V capitolo si elencano le sedi dei demoni basandosi soprattutto sulla tripartizione Inferno/Aria/Purgatorio. Nel VI il Graf ragiona sulla relazioni tra i diavoli e le anime dannate residenti nell’Inferno e sulle battaglie tra i primi e gli angeli in sede di giudizio post-mortem dell’anima. Infine, nel VII capitolo vengono messe in luce le caratteristiche più “comiche” dei diavoli infernali, con un particolare focus sul loro “riso”.
ARTURO GRAF
Arturo Graf (Atene, 19 gennaio 1848 – Torino, 31 maggio 1913) è stato un poeta, aforista e critico letterario italiano. Nel 1883 ha fondato, insieme a R. Renier e F. Novati, il Giornale storico della letteratura italiana, alla cui direzione rimase dieci anni e su cui, tra le altre cose, venne originariamente pubblicato il testo da noi edito in questa sede. Le sue opere principali di saggistica coprono il periodo degli ultimi due decenni del secolo: da Prometeo nella poesia (1880) a Roma nella memoria e nelle immaginazioni del Medio Evo (1882-83), da Il diavolo (1889) a Miti, leggende e superstizioni del Medio Evo (1892-93, in due volumi), ai quali seguì la pubblicazione del suo unico romanzo, Il riscatto (1901).