28,00 

AXS001

Equinozio di Primavera MMXXII (21 marzo 2022)

COLLANA «HÈSPEROS – Tradizioni & Miti Europei»

384 pp. (360 + XXIV)

240x170x28 mm

ISBN: 978-88-946486-1-4

Copertina: Karl Wilhelm Diefenbach, Erscheinung, circa 1890

Ex libris (frontespizio): Zach Meyer, Light of Apollo, 2021

Ex libris (II): Valentin Lefebvre & Antonio Bosio,
per Poesie liriche di Francesco Alfonso Donnoli, 1669

Esaurito

COD: AXS001 Categoria:

Descrizione

A B S T R A C T

Quale ruolo storico, quale visione del mondo e concezione del cosmo ebbero coloro che gli auctores classici definirono «iatromanti», sciamani ed estatici adepti del dio iperboreo Apollo, maestro della coincidentia oppositorum e ispiratore della «follia divina» e dell’arte della mantica? Perché nell’imponente affresco della Cappella Sistina raffigurante il Giudizio Universale Michelangelo dipinse, nel volto del Cristo-Giudice, i lineamenti dell’antico dio ellenico della Luce e della Profezia che San Giovanni Evangelista nel Libro dell’Apocalisse definì l’«Angelo dell’Abisso»? E infine cosa c’entra la Fine dei Tempi con la IV Egloga di Virgilio, gli «Oracoli Sibillini», la «Linea Sacra di San Michele» e le innumerevoli leggende sulle «Isole Beate» poste agli estremi confini settentrionali e occidentali del mondo, come l’Iperborea apollinea, l’Ogigia dove il dio Saturno aspetta in uno stato di vita-nella-morte il ritorno dell’Età dell’Oro di cui è sovrano, le Esperidi e l’invisibile Avalon, l’«Isola delle Mele» dove si sono occultati i Tuatha dé Danann, la stirpe divina e «splendente» di cui parla la tradizione celtica?


M A R C O  .  M A C U L O T T I

Nato a Cremona il 14 luglio 1988. Fondatore e direttore editoriale di «AXIS MUNDI», rivista di storia delle religioni, antropologia del sacro, studî tradizionali, folklore, esoterismo e letteratura del fantastico (edizione digitale online dal dicembre 2015) e della neonata casa editrice «Axis Mundi Edizioni» per la quale nell’agosto 2021 ha dato alle stampe il primo albo cartaceo di «AXIS MUNDI», interamente dedicato al filone letterario e cinematografico cosiddetto folk horror, di cui ha firmato nove saggi e un dossier cinematografico. Nel febbraio 2021 Mimesis Edizioni ha pubblicato il suo primo saggio lungo, «Carcosa svelata. Appunti per una lettura esoterica di True Detective», opera che ha riscontrato un’unanime attenzione di critica e pubblico. Negli ultimi anni si è concentrato in modo particolare sull’opera dello scrittore gallese Arthur Machen, sulla quale ha redatto sette saggi / articoli / prefazioni editi da varie case editrici in pubblicazioni collettanee e riviste.


R E C E N S I O N I

« Apollo è potuto nascere solo nell’oscurità più densa, in quel buio che precede l’alba […] Si rivela solo ed esclusivamente in situazioni notturne […] simbolicamente […] infrauterine». Per questo, gli altri centri sacri ascrivibili al dio della Luce sono collocati su “abissi”, su “bocche infernali”, come quelli dedicati a San Michele, allineati sulla “Linea Sacra Michelita”. Lungo tale linea si trova l’isola di Patmos, inabissata e fatta sorgere a nuova vita, stando al mito, da Apollo e da Artemide […]. L’isola atemporale corrisponde alla Sacra Terra polare, di cui narrano i miti iperborei e la tradizione graalica del Regno di Avalon (su questi aspetti, Maculotti intrattiene a lungo e con argomenti persuasivi il lettore). A Patmos, san Giovanni Evangelista scrisse il “Libro della Rivelazione”. La liturgia cristiana sostiene che Giovanni avrebbe ricevuto la rivelazione dell’Apocalisse dall’Arcangelo Michele, una sorta di “doppio cristianizzato” di Apollo, a dire dell’autore. Tali coincidenze fanno pensare a una possibile continuità tra la mantica apollinea e quella apocalittica. In ogni caso Apollo, a dire di Maculotti è dio che annulla la distanza tra Terra e Cielo, almeno in quanti si lascino colpire: «dalla sua freccia e sappia(no) intendere l’Armonia cosmica insita nelle sette note ansimate dalla sua lira, facendo nascere nell’intimo abissale […] la capacità profetica». Per noi che riteniamo che il principio si dia solo nei molti, che pensiamo la physis in termini sacrali, la parte più rilevante di questo studio va individuata nella demistificazione di Apollo quale dio solare. La sua duplicità rinvia, al contrario, all’arché quale coincidentia oppositorum, in cui si danno in uno maschile e femminile. »

GIOVANNI SESSA
«IL BORGHESE», «BARBADILLO», «CENTRO STUDI LA RUNA»
17 gennaio 2023

« Il primo paperback delle edizioni Axis Mundi scritto e curato dall’iperboreo Marco Maculotti riprende il cuore delle ricerche di Maculotti. Il dio Apollo e la stirpe degli Iperborei, il Kali Yuga e l’Età dell’Oro, l’esilio e il ritorno di Crono-Saturno e del Re del Mondo, i cicli cosmici e le Terre Celesti, le vie iniziatiche e sciamaniche greche, romane, norrene, celtiche, per citarne solo alcune. Libro imprescindibile forgiato da anni di esperienze e studi! »

ALESSANDRO MAZZI
https://www.instagram.com/alessandro.mazzi0/
4 febbraio 2023

« MARCO MACULOTTI è un giovane saggista, studioso e ricercatore di tematiche inerenti all’esoterismo, al folklore, alla storia delle religioni. in breve, egli è un profondo indagatore di tutto ciò che ha un legame concreto con il sacro e la sacralità nella loro valenza più autentica, genuina, tradizionale, argomenti a cui ha consacrato, peraltro, una importante rivista (digitale e cartacea), AXIS MUNDI. delle sue grandi capacità di studioso Maculotti ha dato prova incontestabile in diversi saggi brevi, nonché nel volume CARCOSA SVELATA. APPUNTI PER UNA LETTURA ESOTERICA DI “TRUE DETECTIVE” (Mimesis, 2021). Con L’ANGELO DELL’ABISSO. APOLLO, AVALON, IL MITO POLARE E L’APOCALISSE (Axis Mundi Edizioni, 2022) il nostro autore, avvalendosi di una vasta messe di fonti antiche e moderne, esplora sapientemente l’antico archetipo solare apollineo e le sue plurisecolari epifanie in varie civiltà (dai greci ai babilonesi, dai celti al cristianesimo, etc), mostrando efficacemente come esso, malgrado le mascherature “sovrastrutturali” (apparentemente divergenti dalle originali) con cui viene presentato in taluni ambiti socio-culturali, sia sempre la medesima e unica potenza archetipica che “possiede i suoi adepti”, sciamani ed estatici di ogni tempo, ossia quel fuoco cosmico che illumina e/o distrugge per purificare. a riguardo, scrive Maculotti: “è palese infatti come tutte le figure divine (apollinee) che abbiamo elencato, siano insignite esplicitamente, nelle rispettive tradizioni religiose, del compito fatale di consumare e purificare il mondo ormai al capolinea con il fuoco e la spada, per far sì che sotto le sue ceneri l’erba possa rinascere vergine (topos della cosiddetta ‘natura pacificata’), e con essa l’umanità e il cosmo tutto” (p. 302). Per concludere, il testo in oggetto costituisce a mio avviso un importante ed ulteriore passo in avanti verso una seria comprensione delle origini della civiltà umana, dell’universo e, soprattutto, delle forze in gioco in essi. alla luce di tutto questo, non posso, pertanto, che raccomandarne caldamente la lettura. »

GIULIO VERGA (alias Gaetano Lo Monaco)
«ARCANA ARCANISSIMA»
1 novembre 2022

« Per certi libri, parlare di semplice lettura è riduttivo. Alcuni testi posso essere più avvincenti di altri, ci offrono un coinvolgimento superiore, possono trasmetterci informazioni rilevanti, ma pochi si trasformano in vera esperienza di apprendimento, in trasmissione di sapere nel senso più completo del termine. Sono libri che alla componente razionale ne aggiungono una puramente emozionale: lo stupore della scoperta. Questo si verifica in rari casi, ma quando accade è inevitabile constatare che alla base di tutto si trova l’anima stessa dell’autore, che nella sua opera riversa non solo nozioni, ma amore per ciò che descrive, non semplici esposizioni di congetture ma il gusto per la ricerca e lo stupore del ritrovamento. In questi casi, emerge tutta la dedizione e l’energia che un autore riversa nel proprio lavoro. Energia che riverbera sul lettore. Ancor più raro è trovare siffatto libro in un ambito, quello dell’antropologia e storia delle religioni, che spesso produce tanto interessanti quanto iper-accademici trattati capaci di raffreddare anche il più motivato dei lettori. Ebbene, il raro avvenimento ha preso forma col recente “L’ANGELO DELL’ABISSO. APOLLO, AVALON, IL MITO POLARE E L’APOCALISSE” (edizioni Axis Mundi, 2022), lungo viaggio tra le epifanie di una divinità multiforme, Apollo, che si rivela ben distante dalle categorie statiche con cui, a colpi di nozionismo scolastico, l’abbiamo sempre conosciuto. Audace autore è il ricercatore e scrittore MARCO MACULOTTI, classe 1988, già ampiamente noto per la sua pagina web Axis Mundi, affascinante calderone ribollente di originali studi in tema di antropologia del sacro, storia delle religioni, simbologia ed esoterismo, che da poco tempo dà anche il nome ad una nuova realtà editoriale di cui quest’opera è uno dei primi frutti, unitamente a periodiche, intriganti monografie. In “L’Angelo dell’Abisso” Maculotti, che nonostante la giovane età dimostra una non comune dimestichezza con tematiche decisamente complesse, ci conduce agilmente attraverso tempi, luoghi e popoli, affrontando vicende sospese nel tempo mitico e offrendo punti di vista originali, fin dall’inizio dell’opera. Quanti di noi, tra quelli che almeno per un periodo nella vita hanno studiato filosofia, si sono immaginati quegli antichi sapienti quali austeri, barbuti dispensatori di massime, rimarranno basiti allo scoprire che alcuni di essi erano noti come iatromanti (veggenti-guaritori), sorta di antichi e potenti sciamani dai poteri straordinari… Ci sarebbe da chiedersi quale impatto avrebbero sugli studenti, se descritti sotto questo aspetto. Proprio da queste figure, strettamente legate ad Apollo, prende le mosse l’approfondita indagine dell’autore che, a partire dal solco tracciato dall’inarrivabile Giorgio Colli, il quale proprio al Dio che presiede agli oracoli dedicò pagine rivelatorie, prende in esame le innumerevoli manifestazioni di divinità – in particolar modo in area europea – che in qualche modo ne ripropongono non solo i tratti, ma anche ne riprendono dettagli e contesti. Di fronte al lettore si crea così una fittissima rete di interconnessioni simboliche, semantiche e linguistiche fatte di richiami fra tradizioni spesso molto distanti tra loro, dall’Oriente all’estremo Nord europeo, che restituiscono un ritratto assai più articolato del dio Apollo. Non più, o – meglio – non tanto divinità puramente solare, quanto potenza che concentra in sé gli opposti, un dio polare che porta in sé luce e oscurità, trasfigurazione di quell’alchemica “coincidentia oppositorum” che rivela due principi uniti e contrapposti in ogni ente. […] Sole e oscurità, vita e distruzione in eterno alternarsi secondo i cicli naturali, ai quali più volte Apollo è associato. Un Dio i cui principi permeano la stessa Sapienza. Giorgio Colli – ispiratore tutt’altro che occulto di quest’opera – utilizzò il termine “sapienza” per definire il corpus filosofico presocratico, e proprio introducendo il suo basilare “La sapienza greca” ci ricorda che “…Apollo è il dio della sapienza, in modo esplicito e pacifico. Difatti il conoscere tutto, […] spetta soltanto alla divinazione, nella sfera arcaica, e quest’arte è concessa da Apollo”. Ecco il motivo per cui la connotazione di “iatromante” attribuita a numerosi presocratici assume un significato che va ben oltre la superstizione religiosa, e si connette strettamente col concetto stesso di Sapienza attraverso l’esperienza della veggenza. Forse non è un caso che il suo nome riemerga proprio […] nell’Apocalisse, libro che dalla veggenza di origine divina prende la sua essenza. Da questo principio si muove il lavoro di Maculotti, grazie al quale scopriamo che Apollo, il dio che presiede agli oracoli, si manifesta nelle principali culture del mondo antico – greca, orientale, celtica, germanica, romana… – attraverso trasfigurazioni non sempre evidenti ma chiaramente connotate, fino a costituire un vero e proprio archetipo indoeuropeo. Leggere “L’Angelo dell’Abisso”, cogliere quel sottile filo che collega terre diafane, isole ammantate di mistero, divinità che nella loro potenza e nei loro contrasti manifestano le dinamiche e i principi della vita stessa, è un’esperienza che ricorda da vicino un’altra lettura fondamentale, quel “Il Mulino di Amleto” di Giorgio De Santillana e Hertha Von Dechend che ha definitivamente modificato il modo di approcciarsi alla mitologia, uscendo dai recinti delle singole civiltà e cogliendo quei frammenti di sapienza che hanno attraversato la storia di tutta l’umanità, mantenendo inalterato il loro affascinante mistero. Oggi, con “L’Angelo dell’Abisso”, possiamo nuovamente rivivere quella vertigine. »

DARIO NOASCONE
«CIVICO20NEWS.IT»
3 dicembre 2022

« Dalle neonate AXIS MUNDI EDIZIONI, il grande MARCO MACULOTTI ci invia la sua ultima fatica: L’ANGELO DELL’ABISSO. APOLLO, AVALON, IL MITO POLARE E L’APOCALISSE. Già dal sottotitolo potete comprendere la vastità degli argomenti trattati: l’Apollo Iperboreo, Orfeo e Pitagora, l’Antro delle Ninfe, Delfi, il Druidismo, il Re Occulto, gli Oracoli Sibillini e molto altro, esposti in uno studio intenso e coinvolgente, che tocca tutte le tematiche tradizionali care all’autore, alle quali ci aveva già iniziato con il suo famoso blog, con la rivista AXIS MUNDI e con i suoi precedenti saggi. Ottimo lavoro Marco! »

FABIO TODESCHINI
LIBRERIA ESOTERICA IL SIGILLO, PADOVA
12 aprile 2022

« Caro Elle, finalmente ho trovato il tempo per scriverti e consigliarti anche io una lettura: sono reduce dall’ultima opera di MARCO MACULOTTI, un giovane autore e studioso che forse avrai già conosciuto, tramite il blog di AXIS MUNDI, o grazie alla sua opera prima intitolata CARCOSA SVELATA. In tal caso già saprai che Maculotti vanta un’autentica cultura enciclopedica per quanto riguarda il folklore, lo studio del Sacro e la Storia delle Religioni, e altrettanto saprai quanto M. adori arricchire una tesi con nuovi punti di vista, attingendo da fonti sconnesse e distanti, all’apparenza, ma sempre coerenti e curiose. Tutto questo non viene a mancare nel saggio in questione, intitolato L’ANGELO DELL’ABISSO – con riferimento ad Apollo – e che anzi, da profano quale io sono, mi ha lasciato con una quantità immensa di testi da appuntarmi grazie alle sue 300 e passa pagine di note e nozioni. Considerata la vastità del discorso, perciò, sarebbe difficile riassumerti il succo: tu sappi solo che io sono rimasto non poco stupito nell’apprendere come, al di là della mitologia greca, questo Apollo non è un essere che possa distinguersi da altre entità venerate in passato e in diverse culture quali ad esempio il Lugh celtico, il nostrano San Michele o il babilonese Marduk. Questo essere di stampo solare (ma non solo) ha infatti influenzato le nostre culture, il nostro immaginario e le nostre vite in così tanti modi da far vacillare la mente: io in primis abito un paesino che in passato è stato occupato dai celti, e che come patrono ha proprio San Michele – ma non solo: attaccato al paese ne ho un altro, che si chiama Lugo – tu guarda! – il cui etimo probabilmente risiede in quel Lugh trasmutato in Michele, nella transizione dai celti ai cristiani, e che in sintesi è proprio quell’essere che ha irradiato non solo le nostre culture, ma lo stesso libro di Marco! Ma su un tema talmente complesso e lontano dal mio sapere, onde evitare figure ridicole preferisco non aggiungere altro! Fammi sapere se lo leggerai, o se almeno ti ho incuriosito! Sono certo, nel caso, sia un’opera di cui non si possa andare che fieri! »

NICHOLAS BOSI
“LETTU(E)RE A ELLE”, ep. I
22 settembre 2022

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 17 × 2,8 × 24 cm

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