LAMEN: intervista a La Società dello Zolfo

Oggi diamo il benvenuto sulle nostre pagine ai tre membri fondatori de La Società dello Zolfo, che per l’occasione ci hanno rilasciato un’intervista sul loro nuovo progetto.

E quando tutti i fantasmi saranno svaniti,
tu vedrai quel Fuoco Sacro e senza forma,
quel Fuoco che dardeggia e fiammeggia

nelle profondità ascose dell’Universo;
e udrai la Voce del Fuoco.

Oggi diamo il benvenuto sulle nostre pagine ai tre membri fondatori de La Società dello Zolfo, che per l’occasione ci hanno rilasciato un’intervista sul loro nuovo progetto.

Quando è nata l’idea di creare un’accademia di magia e perché?

In realtà è un’idea che ha preso corpo molto lentamente in modo non intenzionale. Spesso negli anni, in particolare dopo conferenze o corsi in cui ospitavamo degli operativi, che discutevano di tematiche legate alla pratica magica, capitava di ricevere molte mail e messaggi privati in cui le persone chiedevano a chi rivolgersi o quali libri leggere per approfondire. 

Ovviamente, rimandavamo al relatore stesso ma in molti casi questo era reso difficoltoso da alcuni fattori, quali per esempio il fatto che il relatore abitasse e operasse all’estero oppure non accettasse allievi. A questo, dobbiamo aggiungere, molte testimonianze di persone che confidandosi con noi ci riferivano esperienze negative legate a personalità e organizzazioni più o meno note. Quindi, dopo circa otto anni, siamo stati persuasi a strutturare un vero e proprio percorso introduttivo all’operatività magica, combinando le conoscenze acquisite da ognuno di noi nel proprio campo di ricerca e pratica individuale e integrando il tutto con lezioni di alcuni tra i maggiori conoscitori della materia sia a livello nazionale che internazionale.


Proprio riguardo i docenti presenti, vedo nomi molto famosi e conosciuti. In che modo sono stati coinvolti e hanno sposato il progetto?

Abbiamo avuto la grande fortuna e il grande onore di poter collaborare direttamente con loro e di conoscerli personalmente, con tutti abbiamo avvertito immediatamente una forte sintonia, in particolare su ciò che intendevamo con il termine magia e sulle caratteristiche che l’operatività magica dovrebbe conservare.

Stephen Skinner, Sebastiano Fusco e Claudio Bonvecchio in particolare hanno partecipato dal vivo a Parma all’“Occult Convention”, il nostro appuntamento annuale con tutti coloro che seguono le nostre attività, dimostrandosi nonostante la grande erudizione ed esperienza, estremamente disponibili al dialogo e al confronto. David Rankine ha partecipato ad alcune nostre iniziative online e sin da subito abbiamo riconosciuto in lui il fuoco della passione e una grande comunione di vedute. Siamo consapevoli quanto non sia comune il loro insegnamento diretto, in particolare in Italia, e siamo davvero molto grati nei loro confronti.  


Come si sviluppa il percorso all’interno dell’accademia e come si svolge la parte dal vivo?

Abbiamo predisposto delle lezioni online di circa due ore ognuna in cui i discenti potranno rapportarsi direttamente con gli insegnanti, incoraggiamo l’interazione e il confronto, non ci interessa fornire nozioni fini a sé stesse ma far comprendere i meccanismi e le dinamiche alla base della teoria e della pratica. Ogni lezione avrà una parte operativa a seconda dell’argomento specifico, dalle tecniche meditative alla gestualità cerimoniale sino alla realizzazione di componenti rituali, per citarne alcune.

Il laboratorio dal vivo, sarà un momento estremamente importante del percorso, durerà due giorni, sabato e domenica, e permetterà di chiarire tutti i possibili dubbi sorti durante la parte online, sarà un’opportunità per verificare l’apprendimento dei partecipanti, correggere eventuali errori e approfondire maggiormente tutto quanto è stato trattato durante il corso.

Il primo livello abbiamo scelto un bellissimo agriturismo immerso nella natura a nostro esclusivo uso, mentre nel secondo abbiamo optato per una illustre dimora storica in stile art noveau come omaggio ai movimenti magici dei primi anni del Novecento.

Questo corso è aperto a tutti?

Sì, il corso non richiede esperienze o studi pregressi poiché è stato pensato sia per chi si avvicina alla materia per la prima volta sia per chi, pur avendo conoscenze specifiche, voglia approfondire certi aspetti oppure confrontarsi con un approccio differente dal proprio. Cominceremo dalle basi e manterremo un tenore nella spiegazione tale per cui tutti possano capire chiaramente i principi e le dinamiche che vogliamo trasmettere.


Ho notato che vi saranno degli appuntamenti individuali specifici per conoscere e valutare le potenzialità di ogni partecipante in ambito magico. Come si svolgeranno?

Abbiamo deciso di includere questo aspetto perché in realtà è un momento fondamentale in ogni sentiero tradizionale. In tutte le tradizioni a cui mi sono approcciato, il momento in cui il discepolo, l’allievo in questo caso specifico, partecipa a una divinazione per comprendere a quali poteri o sentieri è più propenso, è di grande aiuto per lo sviluppo armonioso delle proprie potenzialità. 

Mattia Mazzeo si occuperà di elaborare una prima lettura del tema natale del partecipante incentrata nello specifico sulla tematica delle capacità magiche e occulte dell’allievo, in modo da capire i punti di forza e di debolezza. Prima dell’inizio del secondo livello si svolgerà un incontro dal vivo in cui Simone Vannini tramite una pratica rituale allenterà possibili interferenze o ostacoli nel cammino, al termine della cerimonia Dorian Bones effettuerà una divinazione per verificare i cambiamenti occorsi durante l’anno e rimodulare gli obiettivi dell’allievo.

Mi sembra che questo sia il primo corso in cui sarete presenti tutti e tre voi membri fondatori de “La Società dello Zolfo”. Come vi siete divisi le attività tra te, Dorian e Mattia?

La divisione delle tematiche è avvenuta in maniera molto naturale e spontanea, sulla base degli studi e delle esperienze specifiche che ognuno di noi ha maturato e degli insegnamenti ricevuti in tanti anni di ricerca e addestramento. In questi anni Mattia ha approfondito lo studio dell’astrologia e in particolare, la materia ancora poco conosciuta in Italia, della magia astrologica applicata ai talismani e alle influenze planetarie. Dorian da sempre grande estimatore dei grimoire si è dedicato alla parte più cerimoniale, sfruttando inoltre la sua grande conoscenza dell’erboristeria magica. Personalmente ho curato la parte legata alla Kabbalah, valorizzando il retaggio ebraico da cui nasce, integrandolo all’operatività propria della rielaborazione postuma operata dagli ordini magici occidentali a partire da fine 1800 sino ai giorni nostri.

Perché pensate possa essere importante questo progetto nel panorama esoterico italiano?

L’intera opera di divulgazione culturale intrapresa da “La Società dello Zolfo” è nata per cercare di fornire un orientamento, a quanti fossero interessati ad approcciare l’esoterismo, senza un fine di proselitismo nei confronti di una filosofia o tradizione specifica. Per questo abbiamo sempre affrontato tematiche molto differenti tra di loro, cercando di interpellare un elevato numero di ricercatori provenienti da ambienti differenti. Questa attitudine si riflette anche in Lamen, accademia di arti magiche tradizionali, chi non è interessato ad aderire a un ordine oppure chi prima di compiere una scelta del genere, sente il bisogno di costruire una propria base personale, troverà in questo corso la possibilità di apprendere una serie di principi e tecniche operative in grado di fornire delle solide fondamenta.  


Mi sembra di capire, dal tipo di operatività e studi, che Dorian si occuperà in particolar modo dei paramenti e dell’erboristeria magica. Come si svolgerà questo nella pratica?

Per quanto riguarda la parte della gestualità, delle forme e delle posizioni da compiere durante le cerimonie, verrà fornito agli studenti una registrazione video dove verrà mostrato passo dopo passo come eseguire correttamente tali gesti. Durante la lezione verranno poi commentate e spiegate le diverse forme e lo stesso si farà per quanto riguarda la parte legata alla costruzione del cerchio e del bando del pentagramma. Gli studenti dovranno poi esercitarsi a casa prima del laboratorio dal vivo, dove le posture verranno corrette per garantire un’esecuzione perfetta. Per quanto riguarda la parte dedicata all’erboristeria magica, verranno trattate alcune delle principali erbe, con le loro funzioni e i loro utilizzi. In questo caso la parte pratica verrà affrontata durante la lezione online, agli studenti sarà infatti richiesto di procurarsi i materiali occorrenti.


Mattia: tu ti occupi principalmente di astrologia e magia astrologica, quale pensi che sia l’apporto di queste due discipline alla magia cerimoniale?

La magia astrologica come ha già detto Simone non è più di quel tanto conosciuta in Italia, specialmente quando si parla di magia talismanica, che è probabilmente la derivazione più completa e affascinante di quest’arte. Integrare la conoscenza delle sfere planetarie, il loro profondo legame con la magia naturale, così come con la Kabbalah, darà agli studenti la possibilità di operare da un punto di vista rituale con maggiore consapevolezza ed una conoscenza trasversale degli elementi che compongo la magia cerimoniale. 

Inoltre credo che la magia planetaria sia un punto di partenza operativo piuttosto accessibile anche per coloro che non hanno esperienza in campo magico, dando la possibilità di entrare a contatto diretto con energie ben distinte tra loro, quelle stesse energie che caratterizzano in modo unico ogni singolo essere umano. Quindi prendere contatto con l’astrologia e la magia astrologica arricchisce moltissimo la pratica del mago, avvicinandolo alla conoscenza delle leggi visibili e invisibili che governano questo mondo e tutto ciò che ne fa parte.


Simone: spesso si parla di cabala associandola a una visione religiosa e principalmente mistica, come credi si possa declinare invece in ambito magico?

Le origini stesse della Kabbalah sono dibattute, Scholem nelle sue ricerche identifica varie possibili fasi storiche e riferimenti mitologici di nascita e rinnovamento della tradizione. Seppur nessuna religione ama contemplare all’interno della propria dottrina in modo palese l’attitudine magica, credo che quest’ultima, se intesa come la capacità di far dialogare il tangibile e l’intangibile per il conseguimento di uno scopo determinato, sia ben presente in gran parte della dottrina originaria e si sia ben prestata per una rielaborazione coerente allo spirito che animava le correnti magiche occidentali di inizio Novecento. Tuttora penso che lo studio della struttura dell’albero della vita, nell’ottica di una sorta di mappa geografica metafisica, sia elemento fondamentale per comprendere l’universo occulto, i suoi abitanti e il miglior modo di agire in un simile contesto.

Ovviamente l’eredità della Kabbalah ebraica non si esaurisce qui, la ritroviamo per esempio nel grande potere e carisma dei salmi o nel valore dell’uso delle lettere, sia a livello materiale nei talismani che a livello più sottile nella vocalizzazione, solo per citare alcune forme.

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