VIDEO-DIRETTA: La Principessa e il Drago. Dinamiche dell’immaginario e violenza moderna, con Emanuela Chiavarelli

ABSTRACT

Da sempre il patrimonio delle memorie collettive si ripropone inconsciamente per orientare l’umanitΓ , soprattutto nelle crisi epocali. In una fase liminale, in cui la dimensione virtuale sta prendendo progressivamente il posto della realtΓ  e la corsa al futuro implica, per la β€œlegge degli opposti”, l’attrazione verso un passato ancestrale, come confermano le mode β€œprimitivistiche” dei piercing e dei tatuaggi, l’irruzione del Drago – quell’ambiguo, atavico emblema delle forze inconsce, l’Uroboro ben noto alla psicoanalisi – puΓ² risultare incontrollabile se non se ne comprendono le originarie motivazioni e le ambivalenze simboliche, se, soprattutto, non si interviene concretamente per evitare che la violenza e il senso di morte prevalgano sulla vita, unico, autentico β€œvalore” antropologico. Un’educazione priva di modelli coerenti favorisce inevitabilmente il caos emotivo. La crisi epocale che stiamo attraversando dopo il transito del III Millennio, per le situazioni paradossali dovute alla coesistenza di riferimenti conflittuali e addirittura opposti, che favoriscono un apprendimento β€œa doppio vincolo”, sembra riproporre il dramma delle origini, allorchΓ©, nel Giardino dell’Eden, il drago guardiano che avrebbe dovuto tutelare i pomi del Melo Cosmico, contrappose al divino divieto – β€œse ne mangerete morrete” – l’esortazione a trasgredire l’ordine per β€œdiventare come dΓ¨i”. Ma l’avvenuta caduta che attiverΓ  il divenire insieme al dualismo tipico della logica e delle Origini della Coscienza, si rivelerΓ  altrettanto drammatica per l’UmanitΓ . Divenuto consapevole della propria egoicitΓ , l’individuo recepirΓ  come unica certezza l’inevitabilitΓ  della morte. SarΓ  questo terrore incombente – definito β€œterrificante interno” dagli psicoanalisti – ad attivare, nell’instabilitΓ  della crisi odierna, la violenza verso quei β€œcapri espiatori” su cui, nel gioco mistificatorio delle dinamiche inconsce, viene proiettata la colpa del proprio disagio insieme allo stesso senso di morte invece che rintracciarne le motivazioni nella propria interioritΓ . L’irrompere inconsapevole dei riferimenti arcaici si palesa in certi comportamenti giovanili apparentemente inspiegabili. I gesti di violenza immotivata, le aggressioni di gruppo verso i piΓΉ deboli ricordano, ad esempio, i β€œriti di inversione” e le trasgressioni rituali celebrate nelle fasi critiche come sortilegi magico-analogici finalizzati a riportare l’ordine tramite il β€œrovesciamento” delle norme consuete. Ma gli atti di violenza riferiti alla sacralitΓ  che caratterizzava le fasi di crescita sotto il controllo socio-religioso non possono che risultare, oggi, drammaticamente insulsi ed effimeri perchΓ©, smarritasene la sacralitΓ  e il senso profondamente significativo, finiscono per ripetersi in un folle crescendo tragicamente distruttivo.

EMANUELA CHIAVARELLI

Studiosa del sacro, Emanuela Chiavarelli ricerca nelle attestazioni dei riti, dei miti, delle fiabe, delle tradizioni popolari il retaggio di eventi realmente accaduti che ispirarono i cerimoniali, i Misteri e la religiositΓ  dei diversi popoli. Autrice di saggi antropologici, come “Sulle tracce della scarpina perduta” (Roma, Il Calamaio 2005-6), o “Il dio Asino: il mistero di un’antica divinitΓ ” (Roma, Tiellemedia 2006), ha pubblicato per Bulzoni “Diana, Arlecchino e gli spiriti volanti. Dallo sciamanismo alla β€œcaccia selvaggia” (2007); “Intarsi: momenti di Antropologia” (2009); “La maschera e il Graal. Indagine sull’archetipo della Β«coppaΒ»” (2012) e “Il mistero del labirinto: alla ricerca della Β«parola perdutaΒ»” (2016). Ha scritto tre saggi insieme a Luigi Pellini, due pubblicati per ASEQ – “Arlecchino: dio, demone e re. Origini sciamaniche di un culto arcaico” (2016), “L’albero, la grotta, i santuari. Sulle tracce della religione delle stelle” (2022) – e uno, “Dee e cavalli nei riti misterici del calendario” (2019), per Edizioni della Vita Nova. Scrive e ha scritto per le riviste β€œTema”, β€œPsicoanalisi Forense”, β€œPsicoanalisi corporea”, β€œStudi sull’Oriente Cristiano” e β€œArthos”. Ha collaborato con la Cattedra di Antropologia Culturale presso la FacoltΓ  di Scienze Politiche dell’UniversitΓ  degli Studi di Roma, La Sapienza.

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