In “Etidorhpa” di John Uri Lloyd è condensato il passaggio dall’Ottocento materialistico al Novecento quantistico, ambiguo e relativista, all’insegna del principio d’indeterminazione di Heisenberg: un secolo in cui il fantastico risorge nel cuore di quella stessa scienza che aveva creduto ingenuamente di esorcizzarlo.
Critica su base tradizionale alle cosiddette ipotesi degli “Antichi Astronauti” e della “Genesi Aliena”, sdoganate negli ultimi decenni dal ‘sumerologo’ azero Zecharia Sitchin e dai suoi sempre più numerosi epigoni.