Una foresta di simboli: Baudelaire, Joseph de Maistre e la Sophia Perennis

La teoria delle corrispondenze di Baudelaire, nella sua formulazione, deve molto più a Maistre che a Swedenborg. Quando Baudelaire vede il mondo come «una foresta di simboli», ci introduce al metodo maistriano di mettere in relazione il visibile con l’invisibile.

Nietzsche letto da René Girard: il sacrificio, la violenza e il sacro

Un confronto tra «sapienza sacrificale arcaica» e «demistificazione giudaico-cristiana» nella Genealogia della morale di Nietzsche alla luce della lettura di René Girard, incentrata sulla supposta sacralità originaria del cosiddetto «meccanismo vittimario» nelle società arcaiche.

Video-diretta: H.P. Lovecraft: vita e morte di un gentiluomo, con Riccardo Rosati

Dopodomani sera giovedì 20 aprile presenteremo sul nostro canale YouTube Vita (e morte) di un gentiluomo: infanzia, gioventù, e ultimi giorni di Howard Phillips Lovecraft (La Torre editrice 2022). Nostro ospite sarà Riccardo Rosati, traduttore dell’edizione italiana. Appuntamento alle 21:30.

“Magia d’amore, magia nera” (Alexandra David-Néel)

Grazie alla gentile concessione dei tipi di Venexia editrice pubblichiamo in questa sede, dopo la diretta di ieri sera, il quarto capitolo del romanzo di Alexandra David-Neél Magia d’amore, magia nera.

“Yoga” di Emmanuel Carrère: medito, dunque sono

Il romanzo di Emmanuel Carrère è un delirante viaggio nel suo abisso interiore che ognuno di noi può riconoscere e compatire. Ma è anche un gioioso vibrante invito ad accettare la vita, a osservarla nella sua interezza, così come si osserva il proprio pensiero mentre si medita. Ogni giorno seduti, immobili, in silenzio. 

Kenneth Anger, la “Babilonia hollywoodiana” e la fine del “sogno aquariano”

Sugli intricati rapporti tra il regista statunitense Kenneth Anger, autore dei due tomi Hollywood Babylon e di corti come Invocation for My Demon Brother e Lucifer Rising, la Thelema di Aleister Crowley, la Family di Charles Manson, il compositore di colonne sonore Bobby Beausoleil e il famigerato concerto gratuito dei Rolling Stones ad Alamont, che alla fine degli anni ’60 avrebbe decretato la fine del “sogno aquariano” della controcultura hippie a stelle e strisce.

OGNI ANIMA È UNA STELLA — 2) Mircea Eliade

Bentrovati al secondo appuntamento della rubrica astrologica “Ogni anima è una stella”. Dopo aver analizzato nel primo articolo di questo ciclo il tema natale di Gustav Meyrink possiamo passare a un tema natale altrettanto suggestivo: nato il 13 marzo 1907 a Bucharest, Mircea Eliade fu uno dei più importanti autori del pensiero tradizionale del secolo scorso. In questa sede parleremo del suo tema natale in relazione alla sua biografia e al suo pensiero.

L’isola dei morti: dalle visioni di Böcklin al romanzo di Fabrizio Valenza

L’isola dei morti del pittore simbolista elvetico Arnold Böcklin, in tutte le sue versioni, ha ossessionato generazioni di studiosi e non solo. Il romanzo omonimo di Fabrizio Valenza ne richiama le oscure suggestioni incrociandole alle opprimenti atmosfere tipiche della letteratura lovecraftiana.

Edgar Allan Poe profetico: il “Gordon Pym” e le sincronicità

Edgar Allan Poe fu un profetico maestro di macabri colpi di scena. Ma la cosa più inquietante è il romanzo che scrisse sul naufragio di una nave, The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket, in cui evocò lo stesso nome di un uomo che 50 anni più tardi nella vita reale sarebbe naufragato e, esattamente come descritto nel libro, sarebbe stato mangiato dai suoi compagni di viaggio.

Compiere l’Opera: una peregrinazione nella Cappella Sansevero, a Napoli

Visitare il tempio concepito dal principe Raimondo di Sangro significa prendere parte a una grande storia collettiva, diramata tra meraviglie artistiche e simboli iniziatici. Seppur da spettatori, è un’esperienza che andrebbe fatta almeno due volte nella vita.

OGNI ANIMA È UNA STELLA — 1) Gustav Meyrink

Con questo articolo inauguriamo una nuova rubrica, “OGNI ANIMA È UNA STELLA”. L’obiettivo che ci prefiggiamo con questo progetto è quello di indagare, articolo dopo articolo, gli uomini e gli dèi che essi hanno incarnato, attraverso l’indagine della loro storia e del loro tema natale, con i mezzi dell’Astrologia archetipica e tradizionale.

In questo primo appuntamento, il tema natale di Gustav Meyrink — nato a Vienna il 19 gennaio del 1868 — ci permette di osservare le potenze che lo animavano, i simboli che si celavano in ogni sua opera, e attraverso questi tentare una sintesi suggestiva della sua storia, da uomo e iniziato.

“The Pickman’s Model” di H.P. Lovecraft: dissezione di un artista da incubo

Un’analisi del sostrato simbolico — dalla catabasi in una Boston sotterranea realmente esistente al folklore preislamico dei Ghoul — del celebre racconto di Howard Phillips Lovecraft Il modello di Pickman (1926), recentemente riadattato in uno degli episodi della serie tv Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities (2022), diretto dal regista Keith Thomas.

Il cavaliere senza testa. Washington Irving, il volto tenebroso dell’America

Washington Irving conosce il valore dell’oralità quale mezzo privilegiato per conservare e tramandare la memoria; le sue novelle hanno l’andamento rapsodico, la polifonica sonorità tipici del parlato e lo scrittore affida proprio ad improvvisati cantastorie il compito di riannodare i fili dispersi di un’identità culturale condivisa, tessendo, tra una sponda e l’altra dell’Atlantico, l’ordito e la trama di un idem sentire attraverso i loro racconti, in una fittissima rete di richiami e citazioni.

30 anni di “Bram Stoker’s Dracula”

Il monumentale film di Francis Ford Coppola dedicato alla celeberrima figura del Conte, uscito nelle sale ormai trent’anni fa, riuscì a spaventare ed emozionare le platee di tutto il mondo, grazie alla suo stile potentemente visionario e all’intensità di attori come Gary Oldman e Anthony Hopkins nei ruoli principali. Ma oltre all’innegabile originalità con cui viene rielaborato il “mito” di Dracula, il film rispettò davvero una fedeltà al romanzo, come prometteva il titolo? E quanti particolari riferimenti, allusioni e influenze si possono rintracciare nelle scene di questo horror ancora oggi affascinante e complesso?