Grazie alla gentile concessione dei tipi di Venexia editrice pubblichiamo in questa sede, dopo la diretta di ieri sera, il quarto capitolo del romanzo di Alexandra David-Neél Magia d’amore, magia nera.
Il romanzo di Emmanuel Carrère è un delirante viaggio nel suo abisso interiore che ognuno di noi può riconoscere e compatire. Ma è anche un gioioso vibrante invito ad accettare la vita, a osservarla nella sua interezza, così come si osserva il proprio pensiero mentre si medita. Ogni giorno seduti, immobili, in silenzio.
L’isola dei morti del pittore simbolista elvetico Arnold Böcklin, in tutte le sue versioni, ha ossessionato generazioni di studiosi e non solo. Il romanzo omonimo di Fabrizio Valenza ne richiama le oscure suggestioni incrociandole alle opprimenti atmosfere tipiche della letteratura lovecraftiana.
Edgar Allan Poe fu un profetico maestro di macabri colpi di scena. Ma la cosa più inquietante è il romanzo che scrisse sul naufragio di una nave, The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket, in cui evocò lo stesso nome di un uomo che 50 anni più tardi nella vita reale sarebbe naufragato e, esattamente come descritto nel libro, sarebbe stato mangiato dai suoi compagni di viaggio.
Con questo articolo inauguriamo una nuova rubrica, “OGNI ANIMA È UNA STELLA”. L’obiettivo che ci prefiggiamo con questo progetto è quello di indagare, articolo dopo articolo, gli uomini e gli dèi che essi hanno incarnato, attraverso l’indagine della loro storia e del loro tema natale, con i mezzi dell’Astrologia archetipica e tradizionale.
In questo primo appuntamento, il tema natale di Gustav Meyrink — nato a Vienna il 19 gennaio del 1868 — ci permette di osservare le potenze che lo animavano, i simboli che si celavano in ogni sua opera, e attraverso questi tentare una sintesi suggestiva della sua storia, da uomo e iniziato.
Un’analisi del sostrato simbolico — dalla catabasi in una Boston sotterranea realmente esistente al folklore preislamico dei Ghoul — del celebre racconto di Howard Phillips Lovecraft Il modello di Pickman (1926), recentemente riadattato in uno degli episodi della serie tv Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities (2022), diretto dal regista Keith Thomas.
Washington Irving conosce il valore dell’oralità quale mezzo privilegiato per conservare e tramandare la memoria; le sue novelle hanno l’andamento rapsodico, la polifonica sonorità tipici del parlato e lo scrittore affida proprio ad improvvisati cantastorie il compito di riannodare i fili dispersi di un’identità culturale condivisa, tessendo, tra una sponda e l’altra dell’Atlantico, l’ordito e la trama di un idem sentire attraverso i loro racconti, in una fittissima rete di richiami e citazioni.
Il nuovo volume – Un’altra Realtà. Racconti del Mistero – curato da Pietro Guarriello ed edito da Dagon Press, presenta una selezione di misteriosi testi inediti macheniani, che permettono di approfondire alcuni aspetti caratterizzanti dello scrittore gallese.
È uscito per Dagon Press, a cura di Pietro Guarriello, un volumetto di inediti del grande scrittore gallese Arthur Machen, con nostra introduzione. Acquistabile su Amazon.
Come la lettura di The Golden Bough di sir James Frazer e di altri trattati antropologici sul rito e le origini ancestrali del patto sociale hanno ispirato il capolavoro di Francis Ford Coppola sulla guerra in Vietnam.
Pittore allucinato ed immaginifico, artista poliedrico e visionario, costretto da continui crolli nervosi a prolungati soggiorni in case di cura e ospedali psichiatrici, Mervyn Peake affida proprio alla parola scritta il compito di esorcizzare le tenebrose ossessioni che alla fine lo divoreranno. Sul tempestoso mare di un universo onirico insieme nutrito e minacciato dagli eccessi di un’insania autodistruttiva, s’inarcano le arabescate, funamboliche architetture del castello di Gormenghast, mostruosa, aggrovigliata, ciclopica concrezione delle paure incontrollabili che attanagliano l’anima dello scrittore inglese.
The Garden at 19 (1910) di Edgar Jepson, vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo, si presenta come pseudo-sequel del Grande Dio Pan di Arthur Machen, che di Jepson fu intimo amico: una novella folk-horror ambientata nella Londra edoardiana che fu apprezzata anche da Aleister Crowley, appena pubblicata in Italia da Dagon Press.
Com’è possibile concepire una forma poetica fatta di una singola, totale ed indivisibile espressione? A questa domanda cerca di dare risposta lo scaldo con un lungo viaggio che coincide con la sua stessa vita. Una volta estenuato l’Io Individuale in un maelstrom di avventure il protagonista riesce finalmente a carpire la parola, che per lui, racchiude tutto il caos nella semplicità di un’unica incisione runica: è undr che significa “meraviglia ”. Dunque, è tale “meraviglia” la pietra angolare della poetica norrena per Borges: è la capacità di stupirsi e commuoversi che riesce a sintetizzare l’apparente incoerenza del caos.
Howard Phillips Lovecraft e John Ronald Reuel Tolkien sono insieme sia figli che attivi protagonisti del XX secolo. È possibile leggere la loro opera ed attività come espressione delle aspirazioni, bisogni emotivi, ma anche delle paure e delle tensioni dell’uomo del Novecento, nonché stabilire, a ragione, delle connessioni fra esse e i movimenti dell’Irrazionalismo novecentesco che, a più livelli, caratterizzano la fuga dalla realtà del secolo scorso: dalle pseudoscienze all’antroposofia, dall’esoterismo al revival dei miti delle civiltà perdute e sommerse dal Mare, nei tempi di Atlantide e Lemuria.
Mercoledì prossimo 9 febbraio avremo il piacere e l’onore di ospitare sul nostro canale YouTube Sebastiano Fusco, che presenterà il suo saggio “Storia del Necronomicon” pubblicato nel 2007 da Venexia editrice. Diretta dalle 21:00.
Domani pomeriggio a partire dalle 17:00 saremo ospiti sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Libreria Esoterica di Milano per presentare l’albo numero 1 di AXIS MUNDI. Diretta streaming gratuita sui canali della Libreria.
Le enigmatiche finzioni di Borges, mirabile sintesi di generi apparentemente inconciliabili, hanno incuriosito decine di critici letterari, studiosi ed appassionati di letteratura fantastica.
La disperazione esistenziale di Poe, tipicamente romantica, nasce proprio da questo contrasto: voler esperire l’infinito attraverso il finito e l’assoluto per mezzo del relativo; voler bussare alle porte del mistero ed accedere al segreto dell’esistenza, senza dismettere i panni dell’indagatore razionale e del viandante che non crede esistano altre strade verso la verità, al di fuori di quelle riconoscibili dalla ragione ma che, tuttavia, avverte e intuisce che c’è qualcos’altro, forse un Dio Ignoto, per avvicinarsi al quale sarebbero necessari altri strumenti ed altri atteggiamenti mentali.
Talentuoso e tormentato outsider che viene oggi giustamente celebrato come uno dei più raffinati maestri del genere gotico, Leo Perutz, per sfuggire alle angustianti strettoie della realtà, rivolge lo sguardo al vasto campo di memorie dell’Antichità e intesse un personalissimo dialogo con le ombre dei grandi del passato, le sole capaci di lenire il suo esacerbato solipsismo.
Dietro l’universo di Dune si nasconde una realtà parallela, che affonda le sue radici nei miti, nel simbolismo e negli archetipi del nostro mondo. In questa sede andremo ad analizzare i significati nascosti nell’epopea di Frank Herbert, riportando alla luce i legami con le tradizioni esoteriche orientali e occidentali, che rendono Dune un vero e proprio romanzo iniziatico.