Sulla concezione tradizionale dell’arte figurativa e sulla sua funzione sacrale

Come affermato da storici delle religioni come Coomaraswamy, Zimmer, Eliade e da esoteristi come Guénon ed Evola, nelle società tradizionali ad ogni arte o scienza profana è sempre corrisposta una “scienza sacra”, la quale aveva «un carattere organico-qualitativo e considerante la natura come un tutto, in una gerarchia di gradi di realtà e di forme di esperienza, delle quali forme quella legata ai sensi fisici non è che una particolare». Esempi di questa concezione dell’arte si possono rinvenire nei bassorilievi dei tempi induisti, ma anche nelle rappresentazioni rupestri risalenti all’epoca dei Cromagnon.

La fine dell’età primordiale e la “Caduta dell’Uomo”

Appunti di carattere mitico-tradizionale sulla storia esoterica dell’umanità del presente Manvantara: dall’Età dell’Oro alla “Caduta”, dal “Sonno di Adamo” al “Peccato Originale”, dalla tripartizione Adamo-Eva-Lilith alla rivolta dell’Orsa contro il Cinghiale.

Patria artica o “Madre Africa”?

di Michele Ruzzai
copertina: Vsevolod Ivanov

Riassunto della conferenza svoltasi in data venerdì 24 febbraio 2017 presso Trieste.

Dopo il precedente incontro su “Le radici antiche degli Indoeuropei” del 27/1/2017 anche questo, svoltosi grazie all’organizzazione di Daniele Kirchmayer, è stato introdotto dalle utili ed interessanti note di Fabio Calabrese, che ha fornito un primo inquadramento dei temi in argomento, insistendo in particolare sul forte conformismo, ideologicamente orientato, dell’attuale ricerca preistorica. In effetti, come punto d’avvio della conferenza, si può senz’altro dire che oggi il mondo accademico, ed anche quello divulgativo rivolto ad un pubblico più vasto, sia fondato su due assunti che tendono a presentarsi come dei veri e propri “dogmi” di fede, in verità tutt’altro che dimostrati: l’evoluzionismo “ascendente” in una prospettiva biologica più generale, e l’afrocentrismo delle origini umane in quella più specificatamente riguardante la nostra specie, Homo Sapiens. Inizieremo esponendo alcuni punti di critica a questi due apriorismi concettuali e successivamente passeremo ad illustrare gli elementi più propriamente costruttivi del discorso.