Il 15 dicembre 1947 lasciava il nostro mondo Arthur Machen, tra i piΓΉ importanti autori della letteratura fantastica britannica. In suo ricordo, diamo una rilettura a uno dei suoi estratti maggiormente filosofici, il prologo del racconto The White People, scritto nel 1904.
βStregoneria e santitΓ ,β disse Ambrose, βqueste due sono le sole realtΓ . Ciascuna Γ¨ unβestasi, una fuga dalla vita comune.β
Cotgrave ascoltava, interessato. Era stato condotto da un amico in quella casa diroccata del sobborgo settentrionale della cittΓ , attraverso un vecchio giardino che conduceva alla stanza dove Ambrose il recluso sonnecchiava e sognava sopra i suoi libri.
βSΓ¬,β continuΓ², βla magia Γ¨ giustificata dai suoi stessi figli. Sono molti, io credo, quelli che si cibano di croste di pane e bevono solo acqua con una gioia infinitamente piΓΉ acuminata di quanti non si limitino allβesperienza della βpraticaβ epicurea.β
βState forse parlando dei santi?β
βSΓ¬, e dei peccatori allo stesso tempo. Penso che lei stia cadendo nel diffusissimo errore di chi confina il mondo spirituale solo nellβanimo dei supremamente buoni; ma anche i supremamente stregati o malvagi, necessariamente, ne sanno ben qualcosa. Lβuomo puramente carnale, ovvero rivolto unicamente ai propri sensi, ha la possibilitΓ di essere un grande peccatore nΓ© piΓΉ nΓ© meno di quanto possa diventare un grande santo. La maggior parte di noi uomini Γ¨ composta da creature molto confuse, indifferenti al prossimo; vaghiamo attraverso il mondo senza la benchΓ© minima speranza di comprendere il significato e il senso intrinseco delle cose, e, di conseguenza, anche la nostra tendenza alla magia e la nostra santitΓ si trovano in secondo piano, poco importanti.β
βE voi pensate che il piΓΉ grande dei peccatori, allora, possa essere un asceta, esattamente al pari di un grande santo?β
βLe grandi persone di qualsiasi genere rifuggono le copie imperfette, mentre ricercano i perfetti originali. Non ho nessun dubbio che molti dei cosiddetti santi non abbiamo in vita loro mai fatto una βbuona azioneβ (per usare parole di senso comune). E che, dβaltra parte, siano esistite persone che abbiano conosciuto le profonditΓ piΓΉ recondite del peccato, le quali al contrario non abbiano mai commesso un βatto inconsultoβ.
Per un momento uscì dalla stanza, e Cotgrave, completamente deliziato, si voltò verso il suo amico, ringraziandolo per essere stato presentato.
βΓ una persona incredibile,β disse. βIn tutta la mia vita non ho mai incontrato un lunatico di livello cosΓ¬ eccezionale.β
Ambrose tornΓ² con dellβaltro whisky e aiutΓ² come potΓ© gli altri due uomini a raggiungere la pace dei loro sensi. AbusΓ² quasi con ferocia del proprio status di astemio versando loro il seltz, mentre per sΓ© tirΓ² fuori solo un bicchiere dβacqua. Stava per riattaccare col suo monologo quando Cotgrave prese la parola β βNon riesco a tacere, abbiate pazienza,β egli disse, βi vostri paradossi sono troppo mostruosi. Un uomo puΓ² essere un grande peccatore e comunque non commettere mai alcun peccato! Suvvia!β
βState sbagliando di grosso,β disse Ambrose. βIo non faccio mai paradossi; mi piacerebbe. Ho solo detto che un uomo puΓ² apprezzare una preziosa bottiglia di RomanΓ©e Conti, e tuttavia non avere nemmeno mai messo il naso in un boccale di birra. Tutto qui, ed Γ¨ piΓΉ un assioma che un paradosso, non Γ¨ forse cosΓ¬? La vostra sorpresa alla mia asserzione Γ¨ dovuta al fatto che voi non avete ancora capito che cosβΓ¨ il peccato. Oh, sΓ¬, cβΓ¨ una sorta di connessione tra il Peccato con la lettera maiuscola, e le azioni che sono comunemente definite peccato: con lβomicidio, il furto, lβadulterio, e cosΓ¬ via. Praticamente la stessa connessione che cβΓ¨ tra la A, la B, la C e la letteratura piΓΉ fine. Ma io penso che lβequivoco β Γ¨ tutto fuorchΓ© una cosa universale β provenga in gran misura dal fatto che noi guardiamo il problema attraverso gli esempi che la societΓ ci propone. Pensiamo che un uomo che faccia del male a noi e a chi gli sta vicino debba essere necessariamente molto malvagio. E cosΓ¬ lui Γ¨, da un punto di vista sociale; ma non vi accorgete che il Male nella sua essenza non Γ¨ che una cosa solitaria, la passione di unβanima solitaria e individuale? Davvero, il comune assassino, lβomicida tout court, non Γ¨ in nessun modo un peccatore nel vero senso della parola. Egli Γ¨ semplicemente una bestia selvaggia della quale dobbiamo tutti liberarci cosΓ¬ da salvare i nostri colli dal suo coltello. Lo classificherei piΓΉ tra le tigri che tra i peccatori.β
βMi sembra un poβ strano.β
βIo non credo. Lβassassino uccide non in base a qualitΓ positive, ma a negative; gli manca qualcosa che i non-assassini invece hanno. Il Male, naturalmente, Γ¨ totalmente positivo β solo che Γ¨ dalla parte sbagliata. Penso sarete dβaccordo con me se dico che il peccato nel suo senso piΓΉ proprio Γ¨ molto raro; Γ¨ molto probabile che ci siano stati molti meno peccatori che santi. SΓ¬, il vostro punto di vista Γ¨ tutto rivolto verso gli scopi pratici e sociali; siamo tutti naturalmente portati a pensare che una persona che si comporta in maniera molto differente da come ci comportiamo noi debba essere un grandissimo peccatore! Γ molto sconveniente avere le tasche svuotate da qualcuno e noi diciamo che il ladro Γ¨ un grande peccatore. In veritΓ , egli non Γ¨ altro che un uomo sottosviluppato. Egli non riesce ad essere un santo, certo; ma egli puΓ² essere, e spesso Γ¨, una creatura infinitamente migliore di migliaia di altre che non hanno mai infranto un singolo comandamento. Per noi egli rappresenta un grande fastidio, lo ammetto, e pertanto quello che facciamo Γ¨, giustamente, se lo prendiamo, di rinchiuderlo; ma fra il suo agire cosΓ¬ fastidioso e cosΓ¬ socialmente sconveniente β Oh, la connessione Γ¨ fra le piΓΉ deboli.β
Si stava facendo veramente tardi. Lβuomo che aveva accompagnato Cotgrave aveva probabilmente giΓ sentito tutto questo, ed era per questo che aveva assistito con un blando sorriso carico di giudizi, ma Cotgrave cominciΓ² a pensare che questo βlunaticoβ forse si stava trasformando in un saggio.
βLo sapete,β egli disse, βche risvegliate in me il mio massimo interesse? Pensate, quindi, che noi non comprendiamo la vera natura del male?β
βNo, non penso che lo facciamo. Lo sovrastimiamo e lo sottovalutiamo. Prendiamo in esame le infrazioni piΓΉ numerose ai nostri usi e costumi β the regole piΓΉ necessarie e proprie che tengono insieme il consesso umano β e ci spaventiamo di fronte alla frequenza del βpeccatoβ e del βmaleβ. Ma tutto ciΓ² non ha senso. Prendiamo il furto, per esempio. Provate forse orrore quando pensate a Robin Hood, ai guerrieri delle Highlands, ai reduci reietti degli eserciti del diciassettesimo secolo, ai promotori finanziari dei nostri tempi?
βDβaltra parte, il male lo sottostimiamo. Conferiamo una tale enorme importanza al βpeccatoβ di immischiarsi con le nostre tasche (e con le nostre mogli) che ci siamo quasi dimenticati di quanto sia terribile il vero peccato.β
βE cosβΓ¨ il peccato?β chiese Cotgrave.
βCredo di dovere rispondere alla vostra domanda con unβaltra. Quali sarebbero i vostri sentimenti, seriamente, se il vostro gatto o il vostro cane iniziassero a parlarvi, e a discutere con voi con accento umano? Sareste sopraffatti dal terrore. Ne sono sicuro. E se le rose del vostro giardino cantassero strane canzoni, impazzireste. E supponete che i sassi per la strada cominciassero a gonfiarsi e a crescere davanti ai vostri occhi, e se il sassolino che avete notato una notte, la mattina seguente tirasse fuori boccioli di pietra?
βBeβ, questi esempi possono darvi qualche idea di cosa il vero peccato sia.β
βGuardate qua,β disse il terzo uomo, fino ad allora silenzioso, βmi sembrate entrambi molto presi. Ma io devo andare a casa. Ho perso la corriera, e devo mettermi in cammino.β
Ambrose e Cotgrave furono maggiormente a loro agio quando lβaltro uomo se ne fu andato sotto la luce dei lampioni e attraverso la nebbia del primo mattino.
βMi lasciate senza parole,β disse Cotgrave. βNon ci avevo mai pensato. Se Γ¨ proprio cosΓ¬, bisognerebbe capovolgere davvero tutto. Quindi, lβessenza del peccato consiste veramenteβ¦β
βIn una tempesta che travolge il paradiso stesso, sembrerebbe a me,β disse Ambrose. βΓ mio pensiero che ciΓ² rappresenti in puro e semplice tentativo di penetrare in un differente e piΓΉ alto grado di conoscenza passando per un sentiero proibito. Dunque ora potete capire perchΓ© Γ¨ cosΓ¬ rischioso. Sono in pochi gli uomini i quali vogliono davvero penetrare i livelli di conoscenza differenti dal nostro, piΓΉ alti o piΓΉ bassi, usando sistemi consentiti oppure proibiti. Gli uomini comuni si accontentato semplicemente della vita cosΓ¬ come la incontrano. Proprio per questo motivo i santi esistono in numero cosΓ¬ esiguo, e i peccatori (nel senso proprio della parola) in numero ancora minore, e gli uomini di genio, i quali appartengono un poβ allβuno e un poβ allβaltra schiera, sono rari anchβessi. SΓ¬; alla fine, Γ¨, forse, piΓΉ difficile essere un grande peccatore che un grande santo.β
βCβΓ¨ forse qualcosa di profondamente innaturale nel peccato? Γ questo che intendete dire?β
βEsattamente. La santitΓ richiede un impegno tanto grande almeno, o quasi tanto grande; ma la santitΓ lavora secondo schemi che una volta erano naturali; Γ¨ il tentativo di ripristinare lβestasi che esisteva prima della Caduta. Ma il peccato Γ¨ il tentativo di ottenere lβestasi e la conoscenza che appartengono solo agli angeli, e nel tentativo di fare ciΓ² lβuomo diventa demone. Vi ho giΓ spiegato che il comune ladro non Γ¨ di per sΓ© un peccatore; ciΓ² Γ¨ vero, ma il peccatore a volte Γ¨ anche un assassino. Gilles de Raiz ne Γ¨ un esempio. Quindi vedete che mentre il bene e il male sono innaturali per lβuomo per come egli Γ¨ nello stato attuale β per lβuomo, lβessere sociale e civilizzato β il male Γ¨ innaturale in un senso ancora piΓΉ profondo del bene. Il santo prova a recuperare un dono che ha perduto; il peccatore cerca di ottenere qualcosa che non gli Γ¨ mai appartenuto. In breve, non fa che ripetere la Caduta.β
βSiete forse cattolico?β domandΓ² Cotgrave.
βSΓ¬; sono membro della perseguitata Chiesa Anglicana.β
βAllora che mi dite di quei libri che riconoscono come peccato ciΓ² che voi riconducete a semplice abbandono alla trivialitΓ ?β
βSΓ¬; ma tanto per cominciare la parola βstregoniβ potrebbe essere usata nella medesima frase, non Γ¨ cosΓ¬? CiΓ² ha proprio lβaria di essere la chiave di volta della nostra faccenda. Considerate questo: siete capace di pensare anche solo per un momento che una frase falsa capace di salvare la vita di un uomo innocente sia un peccato? No; molto bene, quindi nemmeno il comune bugiardo puΓ² essere escluso da quelle parole; sono gli βstregoniβ che usano la vita materiale, che usano le fallacitΓ insite nella vita materiale come strumenti per raggiungere i loro scopi infinitamente malvagi. E concedetemi di dire questo: i nostri sensi piΓΉ raffinati sono armi cosΓ¬ spuntate, siamo cosΓ¬ imbevuti di materialismo, che con tutta probabilitΓ non riusciremmo a riconoscere la vera stregoneria neanche se la incontrassimo.β
βMa non dovremmo avere orrore β un terrore come quello che avete accennato quando parlavate della possibilitΓ che un cespuglio di rose si mettesse a cantare β di fronte al rivelarsi di un uomo malvagio?β
βDovremmo se ci comportassimo in modo naturale: i bambini e le donne percepiscono questo orrore di cui parlate, anche gli animali lo sentono. Ma tutto il nostro vivere insieme e la nostra civilizzazione e la nostra educazione hanno infine reso cieca e oscurata, hanno indebolito la nostra ragione naturale. No, alcune volte possiamo riconoscere il male per il suo odio verso il bene β non cβΓ¨ bisogno di tanta immaginazione per comprendere lβinfluenza che esercitΓ², in modo del tutto involontario, la recensione che fece il βBlackwoodβ alle prime opere di Keats β ma ciΓ² Γ¨ puramente incidentale; e, di regola, sospetto che perfino i re di Tophet potrebbero passare praticamente inosservati, o addirittura, in certi casi, potrebbero apparire come uomini il cui operato non sia stato compreso appieno.β
βMa proprio ora, parlando dei critici di Keats, avete usato la parola βinvolontarioβ. La stregoneria Γ¨ sempre involontaria?β
βSempre. Lo Γ¨ per forza. Sia in questa che in altre circostanze si comporta esattamente come la santitΓ e la genialitΓ ; si manifesta come un rapimento o estasi dellβanima; un impulso trascendente ad andare oltre i confini dellβordinario. E cosΓ¬, andando oltre di essi, sorpassa anche la nostra capacitΓ di comprensione, la facoltΓ che prende nota di tutto quanto viene prima. No, un uomo puΓ² essere infinitamente e orribilmente malvagio e non darsene mai conto. Ma lasciate che vi dica, il male inteso in questo senso Γ¨ raro, e sospetto che stia divenendo sempre piΓΉ raro.β
βSto cercando di avere la visione piΓΉ ampia possibile,β disse Cotgrave. βDa ciΓ² che dite, comprendo che il vero male differisce alla radice da ciΓ² che normalmente noi chiamiamo male?β
βProprio cosΓ¬. CβΓ¨, senza dubbio, unβanalogia tra i due; una somiglianza che ci permette di usare, legittimamente, termini quali βai piedi della montagnaβ o βla zampa del tavoloβ. E, talvolta, naturalmente, i due parlano, cosΓ¬ comβera una volta, la stessa lingua. Il rozzo minatore, detto anche βuomo delle pozzanghereβ, lβignorante, sottosviluppato bracciante, riscaldato da un quarto di pinta o due in piΓΉ rispetto al livello al quale Γ¨ abituato, arriva a casa e prende a calci la sua tanto irritante quanto scellerata moglie finchΓ© non la uccide. Egli Γ¨ un assassino. E anche Gilles de Raiz lo era. Ma riuscite a vedere il braccio di mare che separa i due? La βparolaβ, se mi Γ¨ concesso dirlo, Γ¨ accidentalmente la stessa in entrambi i casi, ma il βsignificatoβ Γ¨ completamente differente. Sarebbe come dire che dire βHobsonβ Γ¨ lo stesso che dire βJobsonβ, o sarebbe come se uno dicesse che lo Juggernaut e gli Argonauti hanno qualcosa in comune etimologicamente. E non vβΓ¨ dubbio che la stessa debolissima somiglianza vi sia fra tutti i peccati βsocialiβ e i veri peccati spirituali, e che in alcuni casi, forse, quelli piΓΉ piccoli possano fungere da βallenamentoβ per i piΓΉ grandi β dallβombra alla realtΓ . Se mai vi siete interessato di Teologia, capirete facilmente lβimportanza di tutto questo.β
βDevo purtroppo dire,β aggiunse Cotgrave, βche ho dedicato troppo poco tempo allo studio della teologia. Infatti mi sono spesso chiesto su che basi i teologi reclamino per il loro studio il titolo di Scienza delle Scienze; e questo perchΓ© per quanto io guardassi allβinterno dei libri βteologiciβ, essi mi sono sempre sembrati interessarsi degli aspetti religiosi piΓΉ futili e ovvi, oppure dei re di Israele e di Giuda: non mi Γ¨ mai interessato sentire parlare di codesti re.β
Ambrose sogghignΓ² un poco.
βDobbiamo evitare la discussione teologica,β egli disse. βSento che voi sareste un avversario per me troppo accanito. Ma forse i βtempi dei reβ hanno a che fare con la teologia tanto quanto i chiodi degli scarponi del minatore hanno a che vedere con la malvagitΓ .β
βQuindi, per tornare alla questione principale, voi pensate che il peccato sia una cosa esoterica e occulta?β
βSΓ¬. Rappresenta il miracolo infernale, cosΓ¬ come la santitΓ rappresenta quello celeste. Ogni tanto viene innalzato fino a tale livello nella considerazione delle genti che ci Γ¨ impossibile comprenderne anche la sola esistenza; Γ¨ come la nota che esce dai grandi pedali dellβorgano a canne, cosΓ¬ bassa che non la possiamo udire. In taluni precisi casi puΓ² condurre fino al manicomio, o verso lidi ancora piΓΉ inaspettati. Ma non la dovete confondere mai con la mera devianza sociale. Ricordatevi di come lβApostolo, parlando dellβ βaltro Regnoβ, fa una distinzione tra le azioni βcaritatevoliβ e la caritΓ . E di come sia possibile che un uomo possa donare tutti i suoi averi ai poveri e possa tuttavia essere ancora manchevole di caritΓ ; cosΓ¬ come, ricordatevelo, un uomo possa evitare di incorrere in qualsiasi crimine e tuttavia essere un peccatore.β
βLa vostra psicologia Γ¨ per me assolutamente inconsueta,β disse Cotgrave, βma devo confessare che mi piace, e suppongo che alla fine delle vostre premesse si possa concludere che il vero peccatore possa sconvolgere come nessun altro un osservatore che si sia messo in testa di individuarlo, lasciandolo del tutto indifeso.β
βCertamente; questo perchΓ© la vera malvagitΓ non ha niente a che vedere con la vita sociale o con le leggi sociali, o se lo ha, lo ha solo incidentalmente e accidentalmente. Γ una solitaria passione dellβanima β o la passione di unβanima solitaria β qualsiasi delle due preferiate. Se, per puro caso, riuscissimo a capirla, e potessimo afferrare in pieno il suo significato, allora, sicuramente, essa ci riempirebbe di orrore e ci intimorirebbe profondamente. Ma questa emozione Γ¨ completamente diversa dalla paura e dal disgusto con i quali noi di solito consideriamo i criminali comuni, dal momento che questi sentimenti sono per la maggior parte o interamente fondati su quanto noi abbiamo in considerazione la nostra stessa pelle o le nostre stesse borse. Proviamo odio per un assassino perchΓ© sappiamo che odieremmo essere assassinati, o di avere assassinata una persona che ci piace. CosΓ¬, dallβ βaltro latoβ, noi veneriamo i santi, ma non li amiamo cosΓ¬ come amiamo i nostri amici. Potete essere sicuro che vi sareste trovato a vostro agio in compagnia di San Paolo? Potete dire senza dubbio alcuno che voi ed io avremmo mai potuto essere amici di Sir Galahad?
βLa stessa cosa che vale per i santi vale anche per i peccatori. Se incontraste un uomo realmente malvagio, e riconosceste la sua malvagitΓ ; egli riuscirebbe, senza dubbio, a riempirvi di spavento e di orrore; ma non cβΓ¨ ragione alcuna che egli vi possa per questo risultare βantipaticoβ. Allβinverso, Γ¨ molto probabile che se voi riusciste ad escludere lβidea del peccato fuori dalla vostra mente, voi possiate trovare quel peccatore di una simpatia eccezionale, e in un attimo sareste costretto a combattere con voi stesso per sfuggire al suo orrore. Comunque la guardiate, Γ¨ una cosa orribile. Se le rose ed i gigli domani mattina si mettessero improvvisamente a cantare; se i mobili cominciassero a muoversi in processione come nella novella di Maupassant!β
βSono contento che siate tornato su quel preciso paragone,β disse Cotgrave, βperchΓ© volevo chiedervi cosβΓ¨ che per lβuomo puΓ² corrispondere a queste azioni immaginarie fatte dalle cose inanimate. In una parola βcosβΓ¨ il peccato? Mi avete giΓ dato, lo riconosco, una definizione astratta, ma vorrei un esempio piΓΉ concreto.β
βVi ho giΓ detto che Γ¨ stato un caso molto strano,β disse Ambrose, che sembrava voler evitare di dare una risposta troppo diretta. βIl materialismo dei nostri giorni, che pare sulla buona strada per sopprimere definitivamente qualsiasi santitΓ , ha forse fatto di piΓΉ per sopprimere la malvagitΓ . Per noi la Terra Γ¨ cosΓ¬ confortevole da non trovare in noi nessuna spinta nΓ© per lβascesa nΓ© per la caduta. Sarebbe come se lo studioso che ha deciso di specializzarsi sullβantica cittΓ di Tophet, fosse degradato a doversi occupare di semplici ricerche dβantiquariato. Nessun paleontologo potrΓ mai mostrarvi uno pterodattilo vivente.β
[…]


2 commenti su “Arthur Machen: Stregoneria & SantitΓ ”