In moltissime tradizioni presenti in tutto il mondo, trasversali ad ogni epoca e ad ogni cultura, si parla di caverne o addirittura di interi mondi sotterranei abitati da una stirpe di esseri dotati di facoltà straordinarie: grandi maghi, mistici, sciamani o eroi del passato che vi si sono ritirati illo tempore e da cui emergeranno nuovamente in un futuro lontano, quando il presente ciclo cosmico terminerà e ne inizierà uno nuovo. Il Buddhismo, fin dalle origini, non ha fatto eccezione.
Abbiamo visitato l’isola del Sulawesi, nell’arcipelago indonesiano, e ci siamo avventurati nella foresta pluviale di Lore Lindu alla ricerca dei misteriosi Patung, sculture megalitiche di aspetto solo in parte antropomorfo che costituiscono per gli archeologi (ma anche per gli autoctoni) un vero e proprio enigma. Tenendo conto delle varie ipotesi riguardanti i culti degli antenati, quelli della fertilità e supposti sacrifici umani, cercheremo di connetterle fra di loro in un quadro il più coerente possibile.