Approfondiamo il celebre saggio Lo Zen e il tiro con l’arco del filosofo Eugen Herrigel connettendolo alla filosofia della vita di Yukio Mishima e al codice dei samurai. Un’arte senz’arte, una metamorfosi continua, l’azione nella sua purezza originaria.
L’uso del su nénniri in Sardegna sopravvive nonostante le sue cicatrici e, sia che si tratti di una forma di cultura vitale o di un residuo, esso merita la nostra attenzione perché ci troviamo davanti ad un uso antico come il genere umano: uno di quei gesti che la donna e l’uomo di ieri si erano convinti potessero riportare ciclicamente l’ordine sottraendo il mondo al Caos.
Dalla conquista spagnola del Perù a oggi la sinistra figura del Pishtaco infesta la psiche degli indios andini, al punto che gli etnografi che hanno studiato le leggende che lo riguardano le hanno collegate a una sorta di “trauma intergenerazionale” che da secoli si autoalimenterebbe terrorizzando ancora oggi i discendenti del popolo quetchua.
Il Cristianesimo originario, il giudeo-cristianesimo o esseno-cristianesimo, quella dottrina che il Cristo consegnò al suo “fratello pneumatico” Giacomo, insegnamento che René Guénon vedeva impenetrabilmente avvolto nella riservatezza più discreta, fu una gnosi? Si può rispondere affermativamente esaminando le rappresentazioni del grande tappeto musivo ispirate a temi del giudeo cristianesimo presenti nella cattedrale di Aquileia. La loro peculiare iconografia fornisce ben più di un indizio a suffragio di questa tesi.
I fossili hanno ispirato una grande mole di miti nel corso della storia, soprattutto tra i popoli nativi del Nord America. Oggi queste narrazioni sono l’oggetto di studio della geomitologia, scienza che getta un nuovo sguardo sulla concezione del cosmo dei popoli antichi.
Grazie alla gentile concessione dei tipi di Venexia editrice pubblichiamo in questa sede, dopo la diretta di ieri sera, il quarto capitolo del romanzo di Alexandra David-Neél Magia d’amore, magia nera.
Visitare il tempio concepito dal principe Raimondo di Sangro significa prendere parte a una grande storia collettiva, diramata tra meraviglie artistiche e simboli iniziatici. Seppur da spettatori, è un’esperienza che andrebbe fatta almeno due volte nella vita.
Nel 2016 siamo andati a visitare in Perù il sito sacro di Chavín de Huantar, il più importante tempio della civiltà pre-incaica dei Chavín. In questo reportage analizziamo i resti archeologici che ci sono giunti — a partire dal Lanzón, la Stele Raimondi e le caratteristiche “teste-chiodo” — e il culto visionario che si svolgeva nei meandri sotterranei del tempio.
Seconda parte dello studio sul Libro dei Morti Egizio (segue dalla prima). Un focus sul “monoteismo solare” instaurato dal faraone Akhenaton e sui probabili contatti tra i culti solari egizi e la religione ebraica, attraverso l’analisi delle fonti egizie e giudaico-cristiane.
A partire dalla rappresentazione di Genesi XXII ospitata nella sinagoga di Beth Alpha, analizzeremo come il Libro dei Giubilei abbia sancito una corrispondenza tra i brani biblici del Sacrificio di Isacco e della Liberazione dall’Egitto. Inoltre, nella figura di Isacco, che qui appare nella foggia di un bambino inerme e spaventato, ci sarà dato osservare la divaricazione interpretativa intercorsa tra il mosaico e la tradizione esegetica. In numerosi testi, infatti, è lo stesso patriarca, ormai adulto e consapevole, a offrirsi spontaneamente al disegno divino.
Questo articolo ricostruisce le rilevanti coincidenze tra diversi reperti della Civiltà della Valle dell’Indo e i miti e i rituali della successiva cultura vedica.
Analisi archeologica del celebre sito sardo di Mont’e Prama, nella penisola del Sinis, attraverso una retrospettiva degli scavi operati e dei ritrovamenti.
Anna e Matteo, a cui diamo un caloroso benvenuto sulle nostre pagine, sono andati in pellegrinaggio sul Monte Bromo, sull’isola di Giava nell’arcipelago indonesiano, per prendere parte al Kasada Festival, evento annuale che da tempo immemore si svolge annualmente sulla cima del vulcano. Ci hanno portato la loro testimonianza e il loro reportage fotografico.
Lo scopo di questo studio è quello di introdurre il complesso e controverso argomento della storia delle popolazioni indigene dell’Artico Russo nell’Impero Zarista e nell’Unione Sovietica. Dopo una breve introduzione alla geografia etnica e culturale della regione verranno affrontate le politiche adottate nel tempo nei confronti delle suddette popolazioni dell’Artico Siberiano, le questioni della nazionalità, della tutela delle minoranze e del loro ruolo nel framework culturale dell’Impero Zarista e dell’URSS.
Il culto di Iside è uno dei fenomeni più interessanti dal punto di vista storico-religioso che il periodo dell’Ellenismo ricorda. Per comprendere i vari sincretismi e la diffusione che interessò tale culto è bene risalire alle sue origini, per arrivare infine alla festa di Sant’Agata a Catania, che delle celebrazioni isiache si presenta come una continuazione cristianizzata.
Un’indagine sul sincretismo tra il “culto del fungo sacro” in area messicana e il cattolicesimo di importazione spagnola, incentrata sulla figura della “sabia” e “curandera” mazateca Maria Sabina. A seguire, qualche riflessione sulle bizzarre ma interessanti raffigurazioni fungine nell’ambito cultuale cristiano, rese note da autori come John Allegro, Elémire Zolla, Gianluca Toro e Giorgio Samorini.
Qui si parla di Traci, popolazione indoeuropea del ramo orientale indoeuropeo, quello satəm, ragion per cui i Siculi proto-illirici appartenenti al ramo occidentale, kentum, non c’entrerebbero nulla, almeno apparentemente. Ma invece c’entrano, eccome. È infatti storicamente e “toponomasticamente” dimostrato che elementi siculi sono penetrati a più riprese nella Penisola Balcanica, la maggior parte fondendosi con le tribù locali.
A Piagge, nel comune sparso di Terre Roveresche nelle Marche, la recente scoperta di questo ipogeo diventa l’occasione per un viaggio nel simbolismo ermetico. Un luogo straordinario e unico nel suo genere che porta il visitatore a vivere l’atmosfera di antichi riti iniziatici.
Il mito è il sogno collettivo di un popolo: Il Sogno come via per ritornare al Centro. Elucubrazioni sul “Tempo del Sogno” (Dreamtime) della tradizione sacrale degli aborigeni australiani e dei nativi americani, iniziando il discorso dal film L’ultima onda di Peter Weir.