La rappresentazione del “Selvaggio”, tra tabù e stereotipi: il caso di «Cannibal Holocaust»

La recente politica della Disney volta a sottolineare la problematicità delle rappresentazioni delle minoranze e in particolar modo delle comunità indigene nel secolo scorso ha sollevato non poche critiche in virtù della prospettiva utilizzata, che tradisce in un’ultima analisi un malcelato eurocentrismo e un’evidente ipocrisia tutta di stampo occidentale. L’analisi di un film controverso ed epocale come «Cannibal Holocaust» di Ruggero Deodato, uscito nelle sale 41 anni fa, ci può aiutare a capire perché.

L’iniziazione sciamanica e le vie dell’Aldilà nella tradizione nordamericana

Similmente alla tradizione europea, anche quella nordamericana riconosce nel periodo del solstizio d’inverno la “porta” d’accesso al mondo dei morti e degli spiriti e, quindi, il tempo adatto alle iniziazioni giovanili e alle cerimonie mascherate, tra cui quella irochese delle “Facce False” e quella kwakiutl dello “Spirito Cannibale”. Queste credenze e pratiche, nonché l’analisi dei viaggi sciamanici al “Villaggio degli Spiriti”, ci consentono di comprendere le dottrine dei popoli nativi del Nordamerica sulle varie anime che compongono l’essere umano e sul rapporto intrattenuto dai vivi con il mondo degli spiriti.