La novella “Ombra” della poetessa Sarah Dana Loring, originariamente contenuta negli “Arabesques” pubblicati nel 1872 con il nome del marito Richard S. Greenough, è emblematica della lungimiranza dell’autrice nell’anticipare certi filoni letterari come la Sword&Sorcery e addirittura alcune concezioni della filosofia del profondo jungiana. Disponibile adesso in italiano grazie alla Dagon Press.
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L’essere umano come molteplicità: maschera, “doppelgänger” e marionetta
Da quando l’uomo moderno si è drammaticamente reso conto che l’unità dell’essere umano è un’illusione alcune delle menti più elevate del suo consorzio hanno cercato — in un gioco perturbante di maschere, specchi e bambole — di capire come integrare le proprie infinite personalità e superare il nichilismo esistenziale che tali maschere potenzialmente prospettano: da […]
“Solo maschere? Ed il volto?”
E U M E S W I L Associazione Studi Ernst Jünger p r e s e n t a per il ciclo di incontri « I grandi interrogativi » « Solo maschere? Ed il volto? »
Realtà, illusione, magia e stregoneria: il “perturbante” nei “Notturni” di E.T.A. Hoffmann (II)
Dopo l’analisi de “L’uomo della sabbia”, la trattazione della seconda parte del nostro saggio su E.T.A. Hoffmann verte su altri “Notturni” in cui vengono trattate le tematiche ‘perturbanti’ già anticipate, e anche altre più specificamente ‘demonico-stregonesche’.