Asclepio: genesi e mito, da eroe a dio

Genesi del culto di Asclepio, prima eroe-guaritore e poi divinitร  del Sogno e della Medicina nel pantheon ellenico: dalle origini tessale ai testi omerici ed esiodei.


di Anna MB
originariamente pubblicato sul blog dellโ€™Autrice

immagine: Anton Raphael Mengs, โ€œAsclepiusโ€

Asclepio รจ il dio greco delle guarigioni e delle pratiche mediche; ne abbiamo tracce dallโ€™VIII sec. aev e continuerร  a ricevere culti pubblici e privati fino al IV-V sec. ev in luoghi e con contenuti molto diversi. I suoi santuari (tra i piรน importanti Epidauro, Kos, Atene e Pergamo) erano mete di massicci pellegrinaggi, fungevano da luoghi di cura gestiti da personale specializzato ed erano disseminati in tutto il mondo greco, in Asia Minore e, in seguito, a Roma e nelle province dellโ€™Impero. Egli agiva โ€œdolcementeโ€ manifestandosi durante lโ€™incubazione (incubatio in latino, in greco enkรณimesis), che consiste nel dormire in uno spazio sacro (enkoimetรฉrion) e ricevere in sogno la guarigione, una comunicazione o un responso.

Il suo simbolo รจ un bastone con un serpente attorcigliato; le diffusissime rappresentazioni iconografiche (rilievi, statue) dal IV sec. aev in poi confermano e consolidano il legame con questo animale che ยซeccita le fantasie, insinua il sospetto di un โ€œsegretoโ€, evoca la sfera della morte e del sessoยป [1], con cui perรฒ il dio non si identifica mai, ma si manifesta attraverso di esso sul piano del sogno o della realtร .


La dimensione eroica

Nel libro V dellโ€™Iliade si narra di Afrodite che fu ferita nel tentativo di difendere suo figlio Enea in uno scontro: i Danai (i Greci), si lamenta la dea tornata sullโ€™Olimpo, ora se la prendono anche con gli immortali. Sua madre Dione la conforta ricordandole che molti di loro soffrirono per mano degli uomini; persino lo spaventoso Ade subรฌ lโ€™amarezza di una ferita, ma Peone lo guarรฌ con erbe e medicamenti che leniscono il dolore. Peone รจ il โ€œguaritore degli dรจiโ€ e nellโ€™Odissea la sua โ€œstirpeโ€ รจ, per estensione, la categoria dei medici; inizialmente distinto da Apollo, finirร  con lโ€™identificarvisi quando fu pienamente sviluppata la funzione di questโ€™ultimo come dio delle guarigioni , la cui arte ยซfalliva soltanto quando egli stesso uccidevaยป [2].

Anche Asclepio รจ nominato nellโ€™Iliade ed รจ la piรน antica fonte di cui disponiamo. Il suo nome compare in quattro canti in qualitร  di padre dei due eroi-medici Macaone e Podalirio, che erano a capo di trenta navi partite dalle cittร  tessale di Tricca, Ecalia e dalla โ€œrocciosa Itomeโ€ per combattere insieme agli Achei contro Troia. In Omero Asclepio appartiene a una dimensione eroica, non divina. Egli รจ uno iatros (medico) e non compie azioni: รจ ricordato come capostipite, probabilmente di alto rango, di una stirpe di guerrieri mitici dalle capacitร  mediche di straordinaria efficacia; sebbene Omero non costituisca una fonte propriamente storica, non cโ€™รจ ragione di dubitare che Asclepio e la sua discendenza appartenessero a una tradizione mitica consolidata in Tessaglia e ben piรน antica, con cui gli aedi avevano familiaritร  e che consapevolmente integrarono nellโ€™eposย [3].

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Bassorilievo raffigurante Asclepio.

Origini tessale

Omero perรฒ non ci informa sulla storia di Asclepio nรฉ dei suoi rapporti con Apollo: entrambi gli aspetti saranno sviluppati tra lโ€™VIII e il VI sec. aev, in corrispondenza con il consolidamento della linea apollinea della religione greca. Se giร  Esiodo, contemporaneo alla tradizione omerica, fornisce le prime notizie sulla nascita e la morte di Asclepio e sulle sue relazioni di parentela, รจ grazie a Pindaro (III Pitica) che conosciamo questo racconto commovente e appassionato nella versione che diverrร  piรน diffusamente riconosciuta.

Le origini tessale di Asclepio sono dunque molto antiche. In questa regione della Grecia settentrionale, tra le strette vallate alle pendici del monte Pelio, quando sul lago di Bebiade dominava una dea lunare che rappresentava il mondo notturno della nascita e della morte [4], si trovava il regno di re Flegias โ€œdai bei cavalliโ€.ย Un giorno sua figlia Coronide, mentre si rinfrescava nelle acque del lago [5], fu sedotta da Apollo e rimase incinta del puro seme del dio, ma lei ยซsi innamorรฒ di quello che non avevaยป, come ricorda Pindaro, e rifiutรฒ le nozze disposte da suo padre.ย Arrivรฒ uno straniero, il valoroso Ischys figlio del re dโ€™Arcadia, un mortale, ed ella volontariamente gli si concesse. La reazione di Apollo รจ prevedibile: affidรฒ la propria vendetta alla gemella Artemide che scagliรฒ le sue temibili frecce dโ€™oro sul regno di Flegias.

I boschi bruciarono, in molti morirono; Coronide venne colpita nel suo letto, poco prima di partorire. Ma quando giร  il suo corpo era stato deposto sulla pira funebre e le fiamme lo lambivano, Apollo volle salvare suo figlio riscattandolo da un destino che non meritava: aprรฌ il ventre materno, ne estrasse il bambino e lo consegnรฒ al centauro Chirone affinchรฉ lo istruisse. Asclepio crebbe imparando le arti di guarire e di alleviare le sofferenze con dolci incantesimi, farmaci, pozioni, bendaggi e interventi. Divenne un guaritore portentoso, ma oltrepassรฒ i suoi limiti: si fece convincere a riportare in vita i morti e Zeus lo punรฌ uccidendolo con un fulmine.

Fin qui, la storia come ci viene raccontata dalla lirica corale del VI-V sec. aev: Asclepio รจ un benevolo mortale che esercita unโ€™arte manuale, non (ancora) un dio. Non si รจ mancato di far notare [6], in questa versione, il tono moralizzante del giudizio sulla condotta di madre e figlio: spinti entrambi dal desiderio, per lโ€™una la colpa fu il tradimento, per lโ€™altro lโ€™ambizione.


Le varianti

Non ci sono finalitร  moralizzanti invece nelle testimonianze del cosiddetto filone esiodeo, che ha preceduto e influenzato quello lirico. Esiodo, che dedica anche un poemetto ai Precetti di Chirone, riporta due varianti nella genealogia di Asclepio: una conferma lโ€™origine tessala e ci informa in nuce della storia che sarร  sviluppata da Pindaro (lโ€™amore di Apollo e Coronide presso il lago di Bebiade, la rabbia e la vendetta del dio, ma senza commenti sulla condotta dei personaggi); nellโ€™altra, prima testimonianza sulla morte di Asclepio fulminato da Zeus, sua madre รจ la principessa messena Arsinoe, che nulla ha a che fare con la tragica vicenda della omologa tessala.

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A Epidauro infine, che diverrร  il luogo di culto piรน importante, la vicenda mitica si sposta nel Peloponneso: spariscono gli elementi di colpa e sofferenza, la figlia di Flegias viaggia al seguito del padre impegnato in una spedizione e, giร  incinta di Apollo, partorirร  qui il suo figlio divino. Nel mito dunque possono variare le generalitร  della madre ma non, questa sรฌ costante, la sua condizione di mortale.ย Negli ambienti cultuali insomma, mentre si stava definendo la posizione del dio nel pantheon e fiorivano le attivitร  dei santuari, nel passaggio tra V e IV secolo si cercรฒ di epurare il mito da situazioni violente e negative; insieme al giudizio sparisce la colpa di Coronide, ma soprattutto interessava rafforzare la relazione di parentela con Apollo.

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Tempio di Asclepio a Epidauro.

Tra la terra e il cielo

Il lago presso il quale Asclepio fu concepito รจ un antro concavo verso quelle profonditร  in cui amore e morte cosรฌ indistintamente vanno a coincidere, dove in tempi ancor piรน lontani si consumรฒ lโ€™amore tra una dea notturna e lunare e il dio Hermes nelle sembianze di un phallosย [7].ย Il suo luogo รจ la terra: su di essa appoggia lโ€™orecchio il consultante per trarvi responso nel rito dellโ€™incubatio, cosรฌ come โ€œdal pavimentoโ€ sorge il dio โ€œdallโ€™aspetto infuocatoโ€ come descritto in unโ€™invocazione della prima metร  del III sec. ev [8].

La nascita nella pira funeraria della madre, un peccato di vanitร  umana e la morte per mano di Zeus, il serpente, la solitudine assoluta in cui si sprofonda nellโ€™enkoimetรฉrion (il luogo adibito allโ€™incubatio รจ nel sottosuolo ed รจ chiamatoย รกbaton, โ€œinaccessibileโ€) [9]: sono solo alcune delle rappresentazioni simboliche di Asclepio, ma lโ€™inconciliabilitร  con lโ€™apollineo โ€œcelestialeโ€ รจ solo apparente. Cosรฌ, accanto alle connotazioni ctonie, vi sono le abilitร  terapeutiche e le competenze mediche, il suo modo di agire indolore e rassicurante; questi aspetti partecipano certo di quella โ€œluminositร โ€ apollinea che libera dai cupi tormenti della sofferenza, cosรฌ come la dimensione del sogno in cui si manifesta รจ eterea e al tempo stesso corporea, perchรฉ qui il paziente sperimenta fisicamente il gentile tocco risanatore del dio.

Ammettiamo dunque che la Tessaglia sia il luogo dโ€™origine del mito dellโ€™eroe guaritore: il successo ottenuto nel nord della Grecia deve aver contribuito alla diffusione della tradizione e allโ€™entusiastica adozione del โ€œnuovoโ€ culto da parte delle regioni meridionali [10], soprattutto nel Peloponneso. In questa regione si trovava Epidauro, che si affaccia verso Atene sul golfo di Egina, e dove sorgeva lโ€™asklepieion piรน noto dellโ€™antichitร . Le prime testimonianze epigrafiche risalgono al VI sec. aev [11]ย e i nuclei principali vennero fissati entro il V secolo; visse la fase di piรน grandiosa fioritura nella prima metร  del IV e ad essa รจ legata la vitalitร  stessa del culto di Asclepio [12].

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Note:

[1] W. Burkert, La religione greca di epoca arcaica e classica, Jaca Book, 2003, p. 22.

[2] K. Kerรฉnyi, Gli dรจi e gli eroi della Grecia, il Saggiatore, 2002, p. 123. Se Peone ed Apollo fossero lo stesso dio o se si trattasse di due divinitร  distinte si sono interrogati anche i filologi classici; Antistene e Aristotele, nei frammenti deiProblemi omerici, si erano occupati della questione se Apollo avesse prerogative di guaritore o meno, sostenendo il primo una risposta affermativa a differenza del secondo. Cfr. M. Broggiato (a cura di), Cratete di Mallo, Fragmenta, Edizioni Storia e Letteratura, 2006, p. 185.

[3] A. Suรกrez de la Torre, Il mito e il culto di Asclepio in Grecia in etร  classica ed ellenistico-romana, in Aa.Vv., Il culto di Asclepio nellโ€™area mediterranea, atti del Convegno Internazionale, Agrigento 20-22 novembre 2005, Gangemi, 2009, pp. 28 ss.

[4] Il lago Bebiade, se si traduce il nome alla lettera, va considerato come il lago di Boibe (o della cittร  di Boibe), una dea greca conosciuta generalmente come Febe che, secondo lโ€™albero genealogico di Esiodo, fu la fondatrice femminile della linea apollinea: Kerรฉnyi, cit., pp. 419-21 e 433.

[5] Da un frammento pseudo-esiodeo. Suรกrez de la Torre, cit., p. 30.

[6] Ivi, pp. 32 ss.

[7] Kerรฉnyi, cit., pp. 123-4.

[8] Origene, Contra Haereses, IV, 32; cfr. E. J. Edelstein, L. Edelstein, Asclepius: Collection and Interpretation of the Testimonies, vol. I, John Hopkins University Press, 1998, p. 167.

[9] In greco koimรกo vuol dire adagiare, porre a giacere, mettere ad addormentare; il koimetรฉrion รจ il dormitorio e, per estensione, il cimitero.

[10] R. L. Farnell, Greek hero cults and ideas of immortality, The Clarendon Press, Oxford 1921, p. 249.

[11] Sono due le dediche votive ad Asclepio e Apollo Pizio: ยซil numero di dediche che fanno preciso riferimento al nome di Asclepio resta comunque superiore a quello di dediche che menzionano il nome di Apolloยป. M. Melfi, I santuari di Asclepio in Grecia, vol. I, Lโ€™Erma di Bretschneider, 2007, p. 27.

[12] Burkert, cit., pp. 19 ss.


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