Domani sera alle 21:00 sul nostro canale YouTube andrΓ in onda la terza video-diretta di questo mese. Dopo Paola Giovetti e Massimo Centini, a questo giro avremo il piacere di ospitare Paolo Dolzan, ideatore del sito e canale “Il Tetano della Quinta Razza”, per discutere del mito di Agartha e Shambhala nell’occultismo e nella realtΓ alternativa dell’ultimo secolo e mezzo.
VIDEO-DIRETTA:
ABSTRACT:
Con le denominazioni di Agartha e Shambhala (e simili) si Γ¨ soliti indicare una mitica cittΓ o regno perduto, invisibile per lβumanitΓ ordinaria innanzitutto perchΓ© ubicato nel sottosuolo, e in secondo luogo perchΓ© posto su un piano dimensionale diverso dal nostro, a cui Γ¨ permesso di accedere solo agli iniziati che lo sappiano trovare. Il regno invisibile sarebbe governato da un βRe del Mondoβ a cui risponderebbero in qualche modo tutte le nazioni di superficie, e abitato da una superumanitΓ ormai libera dai vincoli della materia. La leggenda, sebbene si ritrovi qua e lΓ nelle antiche tradizioni orientali indo-buddhiste e nei racconti orali dellβarea mongolo-siberiana, venne fatta conoscere in Occidente da una serie di scritti esoterici ed occultistici pubblicati a partire dalla seconda metΓ del XIX secolo.
Gurdjieff e soprattutto I teosofi, a partire dalla Blavatsky (βLa dottrina segretaβ, 1888), alimentarono il mito e la posero nel sottosuolo del deserto del Gobi, affermando che il centro iniziatico nei tempi antidiluviani era in superficie, e giaceva al di sopra di unβisola in un mare interno. Tuttavia in altri scritti il mitico regno segreto viene localizzato nellβHimalaya, tra il Tibet, lβIndia e il Nepal. Nei primi decenni del XX secolo ne scrissero Alexandre Saint-Yves d’Alveydre (βMissione dellβIndia in Europaβ, 1910), il polacco Ferdynand Ossendowski (βBestie, Uomini e DΓ¨iβ, 1922), RenΓ© GuΓ©non (βIl Re del Mondoβ, 1927) e il pittore ed esploratore russo Nicholas Roerich (βShambhalaβ, 1930).
La leggenda si ritrova persino nella fiction narrativa, da Edward Bulwer-Lytton (βLa razza venturaβ, 1871) a Willis George Emerson (βIl dio fumosoβ, 1908) e ad essa si interessano anche gli opposti schieramenti dello scacchiere bellico internazionale, dai sovietici ai nazisti, che la cercarono negli altipiani del Tibet con le spedizioni del reparto Ahnenerbe. Ma, denominazioni e localizzazioni geografiche a parte, il topos del centro iniziatico occulto (o meglio, occultato al termine del proprio ciclo) conosce parallelismi in tutto il mondo tradizionale, dai Celti agli indiani, dai cinesi agli amerindi, e ovunque Γ¨ ben radicato nella perenne, seppur cangiante, super-realtΓ del Mito.

PAOLO DOLZAN:
Paolo Dolzan (Mezzolombardo, 1974) Γ¨ artista formatosi a Venezia, presso lβAccademia di Belle Arti e nellβambiente culturale della cittΓ lagunare della fine degli anni β90. Da oltre ventβanni ha stretto numerosi rapporti di collaborazione con artisti e intellettuali e conduce attivitΓ espositiva a livello internazionale (Cina, Giappone, Russia, Usa, Europa, Africa,ecc.).Β Nel 2019 ha rappresentato lβItalia alla XIII Biennale Internazionale del Cairo (Egitto). Nel corso degli anni ha sviluppato progetti a sfondo sociale, a contatto con le realtΓ degli istituti psichiatrici e penitenziari. La sua formazione artistica Γ¨ affiancata da un percorso di ricerca che spazia in vari campi dellβ βinsolitoβ: esoterismo, occultismo, criptozoologia, archeologia, antropogenesi, sciamanesimo. Gi esiti delle sue indagini sono divulgati attraverso la pubblicazione di articoli e video sul sito e sul canale YouTube βIl Tetano della Quinta Razzaβ.

