In molte leggende del folklore italiano la mandragora abita le acque ed è descritta interscambiabilmente nel suo triplice aspetto vegetale, zoomorfo, antropomorfo. In questa sede descriveremo alcune particolari convergenze tra il “mostro-mandragola”, alcuni rettili mitologici e non (salamandre, basilischi, serpenti, draghi, rettili e anfibi in genere, creature alate) e alcune creature sotterranee e liminali delle varie leggende come spiriti, folletti, morti prematuri, anime dannate.
Tradizionalmente, fin dall’antichità, il papavero da oppio è stato utilizzato come rimedio medicinale, dai Misteri Eleusini alla cosiddetta “papagna” delle donne salentine. In questa sede ne ripercorriamo l’uso rituale e i miti ad esso connessi.
C’è chi vede nel Laùro salentino, anche a partire dall’etimologia, il discendente dell’antico Lare, lo spirito domestico romano. Ma più in generale risaltano i punti di contatto con altre entità sovrannaturali della tradizione mediterranea, dall’Incubo al Munaciello, dal Genio Cucullato al Telesforo.