Per numerosi secoli la casta giapponese dei samurai si è tramandata un insieme di norme etiche e militari che, sebbene sembrino risalire addirittura al 660 a.C., furono messe per iscritto sotto forma di codice solo tra il XV e il XVI secolo da Tsuramoto Tashiro, il quale scrisse l’Hakagure secondo i precetti che gli furono insegnati dal monaco guerriero Yamamoto Tsunetomo.
Una panoramica su come il Meraviglioso e l’irrazionale sono sopravvissuti, nella cultura popolare, all’avvento del cristianesimo, con un particolare occhio di riguardo alle apparizioni dei morti e soprattutto dell’ “esercito furioso”, la cui trattazione proseguirà nella seconda parte di questo esauriente studio
Viaggio alla scoperta delle antiche popolazioni indoeuropee di cavalieri guerrieri che occuparono, durante l’età del ferro, il vasto territorio compreso fra l’Est Europa, il Caucaso e le steppe dell’Asia centrale