Sul “su nénniri” sardo che lega e che cura: la rinascita del grano e la connessione con Tammuz/Adone

L’uso del su nénniri in Sardegna sopravvive nonostante le sue cicatrici e, sia che si tratti di una forma di cultura vitale o di un residuo, esso merita la nostra attenzione perché ci troviamo davanti ad un uso antico come il genere umano: uno di quei gesti che la donna e l’uomo di ieri si erano convinti potessero riportare ciclicamente l’ordine sottraendo il mondo al Caos.

“Isis in Paris”: note sul simbolismo ermetico della Cattedrale di Notre-Dame

Tirando le fila dagli studi di Fulcanelli (“Il mistero delle cattedrali”), andiamo alla scoperta del simbolismo occulto della più importante cattedrale gotica francese, un “libro di pietra” figurato che nei portali, nelle vetrate, nelle statue si presenta come una rara silloge di simboli alchemici dai molteplici significati mistici, religiosi, filosofici.

Iside germanica

Sull’identità della Iside “navale” menzionata da Tacito nella «Germania» si è aperta una vera e propria querelle tra chi la considera un’importazione romana –– che avrebbe il suo riflesso nella pratica del “Navigium Isidis” — e chi, come Georges Dumézil, la ritiene connessa ad una originaria dea germanica, Freyja o Nerthus. Ma, al di là delle denominazioni, la categoria a cui la dea può essere ascritta è quella più ampia delle Grandi Dee del periodo arcaico, comprese anche Rea e Cibele.

Le religioni del mistero: soteriologia del culto mithraico e di Attis/Cibele

(immagine a lato: affresco rappresentante Mithra che uccide il toro, II sec. d.C., Marino, Italia)

Negli anni ’50 fanno il loro ingresso nel mondo accademico i documenti gnostici di Nag Hammadi, ritrovati nell’immediato dopoguerra in Egitto, e si poneva nel campo degli studi la necessità di una riflessione sul materiale a disposizione e un ripensamento delle categorie in cui ricadevano i cosiddetti culti misterici. Gli anni tra il ’30 e il ’40 avevano già apportato nuovi materiali e nuove ipotesi di ricerca: gli studi sul pattern o modello mitico-rituale inaugurati in Inghilterra, che ancora risentivano del comparativismo frazeriano, «ponevano ormai il tema delle religioni misteriche in una prospettiva più vasta per considerarle, una per una, nelle loro radici antiche di religioni nazionali ed etniche – Creta, Egitto, Anatolia e il resto dell’Asia anteriore, superando la limitazione ai culti mistici e soteriologici d’età ellenistico-romana e in particolare quelli relativi a divinità di origine orientale» come Mithra (Persia), Iside e Osiride (Egitto, Roma), Cibele e Attis (Anatolia), Afrodite/Astarte e Adonis (Fenicia, Grecia) [Da: U. Bianchi, Lo studio delle religioni del mistero, in La soteriologia dei culti orientali nell’Impero romano, Atti del Colloquio internazionale, Roma 24-28 sett. 1979].