Autore: Gian Mario Mollar
I Si-Te-Cah, antichi giganti del Nevada, e il mistero dei “Mounds”
Dalle antiche leggende delle tradizioni native alle spedizioni archeologiche di Thomas Jefferson fino alla misteriosa questione del presunto ‘cover up’ da parte dello Smithsonians Institute
I “Ghost Riders”, la “Chasse-Galerie” e il mito della Caccia Selvaggia
(immagine: Henri Lievens, “Wild Hunt”)
«Un vecchio cowboy uscì a cavallo in una giornata fosca e ventosa/ si riposò su una cresta mentre andava per la sua strada». Inizia così una delle più belle e famose canzoni country di tutti i tempi: (Ghost) Riders in the Sky: A Cowboy Legend.
Yenaldooshi, lo “Skinwalker” mutaforma del folklore Navajo
Skinwalker, “Colui che cammina nella pelle”, è una parola inglese che traduce in modo impreciso il termine navajo Yenaldooshi o Naglooshi, che significa letteralmente “con esso, cammina su tutte e quattro”. Entrambe queste definizioni si riferiscono a un particolare tipo di “mutaforma” del folklore Navajo, uno stregone in grado di assumere le forme di diversi animali indossandone la pelle. Gli Skinwalkers possono tramutarsi in lupo, cervo, corvo, gufo o anche in palle di fuoco sfreccianti nel cielo, ma la metamorfosi più ricorrente che viene a loro associata è quella in coyote. Il risultato è un ibrido mostruoso, che si aggira di notte nelle terre desolate del sud ovest degli Stati Uniti, recando dolore e tormento agli uomini. Gli Skinwalkers possono muoversi a grande velocità, tanto da eguagliare un’auto in corsa, ma i loro movimenti non sono mai del tutto naturali: le impronte che lasciano sul suolo sono scoordinate, e c’è chi racconta di averli visti correre all’indietro, con gli arti ritorti in posizioni impossibili.
Jack Fiddler, l’ultimo cacciatore di Wendigo
(articolo di Gian Mario Mollar, originariamente pubblicato su FarWest)
Il suo nome Ojibwa era Zhauwuno-Geezhigo-Gaubow, «Colui che si staglia contro il cielo del sud», e, nel dialetto Cree, Maisaninnine o Mesnawetheno, «Uomo di stile», ma gli uomini bianchi della Hudson Bay Company lo soprannominarono Jack Fiddler. Nato tra il 1830 e il 1840 nella terra selvaggia e rigogliosa a nord ovest del Lago Ontario, figlio di un rispettato e temuto sciamano, divenne a sua volta capo e sciamano della tribù dei Sucker di Sandy Lake. Ai tempi della sua infanzia, la regione era spoglia di animali e di uomini, in quanto la Hudson Bay Company, dedita al Commercio di pellicce, aveva ormai abbandonato l’avamposto dopo anni di caccia intensiva e indiscriminata che avevano impoverito il territorio. La tribù dei Sucker fu così costretta a spostarsi più a sud, al Big Trout Lake, per commerciare e il giovane Zhauwuno-Geezhigo-Gaubow lavorò per qualche tempo come battelliere, per trasportare le pellicce alla York Factory.