Vite parallele nella storia dellโesplorazione dellโAmazzonia: dai conquistadores al colonnello Fawcett, passando per il cinema di Werner Herzog con Klaus Kinski.
di Marco Maculotti
Copertina: Fitzcarraldo (1982)
ยซRacconta unโantica leggenda india che allโinterno della foresta, lungo il Rio delle Amazzoni, abita da tempi immemorabili il Curupira, uno strano genio, nano un poโ deforme e con i piedi a rovescio, che รจ il nume tutelare dellโimmenso universo verde e lโautore di strani sortilegi. Puรฒ capitare infatti che, inoltrandosi nella foresta, allโimprovviso tutto si confonda nel labirinto della vegetazione: dovunque alberi, muraglie vegetali, fantasmi evocati dai riflessi della luce e il ricomporsi continuo di nuovi arabeschi nel regno della metamorfosi perenne. La maledizione del Curupira, a questo punto, non perdonaยป.ย
Quello cheย Ernesto De Martinoย definรฌ ilย ยซrischio esistenziale magicoยปย in Amazzonia non vale solo per lโindio โ si pensi alle numerose escatologie dellaย ยซTerra Senza Maleยปย che presero piede in Iberoamerica attraverso i secoli โ, ma anche e soprattutto per ilย conquistadorย e lโesploratore bianco: la giungla, come sottolinea Silvano Peloso,
rischia di annientarlo proprio perchรฉ risveglia la possibilitร , prima negata, di sperimentare concretamente il limite fra cosmo e caos [โฆ]. Il potere di seduzione e morte della foresta รจ tutto qui: nella possibilitร di regressione a unโetร dellโoro il cui avvento significherebbe il crollo del mondo costituito e il rischio del caos senza riscatto [โฆ] la corsa disperata a un richiamo che รจ dentro di noi, prima che fuori, fino alla dissoluzione e alla morte.
Una stima esaustiva di coloni ed esploratori europei che, a partire dal XVI secolo, si sono avventurati nellโInferno Verdeย e ne sono stati assorbiti per non fare mai piรน ritorno รจ probabilmente impossibile da stilare: troppo poche sono le testimonianze scritte attraverso i secoli, nonostante qualche cronaca ci sia giunta, a partire da quelle deiย conquistadores. Eppure furono molteplici le spedizioni spagnole e portoghesi che tentarono di penetrarne i segreti. La razionalitร dei coloni era obnubilata da racconti mitici degli indios che descrivevanoย cittร dorateย edificate da civiltร scomparse tuttโora esistenti nellโintrico della giungla, inabissatesi a causa di un terremoto o di unโinondazione: una sorta di versione sudamericana della Shangri-La, o per meglio dire della Shamballah, indo-tibetana.
Certo รจ cheย Lope de Aguirreย โ come egregiamente evidenziato dallโinterpretazione diย Klaus Kinskiย nel film diย Werner Herzogย Aguirre, furore di dioย (1972) โ fu una delle prime vittime di questoย miraggioย amazzonico: come scrive Peluso,
Aguirre vive di questa illusione invincibile: lโEldorado non รจ per lui solo la seduzione della ricchezza, รจ un sogno antico, che si risveglia nelle profonditร ancestrali della coscienza, riversando il suo incontrollato magma su uomini e cose.
Ne esce meglio un altro personaggio del cinema herzogiano, anchโesso impersonato โ altrettanto divinamente โ da Kinski:ย Fitzcarraldoย (1982), lui pure, come Aguirre, folgorato da unย miraggioย apparentemente impossibile โ nel suo caso, la costruzione di un grande Teatro dellโOpera a Iquitos, villaggio amazzonico isolato dal resto del mondo, per farvi esibire i piรน grandi nomi della lirica โ da raggiungere con mezzi se possibile ancora piรน paradossali: facendo passare la propria nave al di sopra di una montagna, nel punto in cui due fiumi quasi si toccano. Unโimpresa che interessรฒ, oltre che il protagonista del film (Herzog si ispira alla biografia diย Carlos Fermin Fitzcarrald, vissuto tra il 1862 e il 1897 e diventato famoso come ilย barone della gomma) e il suo equipaggio nella finzione scenica, il regista e gli attori stessi, che con lโaiuto delle popolazioni native riuscirono incredibilmente nella loro impresa. Il miracolo di Fitzcarraldo si fonde cosรฌ con quello di Herzog: cade del tutto il confine tra cinema e metacinema, tra finzione cinematografica e realtร .

Rimane tuttโoggi un mistero la fine di uno dei personaggi piรน iconici che si avventurรฒ a piรน riprese nella selva amazzonica, rincorrendo il proprio personaleย miraggio amazzonico: stiamo parlando delย colonnello britannico Percy H. Fawcett, che scomparve nella giungla brasiliana durante la spedizione del 1925, compiuta insieme al primogenito Jack. Alle sue gesta รจ dedicato un film del 2016 diretto da James Grey intitolatoย The Lost City of Zย (it.:ย Z โ civiltร perduta).
Gli interessi di Fawcett andavano ben oltre quelli meramente economici e mercatilistici del colonialismo britannico, che in quel periodo si voleva assicurare, per mezzo delle esplorazioni finanziate della Royal Geographical Society, il monopolio delย mercato del caucciรน: il colonnello, dedito a studi occulti e vicino agli ambienti teosofici, era in possesso di informazioni segrete riguardanti lโesistenza di una mitica civiltร perduta nel Mato Grosso, che egli denominรฒ โZโ, in quanto la sua scoperta avrebbe tolto il velo sugli ultimi misteri della storia dellโumanitร . Giร in una missiva inviata durante la spedizione del 1921 Fawcett rivelรฒ di aver visto personalmenteย masse di rovine antichissimeย i cui muri gli suggerirono lโidea di una funzione difensiva nei confronti di una supposta inondazione proveniente dallโAtlantico.
Fawcett, sulla spinta degli insegnamenti dellaย Dottrina segretaย diย Madame Blavatsky (che conosceva personalmente il fratello dellโesploratore), era convinto di trovarsi al cospetto degli ultimi avamposti atlantidei, a suo parere edificati dai cosiddettiย Dรจi Bianchiย dei miti amerindi: Quetzalcoatl, Viracocha, ecc. Suggestioni che non mancarono di suscitare, nei decenni seguenti, lโinteresse di altri esploratori, come il giornalista tedescoย Karl Bruggerย il quale raccolse daย Tatunca Nara, sovrano e principe del popolo degli Ugha Mongulala, un racconto che sembra confermare molte delle intuizioni e delle informazioni riservate in possesso di Fawcett.
Tuttavia egli, quando venne il momento di avvicinarsi a โZโ, pessimista riguardo le sue possibilitร di sopravvivenza, preferรฌ tornare indietro e affidare ai suoi lettori il giudizio definitivo sulla veridicitร della narrazione.ย Cosรฌ Brugger sopravvisse al suo miraggio amazzonico: ma non potรฉ fare nulla quando, nel 1984, pochi anni dopo la pubblicazione del suo resoconto, venne freddato sulla spiaggia di Ipanema a Rio de Janeiro. Nรฉ il nome del suo uccisore nรฉ la motivazione di tale esecuzione furono mai scoperti.
