Apollo il Distruttore: «coincidentia oppositorum» nella mistica e nell’escatologia iperborea

Sebbene considerato per lo più nella sua accezione “luminosa” ed “uranica”, nella tradizione arcaica Apollo unisce nella sua mistica ed escatologia le dicotomie più estreme: l’arco e la lira, la sapienza e la “mania”, la profondità e l’elevazione, la catabasi e il viaggio in spirito verso l’Isola Bianca, la “Caduta” dell’Essere e il ritorno dell’Età dell’Oro. Partendo dalle fonti antiche, noi possiamo ritrovare concezioni simili non solo a quelle dello sciamanesimo nord-asiatico e della spiritualità celtica, ma persino alla visione sacra di alcuni poeti moderni come Blake, Shelley e Yeats — il cui crisma apollineo ci apparirà più chiaro se analizziamo la loro “Weltanschauung” alla luce delle dottrine platoniche ed eraclitee.

La fine dell’età primordiale e la “Caduta dell’Uomo”

Appunti di carattere mitico-tradizionale sulla storia esoterica dell’umanità del presente Manvantara: dall’Età dell’Oro alla “Caduta”, dal “Sonno di Adamo” al “Peccato Originale”, dalla tripartizione Adamo-Eva-Lilith alla rivolta dell’Orsa contro il Cinghiale.

Il “Fuoco celeste”: Kronos, Fetonte, Prometeo

di Andrea Casella
copertina: Jean Delville, Prometheus, 1907)

[Segue da Il significato astronomico dell’Età dell’Oro: Astrea e la “caduta” di Fetonte]

In una preghiera nuziale mongola si afferma che: “Nacque il Fuoco, quando Cielo e Terra si separarono”: dunque, prima che l’equatore celeste (padre Cielo) e l’eclittica (madre Terra) si allontanassero (ossia fosse registrato l’angolo di inclinazione di 23° circa dell’eclittica rispetto all’equatore), il “Fuoco” non esisteva. All’inizio, la Via Lattea univa cielo, terra e mondo dei morti: la parte meridionale della Galassia, in corrispondenza di Scorpione e Sagittario, è, per numerose tradizioni, il luogo deputato alla raccolta delle anime in attesa di reincarnarsi.

Apollo/Kronos in esilio: Ogigia, il Drago, la “caduta”

di Marco Maculotti
copertina: Ferdinand Keller

Ci prefiggiamo in questa sede di portare a un punto di congiunzione alcuni cicli di articoli finora pubblicati in questo primo anno di attività di AXIS mundi: il ciclo riguardante i Culti cosmico-agrari dell’antica Eurasia, quello incentrato sulla questione di Tempo e cicli cosmici e infine la serie di conferenze a cura di M. Ruzzai sul Mito dell’origine polare e iperborea dell’umanità.