In questa esposizione tenteremo di mettere a confronto le caratteristiche principali dell’immagine della Caverna platonica contenuta nel VII libro della Repubblica con quelle della Māyā delle Upaniṣad. Le credenze comuni sono evidenti e coinvolgono, su tutti, i vincoli che determinano lo stato di prigionia dell’uomo e la possibilità di riscatto attraverso la purificazione dalle forme mutevoli.
Il 15 novembre del 1886 nacque a Blois, in Francia, l’esoterista René Guénon. Come omaggio nei suoi confronti, riproponiamo la lettura di un estratto della sua opera, pubblicata postuma, “Simboli della Scienza Sacra”, in cui viene trattato il tema della frammentazione primordiale dell’Uomo Universale (Purusha, Prajāpati, Osiride, Adam Qadmon) e della sua reintegrazione finale nello stato originario.
Sul simbolismo delle porte solstiziali nell’antica tradizione ellenica e vedica: il Cancro e il Capricorno, la «porta degli dèi» e la «porta degli uomini», il dêva-loka e il pitri-loka della tradizione induista. Così le dottrine tradizionali inquadrarono il simbolismo zodiacale al processo di migrazione delle anime dal piano celeste a quello sublunare, e viceversa.
Appunti sulla Sovranità mitica nella tradizione germanica: un confronto fra le due divinità (Odhinn e Týr) adibite all’ambito, nell’ottica della «tripartizione funzionale indoeuropea», della cosiddetta «Prima funzione» — alla luce delle testimonianze storiche che emergono dalla “Germania” di Tacito e degli studi comparatistici (con la tradizione vedica e quella romana) dello storico delle religioni francese Georges Dumézil.
Secoli prima di Galileo e Newton alcuni studiosi indiani come Brahmagupta e Bhāskara Acārya, eredi della conoscenza millenaria dei Veda, avevano già teorizzato il modello eliocentrico e la forza di gravità; e ancora, il calcolo infinitesimale, le equazioni di secondo grado e il numero zero.