Come HPL analizzò nella sua produzione letteraria – e in particolar modo in “From Beyond” (1920) – l’emersione dell’irrazionale nell’èra della scienza e delle macchine e anticipò le suggestioni “psichedeliche” sulla ghiandola pineale
Mese: Aprile 2018
La Masnada di Hellequin: da Wotan a Re Artù, da Herla ad Arlecchino
Seconda e ultima parte della panoramica dedicata ai “mirabilia” nell’Occidente medievale, al mitologema dell’“esercito dei morti” e alla “Caccia Selvaggia”
Il Meraviglioso nel Medioevo: i “mirabilia” e le apparizioni dell’ “exercitus mortuorum”
Una panoramica su come il Meraviglioso e l’irrazionale sono sopravvissuti, nella cultura popolare, all’avvento del cristianesimo, con un particolare occhio di riguardo alle apparizioni dei morti e soprattutto dell’ “esercito furioso”, la cui trattazione proseguirà nella seconda parte di questo esauriente studio
“Penda’s Fen”: il daimon sacro dell’ ingovernabilità
La rivolta contro il mondo moderno e il cammino iniziatico del giovane Stephen attraverso il suo incontro con angeli, demoni e le antiche potenze pagane della Madreterra inglese, in questo gioiello misconosciuto del folk-horror britannico anni Settanta.
Marius Schneider: “Gli dèi sono canti”
La peculiare visione archetipico-simbolica del filologo e musicologo tedesco Marius Schneider è racchiusa splendidamente in questo primo capitolo de “La musica primitiva” (1960) in cui le forze divine vengono viste, attraverso la meticolosa analisi dei miti di origine delle più svariate tradizioni, innanzitutto come “potenze sonore”.
Francesco Petrarca e la ricerca dell’ultima Thule
L’avventuroso viaggio del Poeta sulle orme dei geografi greci e latini, alla ricerca di Thule, la perduta e mitica Patria Iperborea
Da Ganesha a Dioniso: lo smembramento e la (re)integrazione
Dal mito della decapitazione di Ganesha a quello di Dioniso Zagreo squartato dai Titani, fino a qualche breve accenno sul Salvatore cristiano: morfologia del percorso iniziatico del “Figlio della Madre”, dallo “smembramento rituale” alla (re)integrazione nella non-dualità