Fin dagli anni del college T.S. Eliot si era immerso nello studio della filosofia e del pensiero dell’India. La Terra devastata così come altri suoi scritti, riflettono questo suo profondo legame col pensiero orientale, nel descrivere la crisi del mondo moderno il poeta attinge alla Bhagavadgītā e alle Upaniṣad.
Come la lettura di The Golden Bough di sir James Frazer e di altri trattati antropologici sul rito e le origini ancestrali del patto sociale hanno ispirato il capolavoro di Francis Ford Coppola sulla guerra in Vietnam.
A Piagge, nel comune sparso di Terre Roveresche nelle Marche, la recente scoperta di questo ipogeo diventa l’occasione per un viaggio nel simbolismo ermetico. Un luogo straordinario e unico nel suo genere che porta il visitatore a vivere l’atmosfera di antichi riti iniziatici.
Alla vigilia del centenario dalla pubblicazione del capolavoro eliotiano, la sua Terra devastata dimostra oggi tutta la sua attualità e potenza evocatrice. Frammenti narrativi che il lettore compone e ricompone in un continuo giuoco di indagine su sé stesso e il mondo, proprio come fa chi percorre la Via dei Tarocchi: “Con questi frammenti ho puntellato le mie rovine”.