L’enigma di Tiahuanaco, culla degli Inca e “Isola della Creazione” nella mitologia andina

di Marco Maculotti Ai fini del proseguimento dell’analisi riguardante il mito di fondazione da parte dei Viracochas [cfr. Viracocha e i miti delle origini: creazione del mondo, antropogenesi, miti di fondazione], sarà utile ora soffermarsi a produrre qualche considerazione sull’importanza nella tradizione andina del centro cerimoniale di Tiahuanaco, “uno dei lasciti più significativi e sconcertanti […]

Pachacuti: cicli di creazione e distruzione del mondo nella tradizione andina

di Marco Maculotti copertina: tessile della cultura Paracas (Perù costiero) Un concetto centrale nella tradizione cosmogonica andina è la credenza in cicli regolari di creazione e distruzione che darebbero inizio e porrebbero fine alle varie ere cosmiche. Il tempo veniva concepito in maniera circolare; in accordo a tale dottrina, esso aveva solo due dimensioni: il […]

I «miti di emersione» nelle tradizioni dei Nativi Americani

di Marco Maculotti Secondo molte tradizioni mitiche, in principio i primi membri della razza umana furono generati nelle viscere della Terra, all’interno di mondi sotterranei simili a uteri cavernosi. I miti di emersione, particolarmente diffusi tra le popolazioni native americane, ci forniscono i migliori esempi di tali regni sotterranei. I racconti mitici narrano di come i […]

Il fenomeno della paralisi nel sonno: interpretazioni folkloriche e ipotesi recenti

I miti e le cronache del folklore ci hanno trasmesso con estrema chiarezza il modo in cui gli antichi inquadravano questo fenomeno: sorprendentemente, tutte le cronache e le leggende dell’antichità sono concordi nell’affermare che responsabile di queste inquietanti esperienze è un certo tipo di entità astrali—talvolta etichettate dalla mentalità moderna come ‘spiriti’, altre volte come ‘demoni’, sovente anche come ‘fairies’ et similia—che conducono i propri attacchi unicamente durante la notte, spesso premendo sul corpo della vittima dormiente e talvolta intrattenendo con il soggetto un rapporto di tipo sessuale. Tali entità, nelle varie culture, sono state denominate in numerosi modi, i più noti dei quali a noi occidentali sono quelli di derivazione latina: ‘succubi’, ‘incubi’ e ‘larve’.

I misteriosi indiani Natchez, Figli del Sole

Tra la miriade di popolazioni che abitarono in passato le vaste praterie dell’America settentrionale, un capitolo a parte meritano i Natchez della valle meridionale del Mississippi. Essi infatti, pur appartenendo alla confederazione di tribù Cree di lingua muskogee, parlavano un dialetto peculiare e ben distinto da quello delle altre popolazioni del Sud-Est, denominato Natchesan. Dalle poche fonti che […]

Una lettura cosmogonica del pantheon della tradizione mexica, in un’ottica di sincretismo religioso

Secondo la mitologia mexica, ogni astro incarna un determinato personaggio: le divinità si sono per così dire “sacrificate” in illo tempore per reincarnarsi negli astri. Così, ad esempio, Quetzalcoatl si è trasformato nel pianeta Venere, la stella del mattino, che dunque può essere venerato nella triplice forma simbolica di energia dinamica, di astro e personificato, in qualità di eroe culturale. A sua volta il Sole, principale fonte del tona o calore vitale, nasce dall’immolazione di Nanahuatzin.

Il “Piccolo Popolo” nel folklore dei Nativi Americani del Sud-Est

Il folklore delle popolazioni native del Nord America fornisce una vastissima ricorrenza di leggende su una “piccola razza di uomini” che vive nel profondo dei boschi, nei pressi degli antichi tumuli funerari o di rocce in prossimità dei corsi d’acqua o dei Grandi Laghi. Nelle narrazioni mitiche, sono spesso descritti come “nani dal volto irsuto” (“hairy-faced dwarfs”), mentre alcuni petroglifi li raffigurano dotati di corna mentre viaggiano su una canoa in gruppi di cinque o di sette. Tra le popolazioni amerindiane, la gente si riferisce ad essi con i nomi di Kanaka’wasa, Nuh-na-yie, Iyaganasha e altri. Secondo le narrazioni tradizionali, si tratta di una popolazione di esseri molto piccoli, alti meno di un metro. A parte l’informazione sulle loro piccole dimensioni si sa poco sul loro aspetto fisico (tuttavia, molte testimonianze li descrivono dotati di lunghe barbe canute e con indosso abiti di fattura molto antica—similmente alla tradizione europea di Gnomi et similia), poiché essi rimangono perlopiù invisibili, eccezion fatta per le persone a cui decidono spontaneamente di mostrarsi (bambini o medicine men).

La tradizione orale delle “Big Stories” come fondamento della legge delle popolazioni native del Canada

[Estratto dall’elaborato di laurea Il riconoscimento dei diritti dei Popoli Nativi del Canada, 2015] Le First Nations del Canada utilizzano la tradizione orale per registrare informazioni considerate di primaria importanza, che vengono raccolte e condivise attraverso una forma di letteratura che tiene in gran conto la memoria e la parola parlata. La trasmissione orale permette che […]