Emergente da ogni angolo del globo, il mitologhema del riso divino nasconde un segreto ancestrale e terribile. Perché bisogna far ridere gli dei crucciati? Da Demetra ad Amaterasu, la risposta addita ancora una volta al tempo e alla palingenesi cosmica.
Andiamo alla scoperta del simbolismo della melagrana nell’ecumene mediterraneo tra mito, iniziazione, mistica e letteratura: dal mito frigio di Cibele e Attis ai Misteri Eleusini e la prigionia di Persefone in Ade, dalla simbologia della Caduta biblica a quella architettonica e massonica delle colonne del tempio Jachin e Boaz.
Dall’analisi delle due figure mitologiche del Puer Aeternus e della Kore nei misteri demetrici di Eleusi, negli studi dello storico delle religioni ungherese Károly Kerényi e nei commenti a questi di Carl Gustav Jung, emerge l’importanza del carattere “originario” e “fondativo” del mito greco, l’enigmatico nesso tra l’essere e il non-essere, quello tra la vita, l’amore e la morte che ci permettono di esprimere attraverso relazioni simboliche un processo cosmico in cui l’esistenza dell’uomo sia prossima alla realtà.
Dietro la maschera cristiana della Candelora e Santa Brigida, l’inizio di febbraio ci riporta alle antiche festività precristiane riguardanti la Triplice Dea e l’attesa dell’imminente rinascita della natura.