Fuori ora! «ARTHOS» n.29/2020

Finalmente, con un po’ di ritardo a causa della situazione sanitaria, è uscito l’albo 2020 di ARTHOS (n.29 della nuova serie, Arya Edizioni – OICL), rivista di Studi Tradizionali fondata nel 1972 e diretta dal prof. Renato Del Ponte, su cui esordisco con un contributo a me estremamente caro. Ovviamente, per me è un onore assoluto essere stato invitato a collaborare all’edizione annuale di questa rivista che definire storica è poco, e lo è doppiamente in virtù della tematica del saggio che porta la mia firma, dato che si tratta di un argomento a cui personalmente tengo tantissimo: IL CULTO DEI FAIRIES NEI PAESI CELTICI: UN’ESCATOLOGIA DI MORTE E RINASCITA.

Arthur Machen e il fascino panico del perturbante

Il nuovo albo speciale di Zothique, rivista di letteratura fantastica e “weird” edita da Dagon Press, nelle sue oltre 230 pagine ci permette di ripercorrere la vita e l’opera di Arthur Machen, scrittore gallese che tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX ha saputo guardare oltre il “velo del reale” e rivelare l’essenza del “Grande Dio Pan“, imponendosi come uno dei più grandi autori della narrativa sovrannaturale della sua epoca.


I rapimenti dei Fairies e il mistero dei “Missing 411”

Ogni anno decine di persone scompaiono improvvisamente nei Parchi Nazionali statunitensi, in situazioni inspiegabili e senza lasciare alcuna traccia; il detective David Paulides, che da decenni studia questi casi misteriosi da lui definiti “Missing 411”, ha individuato alcuni pattern ricorrenti che, analizzati con un occhio alle antiche tradizioni (sia europee che dei nativi americani), ci riportano alle credenze del folklore riguardanti i “water-babies” e altre entità feriche dimoranti nel “mondo invisibile”, cui talvolta si ritiene che l’essere umano, volente o nolente, riesca ad accedere, talvolta per non fare mai più ritorno nel nostro mondo.

Verso il “TimeWave Zero”: Psichedelia ed Escatologia in Terence McKenna

Oltre ad essere stato uno dei “profeti” della Controcultura psichedelica della seconda metà del secolo scorso, Terence McKenna ha saputo edificare, nel corso di trent’anni di studi ed esperimenti, un vero e proprio sistema escatologico per il Terzo Millennio, in vista della deflagrazione finale, fondato sul recupero delle pratiche sciamaniche, su una nuova interpretazione del Sacro come “Mysterium Tremendum” e sulla visione, al di là dell’ordinaria dicotomia tra vita e morte, di quella che definì una “Ecologia delle Anime”.

Fairies, streghe e dee: il “nutrimento sottile” e il “rinnovamento delle ossa”

Un’analisi di alcune credenze riguardanti il “nutrimento sottile” di streghe ed esseri fatati ci condurrà alla scoperta di un mitologema ricorrente attraverso i millenni, dai tempi arcaici delle culture sciamaniche di cacciatori fino all’epoca dei processi inquisitorî: quello del cosiddetto “rinnovamento delle ossa”.

Chi si nasconde dietro la maschera? Le visite dall’Altrove e l’ipotesi parafisica

L’esame delle teorie di John Keel e Jacques Vallée fondate sull’«ipotesi parafisica», il «superspettro» e l’«effetto termostrato» ci consente una riflessione sull’Altro Mondo e un parallelismo con il modello cosmografico e l’«antichtōn» di Filolao 

I rapimenti dei Fairies: il “changeling” e il “rinnovamento della stirpe”

Il nostro ciclo “Magonia” prosegue con un’analisi dei racconti di rapimenti di esseri umani da parte del «popolo fatato», con una particolare attenzione per il fenomeno conosciuto come «changeling», i rapimenti di neonati e nutrici, l’ipotesi del «rinnovamento della stirpe» feerica e, infine, un confronto con le cosiddette «abductions aliene».

Il fenomeno della paralisi nel sonno: interpretazioni folkloriche e ipotesi recenti

I miti e le cronache del folklore ci hanno trasmesso con estrema chiarezza il modo in cui gli antichi inquadravano questo fenomeno: sorprendentemente, tutte le cronache e le leggende dell’antichità sono concordi nell’affermare che responsabile di queste inquietanti esperienze è un certo tipo di entità astrali—talvolta etichettate dalla mentalità moderna come ‘spiriti’, altre volte come ‘demoni’, sovente anche come ‘fairies’ et similia—che conducono i propri attacchi unicamente durante la notte, spesso premendo sul corpo della vittima dormiente e talvolta intrattenendo con il soggetto un rapporto di tipo sessuale. Tali entità, nelle varie culture, sono state denominate in numerosi modi, i più noti dei quali a noi occidentali sono quelli di derivazione latina: ‘succubi’, ‘incubi’ e ‘larve’.

di Marco Maculotti
copertina: Johann Heinrich Füssli, Nightmare

La paralisi nel sonno, detta anche allucinazione ipnagogica, è un disturbo del sonno in cui, a cavallo tra il sonno e la veglia (quindi nel momento prima di addormentarsi o nell’istante precedente il risveglio) ci si trova improvvisamente impossibilitati a muoversi. Il più delle volte, da quanto afferma chi soffre di questo disturbo, la paralisi ha inizio con una sensazione di formicolio che attraversa il corpo, arrivando fino alla testa, al cui interno il soggetto avverte una specie di ronzio «come di uno sciame d’api» oppure un suono simile a quello di una lavatrice o ancora un «battere e stridere di oggetti metallici». Spesso la vittima di tale esperienza prova a gridare per chiedere aiuto, riuscendo tutt’al più a sussurrare debolmente, provando inoltre la sgradevole sensazione di sentire la propria voce soffocata da qualcosa di anomalo.

Sovente, se la vittima si trova a letto con qualcuno, quest’ultimo non può accorgersi di nulla, al punto che sovente nemmeno i fenomeni più disturbanti (suoni e rumori terrificanti, voci incomprensibili, talvolta persino strane luci innaturali proveniente dall’esterno) riescono a destare l’attenzione di chi non subisce l’episodio in prima persona. Può anche capitare che il succube (che, se un tempo era il nome per indicare la misteriosa entità causante il fenomeno, ora è invece il termine con cui la scienza medica si riferisce alla ‘vittima’) oda voci familiari—o, talvolta, persino ‘demoniache’—chiamarlo, o discutere tra di loro alle spalle del soggetto o, peggio ancora, sussurrargli vicino al collo, spesso da dietro le spalle, con voce inquietante.

La scienza ritiene che questo stato anomalo sia dovuto alla persistenza dello stato di atonia che i muscoli presentano durante il sonno ed è causato da una discordanza tra la mente e il corpo: con la conseguenza che, sebbene il cervello sia attivo e cosciente e il soggetto riesca spesso a vedere e percepire chiaramente ciò che lo circonda, nonostante ciò il corpo permane in uno stato di riposo assoluto, al punto che qualsiasi movimento gli è precluso per tutta la durata dell’esperienza. Naturalmente, la scienza nega la realtà delle esperienze provate durante questa misteriosa esperienza, riducendole a mere allucinazioni causate da altrettanto misteriose alterazioni dell’equilibrio cerebrale dei soggetti, che si verificherebbero nel momento esatto del passaggio tra la veglia e il sonno—e viceversa.