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Fuori ora! «ARTHOS» n.29/2020
Finalmente, con un po’ di ritardo a causa della situazione sanitaria, è uscito l’albo 2020 di ARTHOS (n.29 della nuova serie, Arya Edizioni – OICL), rivista di Studi Tradizionali fondata nel 1972 e diretta dal prof. Renato Del Ponte, su cui esordisco con un contributo a me estremamente caro. Ovviamente, per me è un onore assoluto essere stato invitato a collaborare all’edizione annuale di questa rivista che definire storica è poco, e lo è doppiamente in virtù della tematica del saggio che porta la mia firma, dato che si tratta di un argomento a cui personalmente tengo tantissimo: IL CULTO DEI FAIRIES NEI PAESI CELTICI: UN’ESCATOLOGIA DI MORTE E RINASCITA.
Arthur Machen e il fascino panico del perturbante
Il nuovo albo speciale di Zothique, rivista di letteratura fantastica e “weird” edita da Dagon Press, nelle sue oltre 230 pagine ci permette di ripercorrere la vita e l’opera di Arthur Machen, scrittore gallese che tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX ha saputo guardare oltre il “velo del reale” e rivelare l’essenza del “Grande Dio Pan“, imponendosi come uno dei più grandi autori della narrativa sovrannaturale della sua epoca.
La leggenda della città sommersa di Ys, l’Atlantide bretone
Il racconto mitico che descrive come la città perduta di Ys fu inghiottita dai flutti dell’oceano deriva molto probabilmente da eventi storici realmente accaduti intorno al V secolo d.C., ma, come sostiene per esempio Massimo Centini, l’enfatizzazione in chiave moralistica di un evento naturale di proporzioni limitate potrebbe lasciar trasparire il tentativo, da parte degli invasori cristiani, di colpire la precedente religione druidica e la sua classe sacerdotale, soprattutto quella femminile.
La Sheela-na-Gig e il culto dei poteri generativi nel Cristianesimo Celtico
Il culto dei poteri generativi che permeava l’antica religione celtica (e pre-celtica) rimase in auge in Irlanda anche dopo l’avvento del Cristianesimo, al punto che alcuni studiosi parlano di un “Cristianesimo Celtico” che, sotto il velo del nuovo culto, avrebbe mantenuto intatte le antiche dottrine sacre: uno degli indizi più pregnanti in questo senso è la rappresentazione della Sheela-na-Gig prima nei siti megalitici e nei pozzi sacri e, in seguito, nelle stesse chiese cristiane.
Storie di mondi passati: da Samhain a Halloween
In tutta l’Europa antica, la fine del raccolto coincideva con la festività dedicata alle anime dei trapassati: vediamo come si è giunti dalla celebrazione celtica di Samhain a quella odierna di Halloween, passando per la ricorrenza cristiana di Ognissanti.
La magia delle Mainarde: sulle tracce delle Janare e dell’Uomo Cervo
Una visita a Castelnuovo al Volturno, in Molise, ci consente di dare un volto ai personaggi del folklore locale, le Janare e “Gl’Cierv”, e di riprendere alcuni aspetti mitico-tradizionali centrali dei Culti cosmico-agrari dell’antica Eurasia.
Jean Markale: l’Altro Mondo nel Druidismo e nel Cristianesimo Celtico
Disamina dello studioso francese sulle credenze riguardanti l’Aldilà nella tradizione druidica-gaelica e su come, con l’avvento del Cristianesimo, esse sfociarono nella letteratura delle “navigazioni” e nella canonizzazione del Purgatorio.
Imbolc, la triplice dea Brigit e l’incubazione della primavera
Dietro la maschera cristiana della Candelora e Santa Brigida, l’inizio di febbraio ci riporta alle antiche festività precristiane riguardanti la Triplice Dea e l’attesa dell’imminente rinascita della natura.
La festività di Lughnasadh/Lammas e il dio celtico Lugh
Anticamente, presso le popolazioni celtiche, all’inizio del mese di agosto si celebrava Lughnasadh/Lammas, la festa del primo raccolto, istituita secondo il mito dal dio Lugh in persona. Un’analisi delle funzioni di quest’ultimo ci permetterà di metterne in risalto la notevole poliedricità e le corrispondenze con altre divinità delle tradizioni indoeuropee (come Apollo, Beleno e Odino) e addirittura con due potenze divine della tradizione giudaico-cristiana apparentemente opposte fra loro: Lucifero e l’arcangelo Michele.
Metamorfosi e battaglie rituali nel mito e nel folklore delle popolazioni eurasiatiche
di Marco Maculotti
Il topos della metamorfosi zoomorfa è largamente presente nel corpus folklorico di un gran numero di tradizioni antiche, sia dell’Europa arcaica (sulle quale ci concentreremo principalmente in questo studio), sia di altre aree geografiche. Già fin dal V secolo a.C., in Grecia, Erodoto menzionava uomini in grado di trasformarsi periodicamente in lupi. In Africa, in Asia e nel continente americano sono state documentate tradizioni simili, con riferimento a metamorfosi temporanee di esseri umani in fiere: orsi, leopardi, iene, tigri, giaguari. Talvolta, in alcuni casi storicamente documentati del mondo antico (Luperci, Cinocefali, Berserker) «l’esperienza paranormale della trasformazione in animale assume caratteri collettivi ed è all’origine di gruppi iniziatici e di società segrete» (Di Nola, p.12).