Giovanna d’Arco, le Fate e “San Michele”

Chi ha pregato Giovanna d’Arco il 30 maggio 1431, nel momento in cui, tra le fiamme del rogo, implorava il suo dio di accoglierla nel suo regno? Una storia emblematica di sopravvivenze pagane, alberi delle fate e apparizioni di angeli di luce. Un destino fatale, tra predestinazioni al martirio, estasi apollinee ed eresie. 

di Marco Maculotti

Copertina: Jules Bastien-Lepage, Giovanna d’Arco, 1879

 “รˆ una cosa spaventosa cadere nelle mani del Dio Vivente!”

Robert W. Chambers, In the Dragon’s Court (in The King in Yellow, 1895)

Sebbene molti ritengano che, storicamente, lโ€™Europa sia da quasi mille anni interamente cristiana, lo studio delle testimonianze dโ€™epoca, a partire dai processi alle streghe e dai canoni ecclesiastici, ci racconta una storia ben diversa, che emerge tra le pieghe per chi la sappia vedere. Per gli studiosi della storia delle religioni dellโ€™ultimo secolo, dโ€™altronde, la contrapposizione cultuale e ideologica che oppose, per quasi due millenni, il cristianesimo e le religioni native europee รจ cosa nota, che รจ stata analizzata dallo scrivente in piรน occasioni sulle pagine di ยซAXIS mundiยป [1], nonchรฉ precedentemente da autori ben piรน autorevoli del sottoscritto [2].

In uno sceneggiato tv inglese del 1974, Pendaโ€™s Fen di David Rudkin e Alan Clarke [3], che al tempo fu trasmesso in prima serata sulle reti televisive britanniche, a un certo punto prende la parola un pastore anglicano, padre del protagonista. La Chiesa โ€” confessa al figlio โ€” da sempre combatterebbe al suo interno una secolare guerra che vede contrapposte le forze elementali della Luce e quelle dellโ€™Oscuritร . Ancora giร  significativamente, il reverendo aggiunge di non essere sicuro da quale parte si sia schierata la Santa Chiesa durante tutto questo tempo, chiosando che ยซQuando la chiesa, qualunque chiesa muove guerra contro un dio piรน antico, deve per forza equipararlo al diavoloยป, e portando al figlio lโ€™esempio di Giovanna dโ€™Arco, di cui si diceva praticasse la old religion, la ยซreligione primitiva dei campi e dei villaggiยป. Chi ha pregato lโ€™eroina โ€” si domanda con struggimento il curato โ€” nel momento in cui, tra le fiamme del rogo, implorava il suo dio di accoglierla nella sua grazia?ย 

“The plaster Christ of the cathedrals or her old, elemental village god? The son of Adam, son of man. The torn, flayed hero, bleeding on the tree. The old man-god. Unchanging, ever changing. Samson, Marduk, Jesus, Balder, Heracles… By whom the world is haunted since the first beat of the heart of man.”

Gaston Bussiere, Joan of Arc: the Fated-One

La storia di Giovanna dโ€™Arco รจ davvero emblematica a questo riguardo. Nata il 15 gennaio 1412 a Domrรฉmy, un villaggio del Barrois, venne arsa sul rogo il 30 maggio 1431, con lโ€™imputazione di idolatria, apostasia ed eresia davanti a una folla enorme nella piazza di Rouen. Aveva solo 19 anni.

E dire che, fino a pochi mesi prima, persino il re di Francia Carlo VII tributava alla Pulzella tutti i massimi onori, al punto da autorizzare lโ€™incisione del blasone reale sul suo scudo. Le sue provvidenziali gesta belliche allโ€™interno del drammatico quadro della Guerra dei Centโ€™anni, compiute tra il 1428 e il โ€™29, nellโ€™assedio dโ€™Orlรฉans, nella campagna della Loira, nella battaglia di Patay e in numerose altre contro gli Inglesi lโ€™avevano posta letteralmente in odore di santitร . Perchรฉ dunque, dallโ€™oggi al domani, venne condannata a una cosรฌ orribile fine? Perchรฉ il re stesso la tradรฌ, consegnandola agli inglesi, permettendo prima la prigionia e poi il suo martirio?

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Giovanna d’Arco risponde alle accuse degli ecclesiastici (autore ignoto)

Giovanna d’Arco era nata, come sโ€™รจ detto, a Domrรฉmy: questo luogo era noto nellโ€™antichitร  per aver dato i natali a numerosi sensitivi e guaritori, individui cui nella tradizione celtica si attribuisce la cosiddetta ยซseconda vistaยป [4]. Non lontano dal villaggio svettava un faggio, denominato dai popolani ยซlโ€™Albero delle Fateยป o ยซdelle Signoreยป. Era un faggio, da cui si ricavava ogni anno, per la festa di fine anno, il ยซpalo di maggioยป (o, piรน semplicemente, ยซil maggioยป). A poca distanza sorgeva una fonte sacra, ย alle cui acque si attribuiva il potere di guarire le febbri. Giovanna fin da bambina danzava intorno allโ€™Arborum Dominarum, intrecciava ghirlande di fiori freschi e ne decorava i rami in onore allโ€™immagine di Santa Maria di Domrรฉmy, e ยซcantava canti e carmi con certe invocazioniยป [5]. รˆ evidente che il substrato mitico e sacrale del luogo รจ tutto fuorchรฉ cristiano: siamo nellโ€™ambito del culto delle Fate (Faรฉs) o ยซDame Biancheยป, di sapore inconfondibilmente celtico [6].ย Quella del fairy-tree รจ una tradizione ancora oggi diffusa in Irlanda: io stesso ne ho visitati un paio, presso la sacra collina di Tara e la tomba a corridoio di Carrowkeel, siti entrambi risalenti al Neolitico (il che la dice lunga sulla longevitร  storica di certi culti).

Era inevitabile che prima o poi se ne accorgesse anche il potere ecclesiastico, ancor piรน allarmato in quanto correva voce tra i popolani che Giovanna avesse ricevuto la sua missione divina dallโ€™Albero delle Fate. Sotto le sue fronde aveva udito delle voci, che da quel momento in poi la indirizzarono in tutte le decisioni piรน importanti della sua vita. Durante gli atti processuali, interrogata dagli inglesi, confessรฒ che la sua madrina aveva visto le Fate e ci aveva parlato, ma sottolineรฒ il fatto che ella era ยซuna donna buona, e non una divinatrice o una stregaยป [7]. Le confessioni della giovane ricordano quelle dei Benandanti friulani quando vennero interrogati dallโ€™Inquisizione, tra il XVI e il XVIII secoli, sui proprรฎ caratteristici culti ยซestatico-agrariยป, di netta impronta pagana [8]: come questi anche Giovanna riceve nottetempo le visite di un ยซangelo di luceยป, che scoprirร  poi essere San Michele.ย 

La linea sacra di San Michele/Lugh/Apollo

Non inganni la denominazione cristiana: in tutti i territori celtici San Michele ricalcรฒ la precedente figura divina di Lugh/Belanu [9], al punto che negli stessi siti sacri inanellati nella celebre ยซLinea di San Micheleยป in questโ€™area geografica (Skellig Michael in Irlanda, St. Michelโ€™s Mount in Inghilterra, Mont-Saint-Michel in Bretagna e la Sacra di San Michele in Val di Susa, nei pressi di Torino) vanno visti in primo luogo come santuari dellโ€™antico dio della luce: ยซThe old man-god, unchanging, ever changingโ€ฆ by whom the world is haunted since the first beat of the heart of manยป. Gli stessi sentieri di pellegrinaggio cristiani ricalcano le antiche ley lines che da tempo immemore collegano tra loro i siti sacri: fonti, caverne, dolmen, menhir e circoli di megaliti [10]. Lugh era ritenuto il piรน importante dei Tรบatha de Danann, entitร  divine della tradizione celtica che in epoca medievale si mutarono in fairies e fate.

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Si dica incidentalmente che Torino รจ misteriosamente contrassegnata, nella tradizione locale, dal mito della ยซcaduta di Fetonteยป, episodio che unisce aspetti apollinei ad altri luciferini, e ancora che secondo Diodoro Siculo (Bibliotheca historica, I sec. d.C.) Stonehenge non era altro che un grande tempio circolare ad Apollo Iperboreo, in cui il dio veniva onorato dai druidi suoi sacerdoti (gli omologhi celtici degli Iatromanti greci) e dalle sante vestali [11]. E se lโ€™antico proverbio ยซnomen omenยป รจ degno di fedeltร , puรฒ non sembrare casuale il cognome con cui nacque Giovanna, lโ€™arco essendo tradizionalmente sacro al dio Apollo, strumento fatale, al tempo stesso portatore di morte e di estasi mistica, quella che i Greci chiamavano ฮผฮฑฮฝฮฏฮฑ [12]. (Persino la lettera ยซJยป nella sua firma ricorda da molto vicino un arco teso). Non casualmente, sulla stessa linea sacra di Lugh/San Michele si trovano anche Delfi e Delo, sacre ad Apollo.

La firma di Giovanna d’Arco (nonchรฉ l’unica parola che la giovane sapeva scrivere, essendo analfabeta)

ยซQuelli della mia parte sanno bene che la voce mi fu mandata da Dio, hanno visto e conoscono questa voce. Anche il mio re e molti altri hanno udito le voci che venivano a meโ€ฆ Vidi lui [San Michele] con gli occhi del mio corpo, come vedo voiยป [13], si difese Giovanna, affermando di averlo visto molte volte prima di sapere che era San Michele, quando era ancora bambina. Obbedendo alle voci, la novella Vestale era convinta di fare la volontร  delle ยซPersone Santeยป, di cui San Michele era il comandante nella millenaria guerra contro il Male. Rifiutรฒ ostinatamente di giurare sul Vangelo e fu difficile persuaderla a fare lo stesso col messale, e quando le domandarono se avesse mai bestemmiato Dio, rispose che ยซnon aveva mai maledetto i Santiยป. Chiestole se avesse mai rinnegato Dio, affermรฒ di ยซnon aver mai rinnegato i Santiยป: ยซio credo alla Chiesa che รจ in terraยป [14].

Giovanna era convintissima della sua missione divina, e nessuno avrebbe potuto convincerla del contrario. La Francia, dโ€™altronde, si era salvata grazie a lei, e alle voci a cui ella obbediva. Allโ€™inizio del processo disse che ยซera venuta da Dioยป e che ยซnon aveva niente da fare quiยป, chiedendo a gran voce di essere rimandata al piรน presto donde era giunta. Come il Salvatore cristiano, sapeva giร  che il suo tempo era limitato, perchรฉ glielo avevano rivelato le voci delle Persone Sante: sarebbe stata presa ยซprima della festa di S. Giovanniยป, cioรจ il solstizio dโ€™estate. Tuttavia le dissero anche che non doveva affliggersi ma accettare fino in fondo il suo destino e la sua missione, che sarebbe infine giunta nel regno dei cieli [15]. Su queste entitร  divine, che sebbene negli atti del processo denomini ยซangeliยป presentano molteplici punti di contatto con i fairies (lett.: ยซi luminosiยป, ยซgli splendentiยป) del folklore celtico, aveva detto ai suoi accusatori: ยซVengono spesso tra gli uomini senza che nessuno li veda; io stessa li ho visti molte volte in mezzo alla genteยป.

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Giovanna d’Arco venne arsa alla fine di maggio, issata a un palo che appare un po’ ironicamente come un ineffabile doppio simbolico del ยซpalo di maggioยป di Domrรฉmy, quel faggio dove sentรฌ per la prima volta, a 13 anni, le voci delle Persone Sante. Pure le fiamme divampanti portano alla mente i fuochi di Beltane, emblema di morte e rinascita. In seguito le sue ceneri vennero raccolte e disperse in acqua: un rituale funebre ricorrente nellโ€™alveo delle religioni precristiane, europee e non, che in certi casi segue al sacrificio rituale del dio incarnato [16].ย 


Note:

[1] cfr. MACULOTTI, Imbolc, la triplice dea Brigit e lโ€™incubazione della primavera e Da Pan al Diavolo: la โ€˜demonizzazioneโ€™ e la rimozione degli antichi culti europei, su AXISmundi.blog 

[2] cfr. ex multis GINZBURG, Storia notturna. Una decifrazione del sabba; CENTINI, La stregoneria, Ligurpress 2008; GALLI, Occidente misterioso. Baccanti, gnostici, streghe: i vinti della storia e la loro ereditร , Rizzoli, 1987; CHIAVARELLI, Diana, Arlecchino e gli spiriti volanti: dallo sciamanesimo alla ยซcaccia selvaggiaยป, Bulzoni 2007; SAINTIVEYS, I santi successori degli dei. L’origine pagana del culto dei santi, Arkeoios 2016

[3] cfr. MACULOTTI, โ€œPendaโ€™s Fenโ€: il daimon sacro dellโ€™ingovernabilitร , su AXISmundi.blog

[3] cfr. KIRK, Il Regno Segreto, Adelphi 1993

[5] cit. MURRAY, Le streghe nellโ€™Europa occidentale, Tattilo 1974, p. 301

[6] cfr. MACULOTTI, Apparizioni Mariane & โ€œDame Biancheโ€, su AXISmundi.blog

[7] cit. MURRAY, op. cit., p. 300

[8] cfr. GINZBURG, I Benandanti. Stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento, Einaudi 1966; MACULOTTI, I benandanti friuliani e gli antichi culti europei della fertilitร , su AXISmundi.blog

[9] ยซBelanu probabilmente significa l’equivalente di colui che รจ luminoso, o il dio luminoso. L’antichissima radice bel presente in molteplici protolinguaggi, secondo alcune fonti avrebbe il significato trascendentale di apparire dall’altro mondo e/o illuminazione dal mondo degli dei […] successivamente stabilizzatosi in luceยป (cit. Wikipedia, Belanu); cfr. MACULOTTI, La festivitร  di Lughnasadh/Lammas e il dio celtico Lugh, su AXISmundi.blog

[10] cfr. MARKALE, Il cristianesimo celtico e le sue sopravvivenze popolari, Arkeios 2014; CHARPENTIER, I giganti e il mistero delle origini, Edizioni L’Etร  dell’Acquario 2016

[11] Citando Ecateo di Abdera, uno storico del IV secolo e ยซcerti altriยป, Diodoro scrive che ยซin una terra oltre i Celti [ovvero la Gallia] esiste ยซunโ€™isola non piรน piccola della Siciliaยป nel mare del nord, chiamata Iperborea, perchรฉ si trova al di lร  del luogo di origine del vento del nord (Borea). Gli abitanti di questo luogo venerano Apollo, essendoci ยซsia una magnifica zona sacra ad Apollo sia un tempio notevole che รจ adornato con numerose offerte votive ed รจ di forma circolareยป.

[12] cfr. MACULOTTI, Apollo il Distruttore: โ€œcoincidentia oppositorumโ€ nella mistica e nellโ€™escatologia iperborea, su AXISmundi.blog

[13] cit. MURRAY, op. cit., p. 338

[14] cit. FOGLIA, Il libro delle streghe, Rusconi 1980, p. 69

[15] cit. MURRAY, op. cit., p. 341

[16] cfr. FRAZER, Il ramo dโ€™oro

3 commenti su “Giovanna d’Arco, le Fate e “San Michele”

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