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H.P. Lovecraft, i “mondi perduti” e la Teosofia
Una delle cose che più colpiscono il lettore che abbia familiarità con i temi dell’esoterismo è la grande quantità di elementi tradizionali nei racconti di Lovecraft, il che è ben strano se si tiene conto che egli si definiva un assertore convinto del meccanicismo e del materialismo. Questi concetti, tra cui quello dei cosiddetti “continenti perduti”, non gli giunsero però attraverso fonti autenticamente tradizionali, bensì per mezzo delle cogitazioni e delle affabulazioni dei teosofi di fine Ottocento, che ispirarono anche alcuni colleghi del Sognatore di Providence, come Clark Ashton Smith e Robert E. Howard.
Le Amazzoni e le Origini: sulla teoria del “matriarcato primordiale”
Al di là dei pregiudizi e dei vincoli ideologici che nel corso dei secoli hanno compromesso la veridicità della ricerca storica, si rende necessario ricostruire una teoria del “matriarcato primordiale” che proceda attraverso la comparazione di studi differenti e non escluda a priori l’ermeneutica del mito: in questa sede proviamo ad analizzare in modo comparativo le ipotesi di lavoro di J.J. Bachofen, Marija Gimbutas ed Herman Wirth
Uttara Kuru, il Paradiso Boreale nella cosmografia e nell’arte indiana
Giuseppe Acerbi esamina il tema del Paradiso Boreale nella tradizione induista, inquadrandolo nella dottrina dei cicli cosmici e mettendone in rilievo le corrispondenze con la tradizione esiodea e platonica, analizzando infine i simbolismi che si ritrovano nelle rappresentazioni artistiche di tale locus amoenus.
Gunung Padang: la “Montagna di Luce” giavanese, tra (fanta)archeologia e folklore
Siamo andati sull’isola di Giava, in Indonesia, per visitare il Gunung Padang, enigmatico sito archeologico che alcuni hanno definito «la più antica piramide al mondo». Dalla teoria “Out of Sunda” alle recenti rilevazioni con il metodo del carbonio-14, cercheremo di dare una collocazione storica alla “Montagna di Luce”, tra (fanta)archeologia e folklore.
Civiltà “sotterranee” nel mito, nell’occultismo e nella “realtà alternativa”
In contemporanea con la pubblicazione del nostro articolo sulle “Civiltà del mondo sotterraneo nella letteratura fantastica” apparso su Dimensione Cosmica, abbiamo qui redatto un breve excursus sul medesimo topos nelle tradizioni sacre, nell’ambito esoterico e nella «realtà alternativa» del Novecento
Sacralità, mito e divinità nella civiltà degli antichi Sardi
Terra d’elezione di una élite eroica e guerriera che viveva pervasa dalla dimensione del Sacro, la Sardegna può essere, a ragione, annoverata tra i più importanti centri spirituali dell’antichità: obiettivo di questo studio è ricostruire attraverso le lenti della storia, del mito e della tradizione lo sviluppo dell’ancestrale ethnos sardo e della sua cultura
Hanns Hörbiger: la teoria del Ghiaccio Cosmico
Tratto da Louis Pauwels e Jacques Bergier «Il mattino dei maghi», parte II, cap. VI
Ghiaccio e fuoco, repulsione e attrazione lottano eternamente nell’Universo. Questa lotta determina la vita, la morte e la rinascita perpetua del cosmo. Uno scrittore tedesco, Elmar Brugg, ha scritto nel 1952 un’opera in lode di Hörbiger, in cui dice:
“Nessuna delle dottrine che spiegano l’Universo faceva entrare in gioco il principio di contraddizione, della lotta di due forze contrarie, di cui tuttavia l’anima dell’uomo si alimenta da millenni. Il merito imperituro di Hörbiger è di aver risuscitato potentemente la conoscenza intuitiva dei nostri antenati attraverso il conflitto eterno del fuoco e del ghiaccio, cantato dall’Edda. Egli ha esposto questo conflitto agli occhi dei suoi contemporanei. Egli ha dato base scientifica a questa immagine grandiosa del mondo legata al dualismo della materia e della forza, della repulsione che disperde e dell’attrazione che riunisce.”
Enigmi del Mediterraneo: i Guanci, i ‘Popoli del Mare’ e Atlantide
Un tentativo di inquadramento (culturale, antropologico e genetico) della misteriosissima popolazione dei Guanci, antichi abitanti delle Canarie, e uno sguardo ai miti ellenici riguardanti le “Isole Fortunate” e la ‘mitica’ guerra contro Atlantide
Una lettura cosmogonica del pantheon della tradizione mexica, in un’ottica di sincretismo religioso
La religione azteca è una religione mesoamericana che combina elementi di politeismo, sciamanesimo ed animismo, oltre ad aspetti legati all’astronomia ed al calendario. La cosmologia azteca divideva il mondo in tre livelli: uno superiore, sede degli dèi celesti, uno inferiore, sede delle potenze infere, e uno mediano, in cui vive il consorzio umano, equidistante dagli dèi e dai demoni della natura e del sottosuolo. Il concetto di Teotl è fondamentale nella religione azteca. In lingua nahuatl viene spesso considerato sinonimo di “Dio”, anche se, per essere più precisi, si riferisce ad un concetto più generale, che fa riferimento all’energia dinamica immateriale della divinità (tona), in modo simile al concetto polinesiano di mana. Come il tapas degli indo-ariani, questo tona non è sempre benefico, dal momento che una sua sovrabbondanza porta morte e distruzione [Torres 2004, p.14].