Il “Mulino di Amleto”: la lingua arcaica del mito e la struttura del tempo

Il 30 maggio 1902 nacque a Roma Giorgio De Santillana, autore insieme alla studiosa tedesca Hertha von Dechend dell’opera-base dell’astroteologia moderna: “Il mulino di Amleto: saggio sul mito e sulla struttura del tempo”, pubblicato alla fine degli anni Sessanta. Per l’occasione, ne riportiamo integralmente l’introduzione.

Da Cibele a Demetra, i diversi volti della Madre Terra, ovvero dell’eclittica

Dalla tradizione frigia riguardante Cibele, «dea della montagna e delle fiere», a quella indiana di Aditi, «inesauribile sorgente dell’abbondanza», fino alle differenti divinità elleniche quali Rea, Demetra, Temi, Meti (senza dimenticare le varie deità collettive, sempre femminili, del destino), emerge una lettura astroteologica che può fare luce sulle suddette «Dee Madri della Terra», a patto che quest’ultima venga intesa, seguendo gli studi di Santillana, Dechend e Richer (oltre che gli indizi platonici), nel significato di eclittica.

Non viviamo nel tempo, ma in “cronosfere”

Le cronosfere sono vissuti psichici ed eventi spaziotemporali dinamici, come cerchi concentrici nell’acqua, sono diverse frequenze dello scorrere dei tempi che ci coinvolgono; se lo spaziotempo è come l’oceano, i cerchi nell’acqua sono le tracce e i diversi tempi che si dipanano e dilatano, miscelandosi e sovrapponendosi in continuazione

Pinocchio in Scandinavia: le radici della favola nel Kalevala e nell’Edda

Tutti conoscono “Le avventure di Pinocchio” dello scrittore fiorentino Carlo Collodi; ma molti ignorano che egli si servì, per la sua stesura, di archetipi, episodi e scene tratti dal patrimonio leggendario e favolistico dell’Europa del nord.

Il “revival” dell’Astrologia nel ‘900 secondo Eliade, Jünger e Santillana

Il ritorno in auge nel secolo scorso della disciplina astrologica ha destato l’attenzione di alcuni dei più grandi pensatori del Novecento, che analizzarono il fenomeno filosoficamente e da un punto di vista mitico-tradizionale: da Ernst Jünger a Mircea Eliade, fino ad arrivare al “fatalismo” di Giorgio de Santillana.

Astronomia e matematica nell’antica India: le intuizioni di Brahmagupta e Bhāskara Acārya

Secoli prima di Galileo e Newton alcuni studiosi indiani come Brahmagupta e Bhāskara Acārya, eredi della conoscenza millenaria dei Veda, avevano già teorizzato il modello eliocentrico e la forza di gravità; e ancora, il calcolo infinitesimale, le equazioni di secondo grado e il numero zero.

Amleto, ovvero dell’infinito e dell’azione

Ritratto mitico-antropologico del protagonista di uno dei drammi shakespeariani più paradigmatici: riflessioni sull’Uomo Dionisiaco di fronte al Mælström e al non-senso, sul “confine” dove Amleto regna come “Fool”, sulla dicotomia esistente fra visibile-tangibile e invisibile-intangibile.

“Picnic at Hanging Rock”: un’allegoria apollinea

La nostra analisi del film culto di Peter Weir, facendo uso degli strumenti interpretativi dell’antropologia del Sacro, in particolar modo: il Sacro come «Totalmente Altro» secondo Rudolf Otto; la «rottura di livello», la «sospensione del tempo» e il tema dell’accesso all’Altro Mondo di Mircea Eliade; il simbolismo apollineo secondo gli studi di Giorgio Colli.

Considerazioni astrologiche sul Vangelo: una soteriologia su base solare

di Andrea Casella
copertina: “La creazione del Sole, della Luna e delle stelle”, ca. 1250-1260


Prosegue il ciclo di articoli dedicati all’astronomia sacra a firma di Andrea Casella. In questo appuntamento e in quello che seguirà, l’autore si concentra sulla soteriologia dei vangeli cristiani individuandovi i rimandi 
 il più delle volte ormai dimenticati e quindi misconosciuti  all’antica tradizione astroteologica. In questa prima parte si analizzerà in special modo la figura di Giovanni il Battista e il suo rapporto con Gesù (soprattutto per quanto riguarda il “battesimo”) e quella di Giuda l’Iscariota, connessa con la costellazione dello Scorpione.