Video-diretta: H.P. Lovecraft: vita e morte di un gentiluomo, con Riccardo Rosati

Dopodomani sera giovedì 20 aprile presenteremo sul nostro canale YouTube Vita (e morte) di un gentiluomo: infanzia, gioventù, e ultimi giorni di Howard Phillips Lovecraft (La Torre editrice 2022). Nostro ospite sarà Riccardo Rosati, traduttore dell’edizione italiana. Appuntamento alle 21:30.

“The Pickman’s Model” di H.P. Lovecraft: dissezione di un artista da incubo

Un’analisi del sostrato simbolico — dalla catabasi in una Boston sotterranea realmente esistente al folklore preislamico dei Ghoul — del celebre racconto di Howard Phillips Lovecraft Il modello di Pickman (1926), recentemente riadattato in uno degli episodi della serie tv Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities (2022), diretto dal regista Keith Thomas.

H.P. Lovecraft & J.R.R. Tolkien: creatori di mondi nel secolo dell’Irrazionalismo

Howard Phillips Lovecraft e John Ronald Reuel Tolkien sono insieme sia figli che attivi protagonisti del XX secolo. È possibile leggere la loro opera ed attività come espressione delle aspirazioni, bisogni emotivi, ma anche delle paure e delle tensioni dell’uomo del Novecento, nonché stabilire, a ragione, delle connessioni fra esse e i movimenti dell’Irrazionalismo novecentesco che, a più livelli, caratterizzano la fuga dalla realtà del secolo scorso: dalle pseudoscienze all’antroposofia, dall’esoterismo al revival dei miti delle civiltà perdute e sommerse dal Mare, nei tempi di Atlantide e Lemuria.

I diabolici convegni di Arthur Christopher Benson

Dagon Press ha recentemente pubblicato in italiano — con il titolo “La finestra chiusa” (traduzione a cura di Bernardo Cicchetti) — i racconti sovrannaturali di Arthur Christopher Benson, insieme a Montague Rhodes James uno dei più significativi “ghost-writer” inglesi di inizio XX secolo, nonché paragonabile per suggestioni e tematiche a scrittori a lui grossomodo contemporanei ed egualmente “esoterici” come Arthur Machen, H.P. Lovecraft e Algernon Blackwood.

H.P. Lovecraft, la Nuova Babele e l’avvento della Nuova Età Oscura

Per quanto ne dicano alcuni “critici della domenica”, al presunto odio razziale Lovecraft sempre antepose l’orrore visceralmente provato in prima persona nei confronti dell’avvento del mondo moderno, l’impero delle macchine e della spersonalizzazione totale, in cui ogni individuo e le sue visioni più alte sono fagocitate e inserite in un quadro cosmico di tragedia universale, priva di alcuno sbocco superiore. E New York fu, ovviamente, innalzata a immagine della Nuova Babele, che fagocita le antiche tradizioni e le differenziazioni umane in un continuo, abietto rituale di spersonalizzazione, standardizzazione e disumanizzazione collettiva.

H.P. Lovecraft, la Nuova Babele e la caccia alle streghe 2.0

La polemica sollevata agli Hugo Awards 2020 sul lascito letterario e “ideologico” di H.P. Lovecraft ha riaperto la questione, esplosa ai World Fantasy Awards 2011, del presunto razzismo del Sognatore di Providence, che ne farebbe per alcuni un autore problematico. Ma quanto hanno influito davvero le convinzioni “razzialiste” di HPL sulla genesi della sua opera, e in particolar modo sulla stesura di The Horror at Red Hook, il suo racconto più controverso, manifesto della repulsione provata nei confronti della città di New York?

H.P. Lovecraft, i “mondi perduti” e la Teosofia

Una delle cose che più colpiscono il lettore che abbia familiarità con i temi dell’esoterismo è la grande quantità di elementi tradizionali nei racconti di Lovecraft, il che è ben strano se si tiene conto che egli si definiva un assertore convinto del meccanicismo e del materialismo. Questi concetti, tra cui quello dei cosiddetti “continenti perduti”, non gli giunsero però attraverso fonti autenticamente tradizionali, bensì per mezzo delle cogitazioni e delle affabulazioni dei teosofi di fine Ottocento, che ispirarono anche alcuni colleghi del Sognatore di Providence, come Clark Ashton Smith e Robert E. Howard.

Video: HPL fu un “medium inconsapevole”? Due corti su Lovecraft

HPL fu forse un “medium inconsapevole” di potenze “aliene”? Sul nostro canale Youtube abbiamo iniziato a caricare alcuni brevi video, da noi opportunamente montati, per far luce sulla questione. Nel primo dei due partiamo dalle esperienze oniriche che gli occorsero fin dall’infanzia, mentre nel secondo analizziamo gli elementi “rivelazionali” della sua personalissima* mitopoiesi cosmica.

«Studi Lovecraftiani» 19

È uscito l’albo 19 di «Studi Lovecraftiani», rivista di studi dedicati al Sognatore di Providence edita da Dagon Press. In questo numero, anche un nostro corposo intervento sulla questione riguardante il razzismo di H.P. Lovecraft, particolarmente spinosa negli ultimi anni.

“La letteratura Weird: narrare l’impensabile”. Intervista a Francesco Corigliano

Intervistiamo Francesco Corigliano, l’autore del saggio recentemente edito da Mimesis che indaga le caratteristiche e il senso profondo di un genere di difficile definizione, attraverso il ricorso all’opera di tre maestri contemporanei: Howard Phillips Lovecraft, Stefan Grabiński e Jean Ray.

Arthur Machen e il fascino panico del perturbante

Il nuovo albo speciale di Zothique, rivista di letteratura fantastica e “weird” edita da Dagon Press, nelle sue oltre 230 pagine ci permette di ripercorrere la vita e l’opera di Arthur Machen, scrittore gallese che tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX ha saputo guardare oltre il “velo del reale” e rivelare l’essenza del “Grande Dio Pan“, imponendosi come uno dei più grandi autori della narrativa sovrannaturale della sua epoca.


Virus, vampiri e zombie: il tema della pandemia nel Fantastico moderno

Già presente in opere classiche come l’Iliade e il Decameron, il tema dell’apocalisse pandemica è stato sfruttato e indagato negli ultimi secoli soprattutto nell’ambito del Fantastico, nella narrativa come nel cinema: da E.A. Poe a Conan Doyle, da Meyrink e Lovecraft a Richard Matheson e Stephen King; e ancora, sul grande schermo, da registi del calibro di Bergman, Romero, Carpenter, Cronenberg e Gilliam.

“True Detective”, tra realismo fantastico e metapolitica

In allegato potete ascoltare il nostro intervento alla videoconferenza di ieri sera, “Metapolitica delle Serie TV” per G.R.E.C.E. Italie, incentrato sulle implicazioni esoteriche della prima stagione “True Detective” di Nic Pizzolatto, di cui abbiamo già avuto modo di parlare sulle nostre pagine.


“When the stars will be right”: H.P. Lovecraft tra profezia e Apocalisse

In racconti come “Il richiamo di Cthulhu” (1926) e “Nyarlathotep” (1920) Howard Phillips Lovecraft previde la crisi della civiltà occidentale a cui stiamo assistendo oggi, a un secolo di distanza: da questo punto di vista sono da inquadrare la sterminata sequela di orrendi casi di cronaca nera, spia di un mondo in preda a un’angoscia insanabile e pervasiva, in cui le stagioni hanno alterato il loro ciclo naturale e in cui guerre e rivoluzioni si susseguono continuamente, gettando l’umanità in una situazione di crisi apparentemente irreversibile, destinata a sfociare, «quando le stelle saranno ritornate alla posizione giusta», in una «Nuova Età Oscura».

Civiltà del mondo sotterraneo nella narrativa fantascientifica

Il topos delle civiltà sotterranee sembra ricorrente nella storia del pensiero umano, che si tratti di mito, folklore, conoscenze esoteriche, realtà alternativa o “semplice” fantascienza, al punto che talvolta si ha difficoltà a etichettare le varie versioni del topos in una categoria piuttosto che nell’altra. In questa sede ci occuperemo delle variazioni del topos nella letteratura fantascientifica tra XIX e XX secolo.

“Oltre il Reale”, o della dignità letteraria del Fantastico

La letteratura fantastica viene ancora considerata da troppi a malapena paraletteratura; “Oltre il Reale”, il nuovo volume edito da GOG edizioni ci aiuta ad affermare il contrario, analizzando l’opera di cinque tra gli autori più importanti del genere dalla fine del XIX secolo ad oggi: Lovecraft, Machen, Meyrink, Tolkien e Ashton Smith. 

“H.P. Lovecraft, G. Meyrink & A. Machen: Oltre il Reale”

AXIS mundi e La Società dello Zolfo presentano:

“H.P. Lovecraft, G. Meyrink & A. Machen: OLTRE IL REALE”

con Andrea Scarabelli, Marco Maculotti, Roberto Cecchetti

Intervista a cura di Mattia Mazzeo

21 maggio 2020, ore 21:30 — 23:30

Videoconferenza su Facebook

Edgar Allan Poe, cantore dell’abisso

Misconosciuto in vita, Edgar Allan Poe vide pienamente riconosciuto il suo genio solo dopo la morte prematura, come avvenne in seguito anche per H.P. Lovecraft, che ne seguì le orme: ad oggi, a quasi due secoli dalla sua dipartita, Poe è considerato un autore più unico che raro nel narrare l’inconsueto, nell’esplorare i più grandi ed atavici terrori dell’uomo, nel rievocare perdute bellezze dei tempi ancestrali.