Con questo articolo inauguriamo una nuova rubrica, “OGNI ANIMA È UNA STELLA”. L’obiettivo che ci prefiggiamo con questo progetto è quello di indagare, articolo dopo articolo, gli uomini e gli dèi che essi hanno incarnato, attraverso l’indagine della loro storia e del loro tema natale, con i mezzi dell’Astrologia archetipica e tradizionale.
In questo primo appuntamento, il tema natale di Gustav Meyrink — nato a Vienna il 19 gennaio del 1868 — ci permette di osservare le potenze che lo animavano, i simboli che si celavano in ogni sua opera, e attraverso questi tentare una sintesi suggestiva della sua storia, da uomo e iniziato.
Seconda parte dello studio sul Libro dei Morti Egizio (segue dalla prima). Un focus sul “monoteismo solare” instaurato dal faraone Akhenaton e sui probabili contatti tra i culti solari egizi e la religione ebraica, attraverso l’analisi delle fonti egizie e giudaico-cristiane.
Mercoledì prossimo 14 dicembre avremo il piacere di ospitare nuovamente sul nostro canale YouTube, per la terza volta in poco meno di due anni, Paolo Riberi per la presentazione del suo libro Il serpente e la croce (Lindau 2021). Diretta streaming a partire dalle 21:30.
Un’analisi del sostrato simbolico — dalla catabasi in una Boston sotterranea realmente esistente al folklore preislamico dei Ghoul — del celebre racconto di Howard Phillips Lovecraft Il modello di Pickman (1926), recentemente riadattato in uno degli episodi della serie tv Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities (2022), diretto dal regista Keith Thomas.
Il monumentale film di Francis Ford Coppola dedicato alla celeberrima figura del Conte, uscito nelle sale ormai trent’anni fa, riuscì a spaventare ed emozionare le platee di tutto il mondo, grazie alla suo stile potentemente visionario e all’intensità di attori come Gary Oldman e Anthony Hopkins nei ruoli principali. Ma oltre all’innegabile originalità con cui viene rielaborato il “mito” di Dracula, il film rispettò davvero una fedeltà al romanzo, come prometteva il titolo? E quanti particolari riferimenti, allusioni e influenze si possono rintracciare nelle scene di questo horror ancora oggi affascinante e complesso?
Domani, venerdì 11 novembre, saremo ospiti alla storica Libreria Arethusa di Torino per presentare il nostro primo paperback pubblicato con Axis Mundi Edizioni: L’Angelo dell’Abisso. Apollo, Avalon, il Mito Polare e l’Apocalisse. Appuntamento in Via Giolitti 18 a partire dalle ore 18:00.
Siamo onorati di annunciare la nostra presenza, in qualità sia di relatori che di espositori, alla OCCULT CONVENTION organizzata dagli amici de La Società dello Zolfo che si svolgerà sabato 27 e domenica 28 agosto presso l’Hotel Parma Congressi a Parma e il Labirinto della Masone a Fontanellato.
Quale connessione nell’antica Grecia legava il culto iperboreo di Apollo, il simbolismo del cigno e degli uccelli migratori, i Misteri di Eleusi e lo sciamanesimo tracio ed eurasiatico? Estratto del terzo capitolo de L’Angelo dell’Abisso. Apollo, Avalon, il Mito Polare e l’Apocalisse (Axis Mundi Edizioni, 2022).
Un’indagine sul sincretismo tra il “culto del fungo sacro” in area messicana e il cattolicesimo di importazione spagnola, incentrata sulla figura della “sabia” e “curandera” mazateca Maria Sabina. A seguire, qualche riflessione sulle bizzarre ma interessanti raffigurazioni fungine nell’ambito cultuale cristiano, rese note da autori come John Allegro, Elémire Zolla, Gianluca Toro e Giorgio Samorini.
In molte leggende del folklore italiano la mandragora abita le acque ed è descritta interscambiabilmente nel suo triplice aspetto vegetale, zoomorfo, antropomorfo. In questa sede descriveremo alcune particolari convergenze tra il “mostro-mandragola”, alcuni rettili mitologici e non (salamandre, basilischi, serpenti, draghi, rettili e anfibi in genere, creature alate) e alcune creature sotterranee e liminali delle varie leggende come spiriti, folletti, morti prematuri, anime dannate.
Domani pomeriggio a partire dalle 18:30 saremo ospiti del canale YouTube “Lexicon Symbolorum” per la seconda presentazione de “L’Angelo dell’Abisso. Apollo, Avalon, il Mito Polare e l’Apocalisse”. Presenta/intervista Michele Leone!
In occasione dell’anniversario di nascita di Ernst Jünger (29 marzo 1895) ripubblichiamo questo nostro articolo incentrato sulla sua opera Al muro del tempo precedentemente pubblicato su Barbadillo, Eumeswil e Il Centro Tirreno, in questa sede lievemente rivisto e ampliato.
Mercoledì sera avremo il piacere di ospitare sul nostro canale YouTube Antonio Bonifacio che presenterà al nostro pubblico la sua nuova opera “I popoli dell’Orsa Maggiore: lungo la Via degli Orsi e degli Sciamani”, appena pubblicata da Simmetria. Diretta come sempre dalle ore 21:00.
In occasione della pubblicazione del primo paperback per le neonate Axis Mundi Edizioni, pubblichiamo in anteprima un estratto del primo capitolo de L’Angelo dell’Abisso. Apollo, Avalon, il Mito Polare e l’Apocalisse dedicato allo sciamanesimo geto-tracio (nella figura mitica del semidio Zalmoxis) e ai suoi rapporti con le pratiche sacre degli iatromanti apollinei.
È un vero piacere annunciare ai nostri Lettori l’apertura delle prevendite del primo paperback pubblicato per la neonata casa editrice Axis Mundi Edizioni!
Howard Phillips Lovecraft e John Ronald Reuel Tolkien sono insieme sia figli che attivi protagonisti del XX secolo. È possibile leggere la loro opera ed attività come espressione delle aspirazioni, bisogni emotivi, ma anche delle paure e delle tensioni dell’uomo del Novecento, nonché stabilire, a ragione, delle connessioni fra esse e i movimenti dell’Irrazionalismo novecentesco che, a più livelli, caratterizzano la fuga dalla realtà del secolo scorso: dalle pseudoscienze all’antroposofia, dall’esoterismo al revival dei miti delle civiltà perdute e sommerse dal Mare, nei tempi di Atlantide e Lemuria.
Nella cosmologia ellenica si parla fondamentalmente di due Diluvî: uno forse più arcaico, il Diluvio ogigio; e uno forse più recente, quello di Deucalione e Pirra. Platone narra, inoltre, del Diluvio atlantideo, che ha dei paralleli nei racconti degli Aztechi messicani, dei Maya costaricensi e degli Incas peruviani. Anzi, le tradizioni amerinde più esplicitamente pongono un Diluvio alla fine di ogni Era ciclica, il prospetto delle quali ricorda in maniera inequivocabile quello delle cosmologie arcaiche del Vecchio Continente.