La parola d’ordine dei Sessanta fu “allargare l’area della coscienza”. Lo sguardo acuto, poetico e implacabile di Gianni De Martino, tra i fondatori di “Mondo beat”, considerato uno dei capi del movimento psichedelico e autore del recente “Voglio vedere Dio in faccia. Frammenti della prima controcultura”, svela l’universo estatico e visionario, tra illuminazione e abbaglio, dei primi psiconauti e l’incontro con il fiabesco attraverso il nichilismo ai tempi dei love-in a Tangeri e sulle spiagge di Mogador.
Oltre ad essere stato uno dei “profeti” della Controcultura psichedelica della seconda metà del secolo scorso, Terence McKenna ha saputo edificare, nel corso di trent’anni di studi ed esperimenti, un vero e proprio sistema escatologico per il Terzo Millennio, in vista della deflagrazione finale, fondato sul recupero delle pratiche sciamaniche, su una nuova interpretazione del Sacro come “Mysterium Tremendum” e sulla visione, al di là dell’ordinaria dicotomia tra vita e morte, di quella che definì una “Ecologia delle Anime”.
Una riflessione antropologica sulla fruizione collettiva della musica elettronica e sul fenomeno dei “rave”: dal tribalismo ritualistico di gruppo all’ “invasamento”, dalla “morte dell’ego” alla possibilità estatica.