Categoria: Folklore (pagina 2)
Video-diretta: “Ninfa in labirinto”. Incontro con Susanna Mati
Mercoledì 15 dicembre ritornano le nostre dirette su AXIS mundi TV. Nostra ospite questa settimana sarà Susanna Mati, con cui avremo modo di sviscerare il saggio di cui è autrice “Ninfa in labirinto: epifanie di una divinità in fuga”, originariamente pubblicato nel 2006 per Moretti&Vitali e appena ristampato.
I misteriosi tunnel sotterranei russi di Kebardino-Balkaria e la leggenda della “Città Vecchia”
Siamo abituati a credere che i principali megaliti del pianeta siano concentrati in Egitto, Sud America e India. Tuttavia recentemente è stato trovato il sistema di misteriose strutture sotterranee, presso Kabardino-Balkaria, vicino al villaggio di Zayukovo, in Russia. I ricercatori suggeriscono che tutti i tunnel siano concentrati attorno a un’enorme struttura sotterranea a forma di piramide a punta.
Video-diretta: “Umanità antidiluviane, giganti, gentili”, con Gianluca Marletta
Mercoledì prossimo 17 novembre torna ospite sul nostro canale Gianluca Marletta. Appuntamento alle 21 per dialogare della storia esoterica dell’umanità secondo le antiche dottrine incentrate sulla credenza nel tempo ciclico, dall’Europa alle Americhe.
Le porte dell’inverno: “‘i cicci” (i semi), il pasto e la schiera dei morti
Seppure nelle culture subalterne italiane ed europee le credenze intorno alla sopravvivenza del morto non possano essere ridotte ad un unico modello, è possibile però rintracciare delle costanti di carattere morfologico e narrativo che delimitano il grande spazio del rapporto tra vivi e morti. In questa sede ci concentriamo prevalentemente sulle sue manifestazioni cultuali e folkloriche in area campana, afferenti alle celebrazioni di fine ottobre/inizio novembre e strettamente connessi con la cosiddetta “mistica agraria” di cui scrisse Mircea Eliade.
Alfredo Cattabiani: “La festa di Ognissanti e il Capodanno celtico”
Il 1° novembre è lo spartiacque fra un anno agricolo e l’altro. Finita la stagione dei frutti la terra, che ha accolto i semi del frumento destinati a rinascere in primavera, entra nel periodo del letargo. Per i cristiani si celebrano in questi giorni due feste importanti, Ognissanti e la Commemorazione dei defunti. Ma un tempo, nelle terre abitate dai Celti, che si estendevano dall’Irlanda alla Spagna, dalla Francia all’Italia settentrionale, dalla Pannonia all’Asia Minore, questo periodo di passaggio era il Capo d’anno: lo si chiamava in Irlanda Samuin ed era preceduto dalla notte conosciuta ancor oggi in Scozia come Nos Galan-gaeaf, notte delle Calende d’inverno, durante la quale i morti entravano in comunicazione con i vivi in un generale rimescolamento cosmico, come già si è constatato in altri periodi critici dell’anno.
Tomte e Vättar, entità del folklore delle fattorie svedesi
Per secoli e forse millenni, i contadini svedesi hanno condiviso racconti riguardanti creature sovrannaturali che abitavano le loro fattorie. A partire dall’Ottocento, i folkloristi hanno cominciato a studiare tali storie, raccogliendo informazioni sulle misteriose entità, le tradizioni e i riti ad esse collegati.
Video-diretta: “Il mito di Agartha & Shambhala”, con Paolo Dolzan
Domani sera alle 21:00 sul nostro canale YouTube andrà in onda la terza video-diretta di questo mese. Dopo Paola Giovetti e Massimo Centini, a questo giro avremo il piacere di ospitare Paolo Dolzan, ideatore del sito e canale “Il Tetano della Quinta Razza”, per discutere del mito di Agartha e Shambhala nell’occultismo e nella realtà alternativa dell’ultimo secolo e mezzo.
Il “contagio memetico” nel folklore metropolitano di Danilo Arona
Autore poliedrico i cui interessi spaziano dalla critica cinematografica alla narrativa fino alla saggistica dedicata al filone delle realtà alternative, Danilo Arona si è fatto cantore di una particolare e personalissima declinazione dell’horror e del weird che affonda le sue radici nel contesto italiano. Nel suo saggio “Possessione mediatica”, Arona si chiede se sia possibile che certi media, specialmente quelli audiovisivi, siano in grado di provocare in soggetti predisposti un temporaneo annullamento della coscienza il cui posto viene preso da “qualcos’altro”, in poche parole ciò che in altri luoghi, tempi e culture sarebbe stato chiamato possessione.
Video-diretta: L’Uomo Selvatico, con Massimo Centini
Domani sera alle 21:00 sul nostro canale YouTube avremo il piacere di ospitare il prof. Massimo Centini per discutere del corpus leggendario riguardante uno dei personaggi mitici più noti del folklore alpino: l’Uomo Selvatico.
La tomba dell’Uomo Selvatico
Lungo tutto l’arco alpino sono diffuse leggende e tradizioni popolari sulla figura dell’Uomo Selvatico [che avremo modo di analizzare mercoledì sera insieme a Massimo Centini sul nostro canale YouTube]. Grazie a questo reportage di G.M. Mollar scopriamo che sul fondovalle di Lanzo, in Piemonte, c’è addirittura quella che, secondo il folklore locale, sarebbe la sua tomba: andiamo a vedere precisamente cosa racconta la leggenda che si è trasmessa fino a noi attraverso i secoli.
I diabolici convegni di Arthur Christopher Benson
Dagon Press ha recentemente pubblicato in italiano — con il titolo “La finestra chiusa” (traduzione a cura di Bernardo Cicchetti) — i racconti sovrannaturali di Arthur Christopher Benson, insieme a Montague Rhodes James uno dei più significativi “ghost-writer” inglesi di inizio XX secolo, nonché paragonabile per suggestioni e tematiche a scrittori a lui grossomodo contemporanei ed egualmente “esoterici” come Arthur Machen, H.P. Lovecraft e Algernon Blackwood.
Alle origini del Laùro, lo spiritello incubo salentino
C’è chi vede nel Laùro salentino, anche a partire dall’etimologia, il discendente dell’antico Lare, lo spirito domestico romano. Ma più in generale risaltano i punti di contatto con altre entità sovrannaturali della tradizione mediterranea, dall’Incubo al Munaciello, dal Genio Cucullato al Telesforo.
Le origini “pagane” della festa bolognese della porchetta
Lorena Bianconi è l’autrice del volumetto “Alle origini della festa bolognese della Porchetta” (Clueb, 2005), ricorrenza celebrativa del 24 agosto che caratterizzò le estati bolognesi per almeno 500 anni. L’autrice mette in discussione le supposte origini medievali della festa e attraverso una lettura antropologica della sua ritualità, la comparazione con antichi culti precristiani e analizzando l’uso rituale del maiale nel mondo antico, giunge alla conclusione che potrebbe trattarsi del relitto di antiche ritualità precristiane connesse al cambio stagionale.
“…E i manzi risuscitarono”: un inquietante rituale tra stregoneria e ritualità pagana
Dall’analisi di alcuni processi inquisitori per stregoneria avvenuti in Italia — e precisamente tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Trentino — emerge comune il tema della resurrezione dei buoi, delle vacche e…