Voci notturne a ponte Sublicio

Trasmesso per la prima volta il 24 settembre 1995, lo sceneggiato televisivo scritto da Pupi Avati e diretto da Fabrizio Laurenti oggi compie ventisei anni. Andiamo a ripercorrerne, per l’occasione, gli elementi esoterici ed occultistici che emergono dalla visione dei cinque episodi che lo compongono.

Il sacrificio di Isacco nell’iconografia ebraica

Attraverso l’episodio biblico dell’Akedah, meglio noto col nome di β€œSacrificio di Isacco”, il ciclo pittorico della sinagoga di Dura Europos testimonia di una lotta identitaria intercorsa fra la cultura pagana e quella ebraica. Il brano di Genesi XXII, inoltre, getta luce su alcune istanze riguardanti la fondazione del Tempio di Gerusalemme, e sui sacrifici che venivano tributati al suo interno.

Pierre Hadot e gli esercizi spirituali nell’antichitΓ Β 

Il saggio di Pierre Hadot offre la possibilitΓ  di immergersi nella pratica filosofica diffusa soprattutto in epoca ellenistica: un’arte della vita tesa a formare gli uomini in armonia con sΓ© stessi e con ciΓ² che li circonda. 

Arturo Reghini: “Il mito di Saturno nella Tradizione Occidentale”

Un estratto del saggio “Sulla Tradizione Occidentale” di Arturo Reghini, originariamente pubblicato nel 1928 sulle pagine di “UR”, incentrato sul mito di Saturno nella tradizione latina e piΓΉ in generale indoeuropea. Per chi fosse interessato alla lettura integrale, abbiamo allegato il PDF scaricabile gratuitamente.

La Caverna platonica, le sue influenze orfiche e pitagoriche & la Māyā delle Upaniṣad

In questa esposizione tenteremo di mettere a confronto le caratteristiche principali dell’immagine della Caverna platonica contenuta nel VII libro della Repubblica con quelle della Māyā delle UpaniαΉ£ad. Le credenze comuni sono evidenti e coinvolgono, su tutti, i vincoli che determinano lo stato di prigionia dell’uomo e la possibilitΓ  di riscatto attraverso la purificazione dalle forme mutevoli.

Alle origini del LaΓΉro, lo spiritello incubo salentino

C’Γ¨ chi vede nel LaΓΉro salentino, anche a partire dall’etimologia, il discendente dell’antico Lare, lo spirito domestico romano. Ma piΓΉ in generale risaltano i punti di contatto con altre entitΓ  sovrannaturali della tradizione mediterranea, dall’Incubo al Munaciello, dal Genio Cucullato al Telesforo.

Il dio degli incroci: nessun luogo Γ¨ senza genio

Β«Il dio dei luoghi Γ¨ il riconoscimento che attraverso il carattere invisibile del luogo si possa accedere a contenuti piΓΉ ampi. Che il dio del luogo, cioΓ¨, sia in grado di metterci in relazione con un piano piΓΉ profondo della realtΓ  e della psiche che trascende il singolo sito o individuoΒ». Torniamo a parlare del saggio di Stefano Cascavilla “Il dio degli incroci”, recentemente uscito per Exorma, e giΓ  presentato a giugno sul nostro canale YouTube.

“…E i manzi risuscitarono”: un inquietante rituale tra stregoneria e ritualitΓ  pagana

Dall’analisi di alcuni processi inquisitori per stregoneria avvenuti in Italia — e precisamente tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Trentino — emerge comune il tema della resurrezione dei buoi, delle vacche e…

Video-diretta: “Storia notturna: Stregoneria & Sabba”, con Massimo Centini

GiovedΓ¬ 15 luglio alle 21:00 andrΓ  in onda sul nostro canale YouTube il sesto appuntamento del ciclo estivo di conferenze e presentazioni proposte da AXIS mundi. Nostro ospite questa settimana sarΓ  Massimo Centini, professore di antropologia culturale a Torino e Bolzano, e l’argomento su cui ci concentreremo sarΓ  quello della stregoneria medievale nell’Europa occidentale, con un particolare focus su quella che fu la situazione italiana.

Video-diretta: “Alieni, Demoni, Spiriti”. Incontro con Gianluca Marletta

Domani sera alle 21:00 andrΓ  in onda sul nostro canale YouTube il quinto appuntamento del ciclo estivo di conferenze e presentazioni. Stavolta nostro ospite sarΓ  Gianluca Marletta, autore di due libri sul “mito alieno” influenzati dalla cosiddetta “ipotesi parafisica” di Jacques VallΓ©e e John Keel, di cui abbiamo avuto modo di parlare lo scorso aprile al primo convegno nazionale di ufologia ed esoterismo.

Il β€œLibro dei Morti” degli antichi Egizi (I parte)

Il cosiddetto “Libro dei Morti” nell’antico Egitto accompagnava le offerte sacrificali di alimenti per il felice esito del percorso ultraterreno dell’anima del defunto: l’accoglienza nel “cerchio degli Dei”, la vita eterna nei “campi Hotep” e la possibilitΓ  di “uscire al giorno”, ossia di tornare a vedere i viventi e la natura nel nostro mondo. Nondimeno, oltre a raccogliere formule rituali, magiche e religiose per queste cerimonie, i suddetti papiri sembrano contenere anche interessanti paralleli con i fenomeni di “esperienza alle soglie della morte” e di “esperienza extracorporea”, nonchΓ© analogie formali e contenutistiche con altre tradizioni sacre.

Il frutto dell’infinito: meditazioni su Venere, la mela e il fico

Qual Γ¨ il cibo dell’anima? Ovvero che frutti nascono nel giardino dell’immaginario? Un’avventura attraverso la geografia della psiche, seguendo il filo rosso della mela, da quella di Adamo a quella della discordia, dalle nebbie di Avalon sino ai regni celesti dove Venere traccia la sua stella. Un’escursione tra le altezze e i sentieri tortuosi del mondo degli archetipi.

Giovanna d’Arco, le Fate e “San Michele”

Chi ha pregato Giovanna d’Arco il 30 maggio 1431, nel momento in cui, tra le fiamme del rogo, implorava il suo dio di accoglierla nel suo regno? Una storia emblematica di sopravvivenze pagane, alberi delle fate e apparizioni di angeli di luce. Un destino fatale, tra predestinazioni al martirio, estasi apollinee ed eresie. 

Video-diretta: “Gnosi & Apocalissi”, con Paolo Riberi

MercoledΓ¬ sera alle 19:00 andrΓ  in onda sul nostro canale YouTube il secondo appuntamento del nostro nuovo ciclo di conferenze e presentazioni online. Questa settimana sarΓ  con noi Paolo Riberi, autore dei saggi “Abraxas: la magia del tamburo” (Mimesis, 2021), “Pillola rossa o loggia nera?” (Lindau, 2017), “L’Apocalisse di Adamo” (Lindau, 2013), “Maria Maddalena e le altre” (L’EtΓ  dell’Acquario, 2015) e “L’Apocalisse gnostica della Luce” (Ester, 2020).

Abraxas, o sulla fuga dalla prigione cosmica

Nel loro nuovo libro, “Abraxas: la magia del tamburo. Il culto dimenticato del dio cosmico dallo sciamanesimo alla gnosi“, uscito a marzo per Mimesis, Paolo Riberi e Igor Caputo indagano la figura del dio/demone Abraxas, a metΓ  strada tra quella del Demiurgo della cosmogonia gnostica e platonica e quella del dio eonico che connette i vari livelli della manifestazione cosmica.

L’esplorazione altaica di Nicholas Roerich alla ricerca di Belovodye, “la Terra degli DΓ¨i Viventi”

Tra i luoghi visitati da Nicholas Roerich nel corso delle sue spedizioni asiatiche degli anni ’20, una menzione speciale va all’area dei Monti Altai, dove il pittore ed esploratore russo andΓ² alla ricerca della mitica Belovodye, sotterranea “Terra degli Immortali” equivalente alla Shamballah himalayana, dove secondo la leggenda si occultΓ², in un passato antidiluviano, la misteriosa stirpe dei Chud, e da cui si ritiene giungerΓ , in un futuro prossimo, il santo Oirot Khan, ultimo discendente di Gengis Khan e “Salvatore del Mondo”.

Il “Mulino di Amleto”: la lingua arcaica del mito e la struttura del tempo

Il 30 maggio 1902 nacque a Roma Giorgio De Santillana, autore insieme alla studiosa tedesca Hertha von Dechend dell’opera-base dell’astroteologia moderna: “Il mulino di Amleto: saggio sul mito e sulla struttura del tempo”, pubblicato alla fine degli anni Sessanta. Per l’occasione, ne riportiamo integralmente l’introduzione.

Il significato cosmologico del riso degli dèi: sul mito di Baubò e dintorni

Emergente da ogni angolo del globo, il mitologhema del riso divino nasconde un segreto ancestrale e terribile. PerchΓ© bisogna far ridere gli dei crucciati? Da Demetra ad Amaterasu, la risposta addita ancora una volta al tempo e alla palingenesi cosmica.

Il viaggio dell’anima dopo la morte. Il simbolismo del drappo funerario della Marchesa di Dai

Nel 1972 fu rinvenuto nei pressi di Changsha, attuale capitale della provincia cinese dello Hunan, un drappo funerario in seta dipinta, conosciuto con il nome di “drappo funerario della Marchesa di Dai”. Si tratta di uno straordinario manufatto che raffigura in forma simbolica la concezione sull’aldilΓ  e sul viaggio dell’anima dopo la morte della prima epoca Han (206 a.C.-220 d.C.) e che era considerato fondamentale per guidare l’anima del defunto nella sua ascesa al Cielo.