«Carcosa svelata» (presentazione per la Società dello Zolfo)

Siamo orgogliosi di presentare la seconda presentazione online del nostro libro «Carcosa svelata. Appunti per una lettura esoterica di True Detective», che andrà in onda domani sera alle 21.30 sul canale YouTube degli amici de La Società dello Zolfo.

Videoconferenza: «True Detective, cospirazione e serie tv» (Border Nights)

Video del nostro intervento nel 12esimo appuntamento de “L’Orizzonte degli Eventi”, su Border Nights. Prima presentazione di Carcosa svelata. Appunti per una lettura esoterica di True Detective [Mimesis Edizioni, 2021].

«True Detective: cospirazione e serie tv» (L’orizzonte degli eventi, Border Nights)

Giovedì sera alle 21:30 interverremo come ospiti alla videorubrica “L’orizzonte degli eventi” del canale “Border Nights” per presentare “Carcosa svelata. Appunti per una lettura esoterica di True Detective” (Mimesis, 2021) e discutere della centralità dell’elemento ‘cospirativo’ e ‘occulto’ in altre serie televisive anche storiche, come “Twin Peaks”, “X-Files” e la nostrana “Voci Notturne”.

Il Rilke esoterico dei “Sonetti ad Orfeo”

Composti nel febbraio del 1922 come monumento funebre a Wera Ouckama Knoop, una giovane scomparsa alla prematura età di diciannove anni, i “Sonetti a Orfeo” del poeta austriaco di origine boema Rainer Maria Rilke ci parlano ancora oggi, a distanza di un secolo, nella «lingua della perennità in cui i morti si fanno dono nutrendo di sé la terra», svelandoci l’intreccio indissolubile tra morte e vita.

Giordano Bruno: il vincolo & il fantastico

A 421 anni dal rogo in Campo de’ Fiori, un approfondimento sulle premesse, i contenuti e le implicazioni della magia di Giordano Bruno, che declina operativamente le facoltà fantastiche dell’uomo e la profonda cognizione di dinamiche psicologiche universali.

Il Logos e la conoscenza di Dio nel Neoplatonismo di Clemente Alessandrino

Negli “Stromateis”, scritti nel III secolo, Clemente Alessandrino istituisce una più profonda analogia tra la verità-Logos, coeterna e coestensiva a Dio, e l’eone cosmico, aiȏn, che raccoglie in sé presente, futuro e passato: alla scansione temporale, espressione tipica della creazione, si connette l’articolazione della parti del cosmo; così «colui che ricomporrà le parti diverse e le riunificherà, contemplerà senza rischio […] il Logos nella sua perfezione, cioè la verità».

Il Portatore di Fuoco: Prometeo e il senso del tragico nell’antica Grecia

Da una parte il fuoco rappresenta il Logos, ma dall’altra Prometeo incarna la natura selvaggia dell’antica cosmologia, contrapposta alla razionalizzazione attuata dalla società della polis sul mondo esterno alla civiltà ellenica considerato “barbaro” e irrazionale. Il senso stesso del tragico si fonda esattamente sulla sfera della non-razionalità, sulla rappresentazione mitica delle ombre inconsce della popolazione greca della polis e dell’uomo stesso.

Figli di un dio minore: elementi gnostici nei manoscritti di Nag Hammadi

La scoperta di un’intera “biblioteca gnostica” a Nag Hammadi, in Egitto, nel 1945, ha rivelato al mondo il “pessimismo cosmico” di alcune tra le prime congreghe cristiane del Vicino Oriente, basato sulla differenza ontologica tra l’inconoscibile Dio-Padre dei Vangeli sinottici e il “Dio di questo mondo”, figura che presenta notevoli corrispondenze ma anche sensibili distinzioni con il Demiurgo platonico.

Sulle spalle degli Jötnar: intervista a Ylenia Oliverio (“Il Bosco di Chiatri”, “Vanatrú Italia”)

Oggi ci troviamo in compagnia di Ylenia Oliverio, presidente dell’associazione “Il Bosco di Chiatri” e soprattutto della sezione “Vanatrú Italia”, incentrata sullo studio e sulla divulgazione dell’antica tradizione cultuale e ritualistica norrena, in particolar modo delle correnti Seiðr e, appunto, Vanatrú.

René Guénon: “Il caos sociale”

Oggi ricorre il 70esimo anniversario dalla morte di René Guénon. Per l’occasione, vogliamo pubblicare un estratto dal suo “La crisi del mondo moderno” (1927), opera che, nonostante sia stata pubblicata ormai quasi un secolo fa, risulta ancora oggi illuminante per capire le storture del mondo in cui viviamo, soprattutto considerando gli avvenimenti a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi.

Di Solstizi e Apocalissi: di Saturno e dell’Età dell’Oro

Annotazioni solstiziali e “apocalittiche” sulla celebrazione del Natale e sulla fine dell’Anno, sulla dottrina arcaica delle “porte” del Cosmo e dell’Anno e sull’escatologia dell’antica Religione Siderale, passando dalla tradizione greco-romana a quella induista a quella cristiana.

Arthur Machen: Stregoneria & Santità

Il 15 dicembre 1947 lasciava il nostro mondo Arthur Machen, tra i più importanti autori della letteratura fantastica britannica. In suo ricordo, diamo una rilettura a uno dei suoi estratti maggiormente filosofici, il prologo del racconto The White People, scritto nel 1904.

Apparizioni Mariane & “Dame Bianche”

L’analisi dell’aspetto archetipale delle Apparizioni Mariane al di là dei dogmi cattolici ci permette di metterne in luce alcune caratteristiche inaspettate e ricorrenti che sembrano non presentare soluzione di continuità con i culti precristiani.

Le streghe di Alicudi: note di folklore eoliano

Nella tradizione popolare eoliana il nome di Alicudi è associato da sempre a storie fantastiche e misteriose: ‘mahare‘ (streghe) che in volo raggiungono Palermo o addirittura l’Africa, esseri umani che si trasformano in animali, pescatori che conoscono formule magiche per ‘tagliare’ le trombe marine, indovini, oracoli e altre enigmatiche presenze.

Considerazioni sulla questione della ierolingua nel Medioevo (II)

Nel suo millenario percorso la filosofia cristiana medievale si ritrova ad affrontare le questioni della creazione dell’universo attraverso la Parola divina, della lingua adamitica e della confusione post-babelica a cui si attribuisce la molteplicità delle lingue umane. Nonostante la dogmatica adesione al canone biblico e ai fondamentali riferimenti platonici ed aristotelici, importanti contributi a questo studio verranno da una parte dalla dottrina esoterica del Giudaismo, la Qabbalah, dall’altra dall’opera di Dante Alighieri.

Considerazioni sulla questione della ierolingua nel Medioevo (I)

La vera origine del linguaggio verbale è un mistero che si perde nelle nebbie del più remoto passato del genere umano. Questo tema universale e trasversale (al quale si ricollega quello dell’arcano potere della parola e in particolare dell’evocazione dei Nomi Divini) nella civiltà occidentale è stato oggetto di riflessione speculativa e teologica fin dai tempi della filosofia greca, mantenendo una sua centralità anche nella cultura filosofica del Medioevo cristiano.

Roerich, Gurdjieff, Blavatsky: i segreti del deserto del Gobi

Durante la spedizione del 1927 in Asia centrale, il pittore ed esploratore russo Nicolas Roerich mosse verso il deserto del Gobi, in Mongolia, attraversando la palude salina di Qaidam (Tsaidam). Le tradizioni riportate da Madame Blavatsky e da Georges Ivanovič Gurdjieff, nonché i racconti del folklore locale, lo dicevano sede di un antico mare, all’interno del quale si tramandava si fossero sviluppate civiltà avanzate ora dimenticate e città leggendarie ora sepolte dalle sabbie.

René Guénon: “Riunire ciò che è sparso”

Il 15 novembre del 1886 nacque a Blois, in Francia, l’esoterista René Guénon. Come omaggio nei suoi confronti, riproponiamo la lettura di un estratto della sua opera, pubblicata postuma, “Simboli della Scienza Sacra”, in cui viene trattato il tema della frammentazione primordiale dell’Uomo Universale (Purusha, Prajāpati, Osiride, Adam Qadmon) e della sua reintegrazione finale nello stato originario.

La Croce ciclica di Hendaye: un calendario in codice?

La cosiddetta «Croce ciclica» è un enigmatico monumento ubicato nella cittadina basca di Hendaye, sui Pirenei Atlantici francesi. Il suo simbolismo esoterico venne analizzato negli anni Venti da Fulcanelli, l’«ultimo degli Alchimisti», che vide nell’iscrizione in latino sui bracci della croce e nei bassorilievi sul suo piedistallo la rivelazione delle Quattro Età dell’umanità e la profezia del cataclisma prossimo venturo che verrà a porre fine alla mortifera Età del Ferro.

Mircea Eliade: i Morti e i Semi, mistica agraria e soteriologia

Simili ai semi sepolti nella matrice tellurica, i morti aspettano di tornare alla vita sotto nuova forma. Per questo si accostano ai vivi, specie nei momenti in cui la tensione vitale delle collettività raggiunge il massimo, cioè nelle feste dette della fertilità, quando le forze generatrici della natura e del gruppo umano sono evocate, scatenate, esasperate dai riti, dall’opulenza e dall’orgia. Il legame fra antenati, raccolti e vita erotica è tanto stretto che i culti funebri, agrari e genitali si interpenetrano, talvolta sino a completa fusione.