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Ernst Jรผnger, โAl Muro del Tempoโ: la โrottura di livelloโ e lโaccesso al โfondo originarioโ
In occasione dell’anniversario di nascita di Ernst Jรผnger (29 marzo 1895) ripubblichiamo questo nostro articolo incentrato sulla sua opera Al muro del tempo precedentemente pubblicato su Barbadillo, Eumeswil e Il Centro Tirreno, in questa sede lievemente rivisto e ampliato.
Il dio degli incroci: nessun luogo รจ senza genio
ยซIl dio dei luoghi รจ il riconoscimento che attraverso il carattere invisibile del luogo si possa accedere a contenuti piรน ampi. Che il dio del luogo, cioรจ, sia in grado di metterci in relazione con un piano piรน profondo della realtร e della psiche che trascende il singolo sito o individuoยป. Torniamo a parlare del saggio di Stefano Cascavilla “Il dio degli incroci”, recentemente uscito per Exorma, e giร presentato a giugno sul nostro canale YouTube.
“Ben venga Maggio”: riti e tradizioni di Calendimaggio (Alfredo Cattabiani)
In occasione del 1ยฐ Maggio pubblichiamo questo scritto del mai sufficientemente ricordato Alfredo Cattabiani (che tra l’altro, ironia della sorte, nacque e morรฌ proprio a maggio, rispettivamente il 26 e il 18 del mese), dedicato ai riti e alle tradizioni antiche e popolari su Calendimaggio. Tratto dal suo libro “Calendario”.
Negli oscuri meandri di Carcosa
Il nuovo saggio di Marco Maculotti, edito da Mimesis, permette di varcare la soglia della cittร perduta, per orientarsi tra i simboli e i riferimenti celati dietro la prima stagione di “True Detective”.
Fuori ora! ยซARTHOSยป n.29/2020
Finalmente, con un poโ di ritardo a causa della situazione sanitaria, รจ uscito lโalbo 2020 di ARTHOS (n.29 della nuova serie, Arya Edizioni – OICL), rivista di Studi Tradizionali fondata nel 1972 e diretta dal prof. Renato Del Ponte, su cui esordisco con un contributo a me estremamente caro. Ovviamente, per me รจ un onore assoluto essere stato invitato a collaborare allโedizione annuale di questa rivista che definire storica รจ poco, e lo รจ doppiamente in virtรน della tematica del saggio che porta la mia firma, dato che si tratta di un argomento a cui personalmente tengo tantissimo: IL CULTO DEI FAIRIES NEI PAESI CELTICI: UNโESCATOLOGIA DI MORTE E RINASCITA.
“Mefistofele e l’Androgine”. Il mistero della totalitร secondo Mircea Eliade
In un saggio del 1959 dal titolo “Mefistofele e l’androgine. Il mistero della totalitร ”, trascrizione di uno dei colloqui di Eranos presso l’Universitร di Marburgo, Mircea Eliade prende spunto dal celebre prologo del Faust di Goethe per affrontare il tema della totalitร in quanto ยซcoincidentia oppositorumยป.
Conversazioni con Mircea Eliade
114 anni fa, il 13 marzo del 1907, nasceva a Bucarest Mircea Eliade. Per l’occasione, spendiamo due parole sul libretto recentemente pubblicato dalle Edizioni Bietti per la collana “Minima Letteraria”, in cui si possono leggere quattro interviste al piรน importante storico delle religioni del XX secolo rilasciate rispettivamente a Jean Varenne, Alain de Benoist, Fausto Gianfranceschi e Alfredo Cattabiani, negli anni ’70 e ’80.
di Marco Maculotti
Copertina: Mircea Eliade (a destra) con Carl Gustav Jung a Eranos
Ioan P. Culianu: “Mircea Eliade e l’ideale dell’uomo universale”
In questo saggio, che pubblichiamo integralmente in occasione del 71esimo anniversario di nascita di Ioan Petru Culianu (5 gennaio 1950), lo studioso romeno analizza la vita e le opere del suo maestro Mircea Eliade, tenendo conto sia dell’aspetto biografico che di quello letterario, nonchรฉ ovviamente del suo ruolo di “mistagogo” e iniziatore per quanto riguarda la questione ermeneutica del Sacro e della storia delle religioni.
Sulla concezione tradizionale dell’arte figurativa e sulla sua funzione sacrale
Come affermato da storici delle religioni come Coomaraswamy, Zimmer, Eliade e da esoteristi come Guรฉnon ed Evola, nelle societร tradizionali ad ogni arte o scienza profana รจ sempre corrisposta una โscienza sacraโ, la quale aveva ยซun carattere organico-qualitativo e considerante la natura come un tutto, in una gerarchia di gradi di realtร e di forme di esperienza, delle quali forme quella legata ai sensi fisici non รจ che una particolareยป. Esempi di questa concezione dell’arte si possono rinvenire nei bassorilievi dei tempi induisti, ma anche nelle rappresentazioni rupestri risalenti all’epoca dei Cromagnon.
Mircea Eliade: ยซPauwels, Bergier e il Pianeta dei maghiยป
Dedicata a scienza e mistero, passato e futuro, archeologia e fantascienza, “Planรจte” fu una rivista poliedrica, edita da Louis Pauwels e Jacques Bergier, giร autori del libro-culto del ยซrealismo fantasticoยป “Il mattino dei maghi”, che attirรฒ anche l’attenzione di Mircea Eliade, il quale ne parlรฒ nella sua opera “Occultismo, stregoneria e mode culturali”, pubblicata nel 1976.
Folli, sciamani, folletti: la liminalitร , l’alteritร e l’inversione rituale
La collocazione periferica del Folle/Buffone/Giullare di epoca medievale lo lega, oltre che allo Sciamano arcaico, ad altri personaggi liminali del mito e del folklore, come l’Uomo Selvatico, Arlecchino, il Genio Cucullato e piรน in generale a tutta quella categoria di entitร feriche connessi da una parte ai demoni della vegetazione e dall’altra all’ambito funzionale del sogno e della morte. Con riguardo al rito, il Folle รจ da vedersi connesso alla cosiddetta ยซinversione ritualeยป che veniva messa in atto durante i Saturnalia romani e durante tutti quei rituali deambulatorรฎ collettivi del tipo dei Charivari da cui nacquero, nel Medioevo, le ยซFeste dei Folliยป e il moderno Carnevale.
Quel simbolico parallelismo tra Mircea Eliade ed Emil Cioran
Un epistolario dannatamente umano, essenziale di questi tempi, rivelatore di una complicitร segreta tra due anime complementari della grande generazione romena in esilio: lo storico delle religioni Mircea Eliade e il filosofo nichilista per eccellenza, Emil Cioran, nato proprio l’8 aprile del 1911.
“Al muro del tempo”: le profezie di Ernst Jรผnger sull’Era dei Titani
125 anni fa, il 29 marzo 1895, nasceva ad Heidelberg Ernst Jรผnger, uno dei piรน importanti e originali pensatori del secolo breve. Sessant’anni sono invece trascorsi dalla pubblicazione della sua opera “Al muro del tempo” che, riletta oggi, non puรฒ che stupirci per la puntualitร delle profezie in essa contenute sul mondo che verrร , mondo in cui oggi ci troviamo a vivere: dalla figura paradigmatica del ยซmilite ignotoยป all’avvento del cosiddetto ยซuomo-massaยป, passando per il fenomeno della ยซscomparsa dei confiniยป e giungendo infine a mettere in rilievo l’opera di distruzione dei ritmi naturali in cui l’uomo รจ sempre stato inserito, compiuta per mezzo del ยซtitanismoยป della Scienza.
“Al muro del tempo”: la questione della Storia e la crisi del mondo moderno
L’opera di Ernst Jรผnger sul tempo ciclico, pubblicata ormai 60 anni fa, segna l’apice di quella che fu denominata ยซcultura della crisiยป, corrente di pensiero incentrata sulla presa di coscienza del dramma della Storia e dello Storicismo e sull’immagine del tempo come un flusso impetuoso che tutto travolge: intuizioni che, prima di Jรผnger, vennero portate a galla da Oswald Spengler, Renรฉ Guรฉnon, Julius Evola e Mircea Eliade.
Nord-Sud: la prima dicotomia umana e la separazione del ramo australe
I popoli quasi totalmente sprovvisti di tecniche materiali, come i Pigmei e i Boscimani, conservano un retroterra di strutture religiose piuttosto complesse che non sono passate attraverso lo stadio di un โtotemismo originarioโ, presupposto da certa antropologia culturale di impostazione evoluzionistica come una delle tappe obbligate di un ipotetico andamento progressivo. Da qui, l’ipotesi di un’antichissima diffusione di queste popolazioni pigmoidi, forse da mettere in relazione con la figura vetorotestamentaria di Lilith e con altri personaggi mitici delle tradizioni arcaiche, come Vamana, il quinto avatara di Vishnu, che significativamente appare nell’iconografia sacra con le sembianze di un nano.
Mircea Eliade: “Scienza, idealismo e fenomeni paranormali”
I poteri paranormali non si incontrano esclusivamente presso i primitivi, ma anche presso yogin,ย fakiri, santi di ogni specie, appartenuti a ogni sorta di civiltร . Le necessitร dell’argomentazione storicistica hanno forzato il de Martino a limitare le sue comparazioni ai poteri paranormali dei primitivi e a quelli deiย mediumย moderni. Ma l’autenticitร dei poteri degliย yogin, per esempio, pone un altro problema: quello della conquistaย lucidaย eย razionaleย di questi poteri paranormali. Non bisogna quindi considerare soltanto un ยซmondo magico storicoยป (i primitivi) e una regressione spontanea ma storicamente inautentica in tale mondo (i medium): occorre considerare un altro mondo accessibile, in linea di principio, aย tuttiย edย in qualsiasi momento storico.
Aure e luci interiori
Siccome la percezione di un chiarore caratterizza lโapparizione del divino, da sempre al numinoso si รจ associato il luminoso. Il grande dilemma che Walter Benjamin propone รจ se lโimpressione visiva sia determinata esclusivamente dalla biologia dellโocchio umano o sia anche connotata da specificitร culturali e storiche. In questo contributo si cerca di ricostruire come lโesperienza della luce in Occidente sia mutata nei secoli per intensitร e repentinitร e come le sue modalitร di manifestazione si siano modificate.
Dioniso allo specchio: la maschera, il Daimon e la metafisica dell’ยซaltro-da-sรฉยป
La maschera e la metafisica dell’ยซaltro-da-sรฉยป: le iniziazioni giovanili nell’antica Roma e i simbolismi dionisiaci secondo Kรกroli Kerรฉnyi e Walter Otto; l’ยซarchetipicitร e paradigmaticitร dell’uomo arcaicoยป che, secondo Mircea Eliade, ยซsi riconosce “veramente se stesso”, soltanto nella misura in cui cessa proprio di esserloยป; il Daimon e la ยซMaschera antiteticaยป nella Visione di W.B. Yeats; Dioniso allo specchio, Vishnu che sognando crea gli innumerevoli mondi e il ยซdio solipsistico del sognoยป di Thomas Ligotti.





















