Italia arcana: l’ipogeo di Piagge e i Misteri Mithraici

A Piagge, nel comune sparso di Terre Roveresche nelle Marche, la recente scoperta di questo ipogeo diventa l’occasione per un viaggio nel simbolismo ermetico. Un luogo straordinario e unico nel suo genere che porta il visitatore a vivere l’atmosfera di antichi riti iniziatici.

I Sognatori del “Dreamtime”: il Mito, il Sogno, il Centro nella tradizione australiana e nativa americana

Il mito Γ¨ il sogno collettivo di un popolo: Il Sogno come via per ritornare al Centro. Elucubrazioni sul “Tempo del Sogno” (Dreamtime) della tradizione sacrale degli aborigeni australiani e dei nativi americani, iniziando il discorso dal film L’ultima onda di Peter Weir.

Intorno alla spazialitΓ  sacra

La sacralitΓ  del temenos e la sospensione del tempo soli danno quell’ordine di senso agli iniziati e al loro vivere al di fuori del tempio stesso, indirizzandoli e decontestualizzandoli in qualcosa di sovratemporale e non legato al contingente. Meditazioni intorno alla spazialitΓ  sacra: sul divino come centro e circonferenza, l’analogia tra tempio e cuore, la simbologia della montagna sacra e del punto omega, l’atto di costruire e ordinare come una imitatio dei.

La Coppa, la Corona e la Ruota

La corona non Γ¨ solo potenza traboccante, ma Γ¨ anche essere nel centro, l’asse cavo nel mezzo del movimento della ruota. E questo asse Γ¨ cavo, Γ¨ un centro vuoto, come quello della coppa: un vuoto possente. Il centro Γ¨ unione del vuoto e della luminositΓ , del movimento e dell’immobilitΓ , della circonferenza e del punto al suo centro, ruota e mozzo insieme: incontro paradossale, impossibile per la ragione comune, coincidenza degli opposti che fa girare la testa.

La lingua dei Siculi nell’albero genealogico indoeuropeo

I Romani non potevano non notare il fatto che la lingua latina avesse molte somiglianze fonetiche e sintattiche sia con la lingua degli Elleni che con quella dei Siculi, e i loro documenti storici fornivano un supporto molto importante a riguardo, poichΓ© affermavano sinotticamente che nel Lazio abitarono sia Siculi che Elleni in tempi piΓΉ antichi. Certo perΓ² non potevano immaginare che queste somiglianze, ovvero questo passaggio di isoglosse, risalisse in realtΓ  al tempo del loro stanziamento mitteleuropeo e non al casuale secondo incontro nella penisola italiana.

Le porte dell’inverno: β€œβ€˜i cicci” (i semi), il pasto e la schiera dei morti

Seppure nelle culture subalterne italiane ed europee le credenze intorno alla sopravvivenza del morto non possano essere ridotte ad un unico modello, Γ¨ possibile perΓ² rintracciare delle costanti di carattere morfologico e narrativo che delimitano il grande spazio del rapporto tra vivi e morti. In questa sede ci concentriamo prevalentemente sulle sue manifestazioni cultuali e folkloriche in area campana, afferenti alle celebrazioni di fine ottobre/inizio novembre e strettamente connessi con la cosiddetta “mistica agraria” di cui scrisse Mircea Eliade.

Alfredo Cattabiani: “La festa di Ognissanti e il Capodanno celtico”

Il 1Β° novembre Γ¨ lo spartiacque fra un anno agricolo e l’altro. Finita la stagione dei frutti la terra, che ha accolto i semi del frumento destinati a rinascere in primavera, entra nel periodo del letargo. Per i cristiani si celebrano in questi giorni due feste importanti, Ognissanti e la Commemorazione dei defunti. Ma un tempo, nelle terre abitate dai Celti, che si estendevano dall’Irlanda alla Spagna, dalla Francia all’Italia settentrionale, dalla Pannonia all’Asia Minore, questo periodo di passaggio era il Capo d’anno: lo si chiamava in Irlanda Samuin ed era preceduto dalla notte conosciuta ancor oggi in Scozia come Nos Galan-gaeaf, notte delle Calende d’inverno, durante la quale i morti entravano in comunicazione con i vivi in un generale rimescolamento cosmico, come giΓ  si Γ¨ constatato in altri periodi critici dell’anno.

Video-diretta: L’Uomo Selvatico, con Massimo Centini

Domani sera alle 21:00 sul nostro canale YouTube avremo il piacere di ospitare il prof. Massimo Centini per discutere del corpus leggendario riguardante uno dei personaggi mitici piΓΉ noti del folklore alpino: l’Uomo Selvatico.

La tomba dell’Uomo Selvatico

Lungo tutto l’arco alpino sono diffuse leggende e tradizioni popolari sulla figura dell’Uomo Selvatico [che avremo modo di analizzare mercoledΓ¬ sera insieme a Massimo Centini sul nostro canale YouTube]. Grazie a questo reportage di G.M. Mollar scopriamo che sul fondovalle di Lanzo, in Piemonte, c’Γ¨ addirittura quella che, secondo il folklore locale, sarebbe la sua tomba: andiamo a vedere precisamente cosa racconta la leggenda che si Γ¨ trasmessa fino a noi attraverso i secoli.

Per una lettura antropologica del “Viaggio nella Matamonia di Esagro Noroi”, di Lucio Besana

Un viaggio nella Matamonia di Esagro Noroi” di Lucio Besana, contenuto nella silloge “Storie della serie cremisi” (Edizioni Hypnos 2021), accompagna il lettore attraverso un pellegrinaggio dai connotati ucronici, mostrando i limiti e le tensioni del simbolo, dati entrambi dalla sua dipendenza ai processi di reificazione naturale e sacrale. Il racconto porta all’estremo la sintomatologia distruttiva del presente, un residuo illuminista che tende a demistificare il potere culturale di un dato oggetto, ridimensionando cosΓ¬ il valore e le potenzialitΓ  dell’essere umano.

Thor Heyerdahl, teoria e prassi

Il 6 ottobre 1914, esattamente 107 anni fa, nasceva in Norvegia Thor Heyerdahl — antropologo, esploratore, scrittore e regista. Andiamo a ripercorrere le fasi principali della sua vita, a partire dalla spedizione Kon-Tiki con cui attraversΓ² il Pacifico su una zattera di balsa costruita secondo la maniera degli antichi, al fine di dimostrare agli accademici la possibilitΓ  dei viaggi transoceanici nell’antichitΓ .

Video-diretta: “Le piante degli dΓ¨i”, con Giorgio Samorini e Venexia Editrice

MercoledΓ¬ sera alle 21 sul nostro canale YouTube avremo il piacere di avere ospite Giorgio Samorini, etnobotanico di fama internazionale, per la presentazione dell’edizione italiana di “Piante degli dΓ¨i“, lo storico testo sulle piante sacre e psicotrope di Albert Hofmann, Richard Schultes e Christian Ratsch, recentemente pubblicato in Italia, in un’edizione da collezione, da Venexia Editrice, che pure presenzierΓ  all’incontro.

Il sacrificio di Isacco nell’iconografia ebraica

Attraverso l’episodio biblico dell’Akedah, meglio noto col nome di β€œSacrificio di Isacco”, il ciclo pittorico della sinagoga di Dura Europos testimonia di una lotta identitaria intercorsa fra la cultura pagana e quella ebraica. Il brano di Genesi XXII, inoltre, getta luce su alcune istanze riguardanti la fondazione del Tempio di Gerusalemme, e sui sacrifici che venivano tributati al suo interno.

Alle origini del LaΓΉro, lo spiritello incubo salentino

C’Γ¨ chi vede nel LaΓΉro salentino, anche a partire dall’etimologia, il discendente dell’antico Lare, lo spirito domestico romano. Ma piΓΉ in generale risaltano i punti di contatto con altre entitΓ  sovrannaturali della tradizione mediterranea, dall’Incubo al Munaciello, dal Genio Cucullato al Telesforo.

Le origini “pagane” della festa bolognese della porchetta

Lorena Bianconi Γ¨ l’autrice del volumetto “Alle origini della festa bolognese della Porchetta” (Clueb, 2005), ricorrenza celebrativa del 24 agosto che caratterizzΓ² le estati bolognesi per almeno 500 anni. L’autrice mette in discussione le supposte origini medievali della festa e attraverso una lettura antropologica della sua ritualitΓ , la comparazione con antichi culti precristiani e analizzando l’uso rituale del maiale nel mondo antico, giunge alla conclusione che potrebbe trattarsi del relitto di antiche ritualitΓ   precristiane connesse al cambio stagionale.

“…E i manzi risuscitarono”: un inquietante rituale tra stregoneria e ritualitΓ  pagana

Dall’analisi di alcuni processi inquisitori per stregoneria avvenuti in Italia — e precisamente tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Trentino — emerge comune il tema della resurrezione dei buoi, delle vacche e…

Il frutto dell’infinito: meditazioni su Venere, la mela e il fico

Qual Γ¨ il cibo dell’anima? Ovvero che frutti nascono nel giardino dell’immaginario? Un’avventura attraverso la geografia della psiche, seguendo il filo rosso della mela, da quella di Adamo a quella della discordia, dalle nebbie di Avalon sino ai regni celesti dove Venere traccia la sua stella. Un’escursione tra le altezze e i sentieri tortuosi del mondo degli archetipi.

Il “Mulino di Amleto”: la lingua arcaica del mito e la struttura del tempo

Il 30 maggio 1902 nacque a Roma Giorgio De Santillana, autore insieme alla studiosa tedesca Hertha von Dechend dell’opera-base dell’astroteologia moderna: “Il mulino di Amleto: saggio sul mito e sulla struttura del tempo”, pubblicato alla fine degli anni Sessanta. Per l’occasione, ne riportiamo integralmente l’introduzione.